Anton Giulio Grande Haute Couture

Nella città Eterna, in cui si respira arte ad ogni passo, anche la moda mantiene alto il suo nome con Alta Roma, portando in scena rappresentazioni degne di un’esposizione museale.

Ed è proprio quello che ha fatto Anton Giulio Grande con la sua rappresentazione Haute Couture, in occasione del primo giorno di apertura della kermesse, scegliendo come location la Galleria d’arte Benucci.

Tra dame e centaure

Quando visitiamo una galleria d’arte pensiamo a come fosse la vita dell’epoca, magari immaginando dame sedute al tavolino a bere té o a chiacchierare nei salotti, specchi che hanno riflesso chissà quale tipo di bellezza: cerchiamo di impersonificarci, in quadri o oggetti d’epoca, per coglierne le sfumature, insomma.

Anton Giulio Grande ha messo in scena esattamente questo. Ha fatto rivivere un tavolo e un letto a baldacchino del ‘700, ad esempio, realizzando abiti per dame che con malizia si intersecano in un gioco di rimandi al presente, grazie alle generose scollature o agli spacchi, tra tessuti leggeri e preziosi.

 

Modernità e tradizione

Gli abiti in pizzo svelano il corpo esaltandone la sensualità: i bustier steccati per valorizzare fianchi e decolleté; le code a pavone in taffetà plissettato; l’abito a sirena color miele ricamato da ramage di jais e cristalli; l’abito di macramé e velluto tessuto a telaio rivisita forme e disegni rinascimentali, impreziositi con piume di gallo cedrone a guarnizione dell’orlo o della gorgiera; o la giacca asimmetrica di raso nero indossata indossata su leggings tempestati di swarowski.

 

In questi abiti tutta la sapiente manualità di Anton Giulio Grande che tesse ancora a telaio, ricama a mani e attinge ai ricordi artigianali della sua terra, la Calabria.

Si fronteggiano inoltre, proprio per contrastare l’arte classica con quella moderna, due mezzi di trasporto: una portantina del ‘700, appartenuta ai regnanti di Savoia e una moto, la versione della BMW R nine T decorata dai tattoo del Maestro Marco Manzo, entrambe simbolo del lusso raffinato e colto di epoche diverse, ma anche come evoluzione artistica del mezzo di trasporto.

 

Make-up e hairstyle artistici

Una menzione merita anche il grande lavoro di make-up e hairstyle realizzato, ad esempio, sulla bellissima Maria Antonietta, che ricordava molto la versione cinematografica di Sofia Coppola o quella della donna centauro con il casco realizzato con un lavoro di art painting.

Chapeau per questa collezione che fa davvero rivivere epoche passate in una cornice che contiene altissime opere d’arte come quelle di Tiepolo, Botero, Igor Mitoraj, assieme ai contemporanei Giacomo Balla, Piero Manzoni e Luca Pignatelli.

Tutte le sfilate con foto

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