Mai come in quest’ultimo anno e mezzo sono stati adottati tanti animali domestici. Nel 2020 l’Enpa ha trovato proprietari a 8.100 cani e 9.500 gatti (+15% rispetto al 2019) e sta pian piano svuotando svariati rifugi ma anche le altre ong animaliste non sono state a guardare. Un boom spinto dalla pandemia, che ci ha relegati in casa senza o quasi contatti sociali.
«Gli animali domestici fanno compagnia, rendendo la vita più allegra» conferma l’istruttrice cinofila Irene Sofia, star dei social con il suo canale Youtube Qua la zampa. «Sono felice che tanti cani abbiano trovato casa, ma anche un po’ preoccupata. So per esperienza che non si deve mai scegliere un animale d’impulso, pensando alla gioia che dà, senza essere consapevoli di quanto tempo ed energia richiede. Sono anche convinta che il suo benessere (e anche il nostro) dipenda in gran parte dalla relazione che riusciamo a instaurare, fin da subito».
Bisogna interpretare i segnali
«Chi sceglie un cane sa che sarà il compagno di una vita, deve imparare a conoscerlo o ne andrà della felicità di entrambi» dice Irene. «Instaurare una buona relazione è anche fondamentale per rispondere ai suoi bisogni. Ho imparato sul campo che gli animali più problematici hanno proprietari che non li capiscono, anche perché i falsi miti sono sempre in agguato. Basta un esempio. C’è ancora chi crede che il cucciolo quando distrugge la casa lo faccia per dispetto, non sapendo invece che la masticazione ha un effetto calmante. Se non c’è verso di fargli smettere di mangiucchiare il divano, molte volte significa che il cane è stressato».
Quando porti fuori il cane
«In passeggiata bisogna dare al cane il tempo di annusare senza fretta. Ed è importante lasciarlo libero, nelle aree apposite e in altri luoghi privi di pericoli. Quelli che stanno sempre al guinzaglio, a lungo andare, accumulano una grande frustrazione» spiega Irene. «A volte non si capisce il proprio pet perché ci si basa sui luoghi comuni. Per esempio, un cane che scodinzola non è sempre felice: potrebbe essere pronto a confrontarsi con un suo simile. E non sbadiglia perché è annoiato: spesso lo fa per calmarsi, esattamente come quando si scrolla» aggiunge. «Ci sono poi comportamenti che andrebbero evitati. Essere autoritari non serve, perché una buona relazione si basa sulla fiducia e sull’ascolto. Eppure, c’è ancora chi punisce il cane, per esempio mettendogli il muso nella pipì se la fa in casa. D’altronde, anche dare troppi premi non è sano, se non vuoi ritrovarti con un cane obeso. Meglio “viziarlo” con il gioco».
I paletti sono necessari
Infine, serve coerenza. «Se non voglio che l’animale stia sul divano, devo abituarlo fin da subito e tutti i familiari devono fare lo stesso, in modo che il messaggio sia unico e chiaro, altrimenti l’animale si stressa» dice Irene. «Il cane non ci viene consegnato con un libretto di istruzioni. A mio parere si dovrebbe passare un test prima di adottarne uno, un po’ come si fa per guidare l’auto. Chi non è preparato può regalarsi qualche lezione con un istruttore cinofilo, che insegna fin da subito a non sbagliare».
In libreria da pochi giorni
Oltre a realizzare utili tutorial su Youtube, Irene Sofia ha appena scritto un saggio, dove trovi preziosi consigli per te e il tuo cane (Vallardi, Qua la zampa, 13,90 euro).