Era da un po’ che volevo scrivere di come vestirsi per stare in casa.
Poi l’altro giorno sono capitata su un articolo che diceva: lo stare in casa è il nuovo uscire. In realtà parlava di trentenni e dintorni, che il venerdì e il sabato sera preferiscono restare a casa: invitano gli amici o stanno da soli, si scelgoni i film con Netflix, ascoltano la musica con Spotify, restano connessi anche con chi è lontano.
E noi cinquantenni e dintorni? Siamo anche noi connesse, che anzi le donne hanno abbracciato il digitale più di tutti. Stiamo volentieri a casa, così come usciamo volentieri: dipende con chi, per fare che cosa, dove, quando. Insomma se i trentenni stanno imparando a scegliere, le cinquantenni hanno già imparato. Si sono già date il diritto di scegliere, e di rispettare le proprie scelte tanto quanto quelle degli altri.
E visto che qui si parla di moda, e soprattutto di chic, che non è la stessa cosa come vado ripetendo e cerco anche di dimostrare nel mio blog Chic After Fifty, il problema è: come ci veste per stare in casa? E non solo il venerdì o il sabato sera, ma un po’ sempre. Me lo chiedono in tante, sembra essere quasi una preoccupazione…
Parto da quello che dice Marie Kondo ne “Il magico potere del riordino”: non passate ad abiti da casa i vestiti che avete comprato ma non vi piacciono e non vi mettete per uscire. Se un vestito non ci piace per uscire o andare al lavoro o incontrare le amiche, perché mai dovremmo metterlo per stare in casa? Forse che il nostro sguardo o la nostra propria compagnia valgono meno di quelli dei colleghi, delle amiche, della gente che passa? Mi viene in mente un altro libro, di Gianna Schelotto questa volta, in cui si raccontava di una signora il cui marito girava per casa sempre sciattissimo, in pigiama o anche peggio; e alle rimostranze della signora rispose “tanto non mi vede nessuno”. Ora a parte l’analisi di un rapporto in cui la moglie è “nessuno”, che è compito di Gianna Schelotto e non certo mio, credo che spesso pensiamo che a casa non ci vede nessuno e quindi chi se ne importa di come ci vestiamo. E invece, oltre a vederci i nostri cari, spesso trascurati proprio perché sono sempre lì d’intorno, ci vediamo noi stesse. E se stiamo meglio quando siamo ben lavate, pettinate, e vestite, perchè non lo dovremmo essere anche in casa?
Dopo di che certo, vogliamo anche stare comode. In genere quando arriviamo a casa abbiamo voglia di toglierci quello che abbiamo indosso: che siamo sudate per il troppo caldo o infreddolite, stropicciate per i trasbordi, appesantite dalle commissioni, stanche e magari anche stressate. E’ bene allora avere a portata di mano una maglietta fresca di bucato, un pullover caldo e morbido, un paio di jeans comodi o un paio di pantaloni della tuta o, udite udite, un paio di leggings! Magari possono essere abiti a cui siamo affezionate, che ci portano dei bei ricordi. Che si combinino bene come colori, sempre rispettando i nostri gusti: io prediligo bianco e grigio anche per stare in casa, ma chi ama i colori forti e decisi sicuramente si può sbizzarrire.
Ora che siamo in inverno, e si ha però voglia di togliersi le calze, è bene anche avere delle pantofole carine oltre che calde. Ce ne sono molte, e io consiglio di evitare quegli oggetti definiti dai negozianti “simpatici” o “divertenti”. Di solito non hanno altri argomenti per venderli, e resistere alla tentazione di pantofoloni che sembrano dei gatti o scarpettine rosa da Barbie secondo me fa bene all’animo e al portafoglio. Eviterei anche le vestaglie, a meno che non vi sentiate veramennte come Joan Crowford! Tenere un poncho o uno scialle a portata di mano è sempre una buona idea, perché se si sta fermi a leggere o guardare la TV viene freddo facilmente. Se avete i capelli lunghi e vi piace raccoglierli, evitate quelle brutte pinze di plastica o gli elastici di gomma, che fanno anche male, e investite in un paio di fermacapelli belli e comodi, che vi dureranno finchè non decidete di tagliarvi le chiome.
Insomma investite nei vestiti da casa: qualche soldo, qualche riflessione, un po’ di tempo. E lavateli spesso, i vestiti da casa: la sensazione del pulito è tra le più belle e le più chic che si possano immaginare.
Lo stesso naturalmente vale per gli uomini. Non credo vi piaccia avere per casa mariti/compagni/fidanzati/figli costantemente in pigiama o in mutande… ed è sempre importante dare il buon esempio. Soprattutto se poi si vuole chiedere un abbigliamento più decoroso!