Cellulite, ritenzione idrica, borse sotto gli occhi, si sa, sono le spie di un sistema linfatico pigro e affaticato. «Ma la linfa è coinvolta in molti altri disturbi come stitichezza e mal di testa, sindrome premestruale e raffreddore. Con un semplice automassaggio drenante, però, è possibile attivare le risorse di autoguarigione e liberarsene» sostiene la terapista americana Lisa Levitt Gainsley nel nuovo libro Il risveglio linfatico (Mondadori), dove descrive dettagliatamente molte sequenze, dalle più comuni, adatte a chiunque voglia prendersi cura del proprio benessere, fino alle più mirate. Come i massaggi per le donne che hanno subito interventi di chirurgia al seno e vogliono alleviare i gonfiori post operatori.
Il sistema linfatico: un fluido protettivo
Il sistema linfatico è fondamentale per la salute. «Regola l’equilibrio dei liquidi nell’organismo raccogliendo, purificando e drenando i fluidi in eccesso. Ma oggi sappiamo che lavora anche in stretta relazione con il sistema immunitario» dice Stefania Piloni, ginecologa esperta di terapie naturali. «La linfa, un fluido trasparente che scorre in tutto il corpo dalla superficie agli organi interni, trasporta cellule immunitarie che catturano gli agenti patogeni e li convogliano ai linfonodi. In queste stazioni di sorveglianza virus e batteri vengono neutralizzati da globuli bianchi, linfociti e altre cellule specializzate».
In tutto l’organismo ci sono da 500 a 800 linfonodi, concentrati in zone strategiche come collo, ascelle, inguine. «Molto ricca è anche la rete linfatica attorno agli organi genitali, la parte del corpo che dev’essere perfettamente funzionante per ospitare un bambino» prosegue Stefania Piloni. «E per avere un’idea dell’importanza di questa rete basta dire che nell’intestino i tessuti linfatici intestinali, chiamati GALT, costituiscono circa il 70% del nostro sistema immunitario. Sono la prima linea di difesa contro le malattie di origine alimentare».
Gli esercizi che aiutano a sgonfiarsi
Ma perché ricorrere a un automassaggio? La risposta è semplice. Il sistema linfatico è grande il doppio di quello cardiovascolare ed è ricchissimo di vasi e capillari. Solo che, non avendo una pompa centrale come il cuore, è molto lento e quando le scorie sono troppe può “intasarsi”. «La linfa si muove sospinta dai muscoli scheletrici e dai movimenti respiratori e l’esercizio fisico e la respirazione diaframmatica sono molto importanti per attivarne il flusso» sottolinea la terapista. «A questi però si può aggiungere l’automassaggio linfodrenante, da praticare quotidianamente per pochi minuti, così si familiarizza con le diverse manovre e si impara un metodo semplice per favorire l’autoguarigione».
Vuoi provare? Allora segui queste regole.
Automassaggio: 4 cose da sapere per iniziare
1. Il massaggio si può fare in tutto il corpo ma va eseguito in modo preciso e delicato (per esempio, non premere al punto da arrivare ai muscoli).
2. Bisogna agire sempre in direzione del cuore e dei linfonodi, dove la linfa scarica i suoi detriti.
3. La manovra fondamentale è quella a C: si distende la pelle dolcemente disegnando una C con la mano piatta, e poi si lascia che i tessuti ritornino in posizione.
4. Per aree estese del corpo come cosce e braccia è adatta la manovra di pompaggio: appoggia il palmo della mano per esempio sulla coscia e afferra i tessuti tra indice e pollice.
I movimenti per le donne
«Sono due i massaggi importanti per le donne: quello del viso per togliere i gonfiori e quello al seno, utile per le tensioni della sindrome premestruale» aggiunge Stefania Piloni. «Il primo può diventare una pratica quotidiana che aiuta anche a tenere lontani gonfiori e segni dell’età. Ci si aiuta con un po’ d’olio per convogliare delicatamente verso le stazioni linfatiche del collo la linfa che si accumula nella plica geniena delle guance e nelle regioni degli occhi. Poi il collo va “svuotato” con semplici movimenti verso il basso, per far defluire la linfa». Non sei certa di fare i movimenti giusti? Su YouTube ci sono i tutorial di Abigail James, la guru di questo massaggio. «Sull’area mammaria» conclude la ginecologa «ricordati di lavorare molto delicatamente, spingendo la linfa dal seno verso i linfonodi ascellari».
In tutto il corpo ci sono da 500 a 800 linfonodi concentrati in zone strategiche come collo, ascelle e inguine. Il sistema linfatico è grande il doppio di quello cardiovascolare
Il massaggio per la pancia gonfia
● Sdraiati comodamente con la pancia scoperta e fai qualche respiro profondo. Appoggia le mani sull’addome e rilassati.
● Immagina di avere una grande M disegnata sulla pancia: il punto centrale si trova sull’ombelico.
● Espirando, con le dita perpendicolari all’ombelico, come se puntassero verso il suo centro, disegna dei piccoli cerchi a spirale, salendo verso il fianco sinistro.
● Espirando, massaggia con movimenti circolari profondi, scendi fino all’inguine sinistro con le stesse manovre, poi risali e ritorna al centro dell’ombelico.
● Ora tratta la parte destra (colon ascendente) allo stesso modo.