I bambini cominciano a usare computer, console per videogiochi e smartphone sempre più presto. Per proteggerli, ormai quasi tutti i produttori hanno dotato i loro software di funzioni ad hoc che aiutano i genitori a controllare l’utilizzo da parte di minori.
Il sistema Windows 10 di Microsoft, per esempio, offre la possibilità di attivare, nelle “opzioni famiglia”, un profilo “bambino”, cioè un account dove si possono impostare limiti di tempo o di contenuti e permette di monitorare le attività dell’utente.
Sulla Sony Ps4 è possibile creare un profilo che consente al bambino di usare solo i videogiochi approvati per la sua età. Anche la Xbox consente di controllare i contenuti quando giocano i minori, selezionando i siti in cui il bambino non deve entrare se la console è collegata in rete.
Apple e Android, infine, consentono di impostare limiti di età per determinati contenuti, bloccare gli acquisti e le app non idonee.