La busta blu dell’Ikea Frakta
Tutti ne abbiamo in casa almeno un paio nel cassetto riservato alle buste maxi. La borsa blu dell’Ikea, quella con i manici con il logo della celebre catena di arredamento svedese è ormai un vero e proprio cult, un feticcio, un ricordo delle domeniche passate all’Ikea con l’idea di acquistare uno specchio per il bagno e tornare, invece, con un set di contenitori per la schiscetta, quattro o cinque cactus a forma di cuore e due o tre candele al patchouli.
Prezzo? Sessanta centesimi che spendiamo volentieri, perché quella busta potrebbe servirci per il trasloco, per il campeggio, per farsi mandare cose “da giù” se “siete del Sud”, e per più creativi pare sia anche un comodo portariviste.
La borsa blu di Ikea diventa “alla moda” con Balenciaga
Demna Vasalia si sa, è un provocatore. Ama farlo con il collettivo Vetements e non disdegna questo “gioco” anche come direttore creativo di Balenciaga. La sua idea di lusso è sembrata stravagante, almeno all’inizio: riproporre marchi e oggetti icona della cultura popolare – di massa – e dargli un tocco deluxe, soprattutto per quanto riguarda i materiali. L’ultima arrivata infatti, è proprio la borsa blu che ricorda in tutto e per tutto il celebre modello Ikea. La differenza? Il prezzo, ovviamente. Ben 1700 euro per il modello ideato da Demna. Esagerato? Può darsi, ma la versione di lusso è realizzata con pelle lavorata in Italia, quella di Ikea è notoriamente plastificata.
Il concetto di lusso è cambiato: normcore protagonista
Lo abbiamo visto negli ultimi anni, gli uomini e le donne più influenti della terra, coloro che potrebbero permettersi un guardaroba a cinque stelle, hanno invece uno stile minimal, fatto di pochi pezzi di qualità, spesso sempre gli stessi brand, un look riconoscibile che diventa trait d’union con la loro personalità. Molti definiscono questa tendenze normcore, che è un po’ il contrario di ciò che invece intendiamo – o eravamo soliti intendere – con il termine lusso. La parola ostentazione non fa più rima con ricchezza, oggi chi dispone di ingenti somme di denaro tende a “mostrarsi” in modo tutt’altro che appariscente, anzi al contrario. Basti pensare ai look di Steve Jobs, o del nostrano Marchionne, ma anche di Anna Wintour, da sempre nei suoi tubini smanicati e poi chi meglio della Regina Elisabetta, abile nel riciclo da anni, e della principessa Kate Middleton, che addirittura indossa abiti e accessori di catene lowcost. Questa è la vera rivoluzione di chi può permettersi tutto. Acquistare una borsa che sembri – ai più – una busta dell’Ikea, ma che in realtà senza nessun logo in vista, rappresenta il lusso allo stato puro.
La risposta di Ikea a Balenciaga
Ikea non è stata a guardare e dopo qualche giorno, visto il chiacchiericcio sul web, ha deciso di cavalcare l’onda e “sfruttare” quest’attenzione sul suo marchio e sulla famosa busta Ikea con un commento divertente. Del resto capita raramente di vedere una busta (o borsa) lowcost “imitata” da un marchio luxury e per la catena svedese, la serie di battute è stata inevitabile. L’agenzia svedese Acne che ha ideato e seguito la strategia di comunicazione a mezzo social, ha infatti realizzato una serie di post che, neanche troppo velatamente, si riferiscono appunto alla celebre casa di moda e che offrono (ironici) suggerimenti per rilevare che la propria busta sia un originale Ikea, un esempio geniale di Real Time Marketing.
Who wore it better? Balenciaga or IKEA? pic.twitter.com/LCB9Qri2xN
— Mikael Pawlo (@mpawlo) 18 aprile 2017