Alcune razze di gatti sono molto socievoli, ma tutti i mici possono farci buona compagnia. L’importante è stabilire un legame affettivo di cui nessuno dei due potrà più fare a meno
Vivere la quotidianità accanto a un animale che ami stare in nostra compagnia è diventato ancora più importante, soprattutto da quando la pandemia ci ha costretto a nuove solitudini e a tante incertezze. Non sorprende, dunque, che un gatto come lo Scottish Fold, con la sua faccia tonda e le orecchie piegate, sia il preferito di questi tempi (dati webmedia Wamiz 2021) insieme al Gatto del Bengala e al British Shorthair: tutti e tre hanno un carattere docile e, per natura, sono festosi ed equilibrati.
Ma bisogna proprio puntare a un micio extra-lusso per avere accanto un pet affettuoso? Assolutamente no perché va sfatato il mito che il gatto sia un animale asociale e solitario. Come noi prova emozioni ed è ormai appurato che, quando vive in casa, trae davvero piacere dalla nostra compagnia, ama interagire e soffre nel caso di lunghe separazioni. E per aiutarlo a esprimere la sua affettività noi possiamo fare molto.
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– Un gatto riesca a darti amore, tenerezza, e tanta gioia!
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I gatti sono animali piuttosto semplici da gestire. Per farli contenti, però, non basta nutrirli e dare loro un tetto sotto il quale ripararsi. Anche loro hanno bisogno di cure ed affetto e di qualche piccola attenzione. Sfoglia la gallery per scoprire come renderli davvero felici.
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Il gatto certosino pur essendo un po’ timido recupera alla grande con la dolcezza e il carattere affettuoso.
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Il gatto sacro di Birmania è giocherellone, affettuoso, equilibrato e non sa cosa voglia dire graffiare.
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Il gatto ragdoll (bambola di pezza) è docile, affettuoso e in grado di rilassarsi completamente quando viene preso in braccio.
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Il gatto persiano è di compagnia: giocherellone da giovane diventa con gli anni pacato e pantofolaio.
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Il gatto siberiano spicca per la sua docilità e il suo amore per le coccole.
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Il gatto sacro di Birmania è una razza molto elegante, dalla stazza massiccia e dagli occhi blu. Le origini sono incerte, potrebbe essere stato importato dalla Birmania, ma la razza è stata identificata la prima volta in Francia. Questo felino è scelto come compagno con cui condividere la propria quotidianità più per il suo carattere che per la sua bellezza. Crea un rapporto molto stretto con il suo padrone, in casa è una presenza costante e ha un carattere forte e vitale. È un gran giocherellone anche da adulto, non ama giocare da solo ma con il suo compagno umano. Il gatto Sacro di Birmania è molto adatto alla compagnia dei bambini, infatti, pur essendo molto giocherellone, non è mai aggressivo e non si rivolta mai verso gli umani.
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Avere un gatto non porta tutti quei “benefici sociali” tipici dell’avere un cane, come la socialità e le uscite al parco. I gatti sono amanti della casa e non amano uscire. Inoltre i gatti non sono amanti della compagnia delle persone, soprattutto se estranee. I gatti sono spesso delle star su Facebook, Instagram e Twitter e non è difficile capire perché: il loro amore per gli spazi angusti, le coccole e per l’esplorazione di casa li rende spesso comici loro malgrado. Chi ama i gatti è una persona un po’ introversa, ma molto sensibile e curiosa. Quindi se sei una persona “indipendente” che non ama avere un amico a quattro zampe che ti segua per casa in perenne adorazione, il gatto è l’animale giusto per te perché é molto autonomo ma sa comunque dimostrare tutto il suo affetto.
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La sterilizzazione lo fa ingrassare. Gioca d’anticipo e non aspettare che sia adulto, l’età più indicata è intorno ai 5/6 mesi. Portalo dal veterinario per verificare che l’aumento di peso non dipenda da altre cause come l’ipotiroidismo.
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Prediligi gli alimenti umidi, che hanno decisamente meno calorie delle crocchette. E riduci gradualmente le dosi: se pesa 6 chili ma ne dovrebbe pesare 4, devi arrivare a nel giro di un mese alla quantità consigliata per un micio di 4 chili. Sì alle fibre. Psyllium, polpa di barbabietola o integratori specifici facilitano il transito intestinale. Per le dosi chiedi consiglio al tuo veterinario.
Il gioco rinforza il rapporto
Il micio che entra in famiglia quando è piccolo, si abituerà più facilmente a essere socievole se la casa è spesso aperta agli amici: sentirà odori differenti dal nostro, si abituerà alla presenza di altre persone e non le vivrà come un’invasione, ma come parte di un “clan”.
Se invece il gatto è già adulto, si può migliorare la sua capacità di interagire con noi aumentando il tempo passato a giocare insieme, perché il gioco è lo strumento con cui mamma gatta educa i piccoli. Dedicare almeno 15 minuti al giorno all’attività ludica aiuta il gatto a stabilire un buon feeling con chi lo circonda. Inventare giochi diversi, poi, è fondamentale per stimolare la sua sfera cognitiva e quindi il benessere che prova stando in nostra compagnia. Con il tappeto sensoriale multi-attività, per esempio, può nascondersi e uscire all’improvviso (lo strato è doppio) o trovare, attraverso i buchi, la pallina che hai sotterrato. Su kashop.it ce n’è uno con il velcro, per costruire scenari sempre nuovi.
Chi parlare con il suo gatto stabilisce un legame di comunicazione che tranquillizza l’animale e favorisce la vicinanza fisica. A questo proposito, ricordati però di non urlare: i mici hanno un udito molto più sensibile del nostro e ogni voce acuta o a volume troppo alto li innervosisce e li spinge ad allontanarsi.
Se lo spazio è su misura il gatto diventa più amichevole
Gli anglosassoni parlano di home catification, cioè di una casa su misura per soddisfare meglio le esigenze del micio e renderlo più affabile. È dimostrato, per esempio, che la possibilità di muoversi verso l’alto rende il gatto più felice, perché lo stimola a esplorare il territorio migliorando la convivenza. Ben vengano dunque palestre tiragraffi, ponti tibetani e mensole da muro. Su habicat.it, per esempio, trovi proposte di design e realizzate con materiali green.