Il clima è più sereno e la produttività migliora nelle aziende che aprono le porte agli animali domestici. In tanti ormai ne sono convinti e quella che negli Stati Uniti è ormai un’abitudine consolidata, anche da noi sta prendendo piede sempre di più. Non si tratta solo di piccole imprese private. Persino nel grattacielo Unicredit in piazza Gae Aulenti a Milano, che ospita 4.300 dipendenti, si può lavorare con il cane. Ci si prenota per i turni e la lista d’attesa è sempre molto lunga.

Non c’è da stupirsi, visto che l’81,6% degli italiani non vorrebbe mai staccarsi dal proprio pet che considera a tutti gli effetti un membro della famiglia (secondo i dati Doxa/Assalco 2019). Ma portare il quattrozampe in ufficio è davvero un toccasana?

Tutto il bello di avere il tuo cane vicino alla scrivania

Che sia un’esperienza positiva è indubbio per Dafne Moscatelli, responsabile marketing e comunicazione di MedicAir a Origgio (Va). Lei non va mai al lavoro senza il suo Toretto, un golden retriever di 4 anni. «In ufficio mi segue ovunque e non si annoia. Se la riunione va per le lunghe, di tanto in tanto chiede una coccola e si rimette giù. Mi sentirei in colpa a lasciarlo a casa perché so che lui sta bene con me. In più, portarlo a fare il giretto è un’occasione per prendere una boccata d’aria e ripartire più carica» racconta.

Anche Luciana Montanari, che lavora nella sede di Segrate (Milano) di Ceva Salute Animale, porta la sua Margot in ufficio quando non riesce a organizzarsi. «È una simpatica basset hound di 2 anni e ha un buon carattere» ha svelato. «La prima volta che è venuta con me in ufficio non mi mollava un attimo. Ma si è subito ambientata. Ora posso assentarmi per una riunione e non fa un plissé, sulla sua copertina in fianco alla scrivania. Vederla felice mi rasserena».

Tutte le cose da sapere in attesa del regolamento

«Non esiste ancora una normativa che regolamenti l’ingresso dei cani in ufficio» spiega Marco Maggi, coordinatore dei servizi veterinari della clinica Cà Zampa. «Il buon senso dice che l’animale dev’essere microchippato e in regola con le vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari. Anche la polizza assicurativa è d’obbligo. Poi, bisogna assicurarsi che sia a proprio agio nell’ambiente che lo ospita e che non dia fastidio ai colleghi».

Il 21 giugno è la giornata mondiale del cane in ufficio

Il 21 giugno è la giornata mondiale del cane in ufficio, un’occasione per promuovere questa abitudine o presentare il tuo pet ai colleghi, se l’azienda lo permette.

1. «Se è la prima volta che viene in ufficio, tienilo al guinzaglio mentre lo perlustra e chiedi a tutti di non accarezzarlo, finché non si sarà ambientato. Portagli la sua copertina preferita e non dimenticarti la ciotola per l’acqua e qualche giocattolo. Tienilo accanto alla tua scrivania e, ogni due ore, portalo a fare un giretto» consiglia Sabrina Giussani, veterinaria esperta in comportamento animale.

2. Se vuoi sapere come rendere il tuo ufficio pet friendly scarica il toolkit della Pets at work alliance. Dal 2017, grazie a questo progetto di Purina, in 62 aziende i cani sono benvenuti (purina.it/cani-in-ufficio).