Il 2020 è un anno che difficilmente dimenticheremo. La pandemia causata dal coronavirus ha sconvolto le nostre abitudini, modificandole drasticamente, e sta avendo un impatto decisivo sulle economie di tutti i Paesi. Moltissimi settori, dalla logistica all’aeronautica, dal cinema allo spettacolo, sono in sofferenza, e hanno dovuto ripiegare in questi mesi su strategie alternative. Anche la moda ha subito un grave colpo, che ha accelerato molti cambiamenti già in atto nell’industria, dalla preferenza dei consumatori verso il vintage e l’usato (di lusso ma non solo) fino al definitivo spostamento verso le piattaforme online, con tutto ciò che questo comporta.
Abbiamo assistito a sfilate digitali e a esperimenti come quello di Gucci, che al posto della passerella ha scelto la formula della serie televisiva d’autore per presentare la nuova collezione, mentre le abitudini di consumo si modificavano a causa del lockdown. Ma quali sono state le tendenze e i personaggi che hanno caratterizzato l’anno? Il report Year in Fashion 2020 della piattaforma Lyst ha provato a delinearli, a partire dalle ricerche che i suoi cento milioni di utenti hanno fatto nel corso dell’anno per cercare i loro abiti e accessori preferiti. Ecco cosa ne è venuto fuori.
I trend più forti, dall’attivismo al vintage passando per l’homewear…
Mai come nel 2020 la moda è stata sinonimo di attivismo. Dall’acquisto di prodotti creati da designer neri alla famosa collana “Vote” di Michelle Obama, gli abiti e gli accessori sono stati espressione di opinioni su tematiche sociali e politiche. Negli Stati Uniti, le ricerche di parole chiave che includono il termine “vote” sono aumentate rapidamente – del 29% su base settimanale nel mese di ottobre – e le t-shirt sono diventate il simbolo di moda più desiderato per esprimere le proprie idee politiche. Durante il lockdown, abbiamo messo da parte jeans e scarpe in favore di tuta e ciabatte. Di solito, le ricerche online di tute crescono tra settembre e dicembre, ma quest’anno l’interesse verso questi articoli è salito in maniera significativa già a metà marzo. Nel mese di aprile, quando una grande fetta del mondo era in quarantena, le ricerche globali per le tute sono aumentate del 104% su base mensile.
Come ti abbiamo già raccontato su Donna Moderna, il mercato del vintage e dell’usato ha visto un vero e proprio boom. È un trend in atto da alcuni anni, ma la pandemia sembra aver spinto sempre più consumatori a investire nell’upcycling, preferendo comprare un buon capo d’archivio, quando non di seconda mano, al posto di uno nuovo. Come rileva Lyst, a settembre la moda vintage ha generato una media di oltre 35.000 ricerche al mese, con un aumento del 104% di parole chiave relazionate a “seconda mano”. Anche le promesse spose hanno cercato opzioni eco-friendly, con ricerche online di abiti da sposa “vintage”, “seconda mano” e “usati” complessivamente in crescita del 38% su base annua. Un sintomo di un cambiamento piuttosto chiaro, che predilige abiti e accessori che resistono alla prova del tempo al posto del nuovo a tutti i costi cui ci aveva abituato il fast fashion.
Un’altra tendenza è stata il cosiddetto “cottagecore”: gli utenti online hanno infatti cercato ispirazione nel mondo rurale e in uno stile di vita più rilassato, orientandosi così verso uno stile caratterizzato da abiti ampi con maniche a palloncino, camicette fluttuanti e comodi cardigan. A luglio, le ricerche di “nap dress” sono schizzate del 22%. Sono tornate addirittura le camicie da notte: vestiti romantici che sembrano rubati al guardaroba di Piccole donne, abiti freschi e comodi, impreziositi da ricami, merletti e maniche a sbuffo, che hanno spopolato durante la strana estate del 2020 su Instagram e TikTok, dove l’hashtag #nightgown ha più 800mila risultati.
Quest’anno, poi, in molti ci siamo ritrovati ad abbracciare il lato più “mistico” della vita, almeno secondo le ricerche Lyst: il sentimento di incertezza ha portato le persone a rivolgersi all’astrologia e agli amuleti in cerca di una guida e di protezione. Le ricerche che includono “segno zodiacale” o “segno di nascita” sono complessivamente infatti cresciute del 56% su base annua. Dopo l’apparizione di Meghan Markle con una collana contro il malocchio lo scorso maggio, le ricerche di questo gioiello sono aumentate del 58%.
… e i personaggi più cercati, da Harry Styles a Meghan Markle e Kamala Harris
Sebbene non ci siano stati red carpet e tutti i grandi film in uscita sono stati rimandati o dirottati sulle piattaforme di streaming, non sono mancate le celebrity e personalità pubbliche che hanno saputo inspirare i loro fan, e non solo, in fatto di look. Per restare in tema reali, marzo è stato l’ultimo mese del principe Harry e della consorte Meghan Markle all’interno della Royal Family. Gli outfit della Duchessa di Sussex non hanno mai avuto un impatto così forte nelle ricerche online. Dopo aver indossato un abito turchese firmato Victoria Beckham in occasione degli Endeavor Awards il 5 marzo, le ricerche online legate alla designer britannica sono aumentate del 137%; allo stesso modo, quelle di Safiyaa sono schizzate del 227% quando, due giorni dopo, la Markle ha indossato un abito rosso del brand di lusso. E ancora, dopo essere apparsa con un abito verde di Emilia Wickstead durante l’evento Commonwealth Service presso l’abbazia di Westminster il 9 marzo, le ricerche del brand britannico sono cresciute del 286%.
Ad agosto, invece, è stata la volta di Michelle Obama, che ha preso parte alla Democratic Convention 2020 con un intervento a sostegno del candidato Joe Biden, che è poi stato eletto presidente dopo il voto del 3 novembre. Ma un messaggio ancor più potente è arrivato dalla sua collana firmata BYCHARI: un gioiello con la parola “vote” in caratteri d’oro. In seguito al suo discorso, le ricerche di “collana vote” sono schizzate su Lyst, con un aumento del 63% rispetto alla settimana precedente. E sempre in tema elezioni americane, nelle 24 ore successive al discorso di Kamala Harris, le ricerche di tailleur giacca e pantalone bianco sono schizzate del 129%, mentre le visualizzazioni di camicette con fiocco sono aumentate del 95%. Contemporaneamente, le visualizzazioni di pagine con articoli donna di colore bianco hanno avuto un incremento del 35% rispetto alla settimana precedente.
Tra gli altri personaggi che si sono fatti notare quest’anno ci sono anche Harry Styles, la popstar più influente, il cui cardigan firmato JW Anderson ha scatenato la #HarryStylesCardigan su TikTok, mentre le ricerche degli articoli lavorati a maglia sono aumentate del 166% durante l’ultima settimana di giugno; il giovane leader del supergruppo coreano BTS, Kim Namjoon detto RM, il cui dolcevita bianco ha fatto schizzare la ricerca di capi simili del 67%; e Alexandria Ocasio-Cortez, la Congresswoman democratica che dopo essere apparsa su Instagram con la shopping bag di Telfar, ha fatto balzare le ricerche del brand del 163% nel corso della stessa settimana, dimostrando quanto le personalità politiche possano avere lo stesso impatto degli influencer di moda.