L’ultima volta che avevamo controllato, il gergo di internet aveva incoronato “cringe” come parola dell’anno. Neanche il tempo di metabolizzare il concetto, che i ragazzi su TikTok se ne sono inventata un’altra, di parola, questa volta diretta alla generazione più vicina a loro, quella dei Millennial che hanno tra i trenta e i quarant’anni. E che alla Generazione Z, splendidi ventenni, sembrano proprio “cheugy”.
Si legge “ciu-ghi” e, nella sua definizione primaria, sta a indicare una persona «fuori moda o che ci prova troppo», come ha spiegato la TikToker che l’ha coniata, Hallie Cain, in un video postato a fine marzo sulla piattaforma e presto diventato virale. Non significa “sfigato” né “basic”, un altro termine dello slang internettiano che indica chi non ha particolarmente inventiva o gusto nel vestire, e non ha un’accezione del tutto negativa: è piuttosto uno sfottò di un certo modo di presentarsi, anche sui social. L’espressione nasce per prendere in giro i Millennial, ma tutti possono essere cheugy, quale che sia l’età anagrafica o il genere: di cosa si tratta nello specifico?
Cosa significa essere cheugy…
Come ha spiegato la stessa Cain nientemeno che al New York Times, cheugy è chi «è leggermente fuori moda» o «indossa cose che sono state molto di moda ma che sono un po’ passate», oppure chi irradia quella che viene definita «girlboss energy», ovvero quell’atteggiamento da femminismo social (e quindi un po’ finto) molto in voga tra le donne Millennial. Sono cheugy anche determinati marchi e trend, come le sneaker Golden Goose, la cintura di Gucci con il logo della doppia G, le persone un po’ troppo in fissa con le sneaker (quelli che solo qualche anno fa si chiamavano “sneakerhead” ed erano l’epitome del cool) ma anche le Hype House, ovvero le case dove si riuniscono i TikToker per produrre contenuti. Insomma, la critica è quella di provarci troppo e di pensare troppo alle apparenze, soprattutto sui social: potremmo dire, ad esempio, che è cheugy l’estetica Instagram che punta alla perfezione, quella resa popolare dalle influencer.
… e qual è il suo contrario
I ragazzi oggi sono molto più sgamati dei loro fratelli maggiori sulle piattaforme digitali: sembrano aver interiorizzato il concetto che molto di quello che la gente posta sui suoi profili virtuali è falso e non sono attratti dall’idea di voler mostrare al mondo la versione migliore di se stessi, perché il più delle volte non sarebbe reale. Al contrario, infatti, non è cheugy il “do it yourself”, tornato grandemente di moda su TikTok, ovvero realizzare in autonomia i propri vestiti partendo da pezzi vecchi invece che idolatrare i grandi marchi, così come il “thrifting”, e cioè lo shopping dell’usato, altra grande tendenza social, non sono cheugy neanche le Birkenstock e i Levi’s. Cain ha raccontato al Nyt che ha iniziato a usare la parola già nel 2013 proprio per descrivere una tipologia di persona molto specifica e siccome non c’era un termine adatto, l’ha inventato: prendersi gioco dei più vecchi è sempre giusto, attenzione però che tra qualche anno saranno quelli della Generazione Alpha, che oggi sono ancora bambini, a prendere in giro la Generazione Z.