I granny square, i quadrati a uncinetto, sono tornati. E quest’estate sono entrati di diritto nell’empireo della moda italiana con la consacrazione di Chiara Ferragni, che si è fotografata indossando un completo Matimì 100% crochet. Sono proprio loro, quelli che le nostre nonne usavano per realizzare plaid colorati utilizzando gli avanzi della lana. Già negli anni Settanta erano stati riscoperti da chi gli attrabuiva un significato anticonsumista. E, quasi per le stesse ragioni, ora impazzano di nuovo creando legami fra una generazione e un’altra.

I granny square piacciono alle ragazzine

Sono state le giovanissime dell’età di Greta Thunberg a riscoprire i quadrati a uncinetto come simbolo di una moda fai-da-te, sostenibile e libera da qualsiasi diktat. Lo dimostra la storia di Elizabeth Kaya Morgan (@gimme_kaya su Instagram), vera artista inglese dell’uncinetto, che ha iniziato prestissimo a fare cappelli, top, shorts, minigonne e perfino orecchini, per sé e per le amiche. I suoi capi hanno colori accesi, faccine con gli smile, simboli della pace. «Sono cresciuta facendo shopping nei negozi dell’usato e sono sempre stata attratta dalle vecchie coperte all’uncinetto e dai tessuti lavorati a maglia» racconta. «Mi piace cercare ispirazione in epoche diverse e ho una passione per gli abiti degli anni Sessanta e Settanta, a cui cerco di dare un feeling contemporaneo».

Oggi, che di anni ne ha 22, Elizabeth Kaya Morgan vende le sue creazioni dalla pagina Instagram e da poco ha anche un sito di ecommerce, ma non dimentica l’attenzione alla sostenibilità. «Gli abiti fai-date e artigianali sono molto più ecologici della maggior parte dei vestiti in vendita» rivendica. «Ogni mio pezzo è realizzato su misura, senza sprechi di materiale e scegliendo con cura la materia prima. Per esempio, uso filati naturali e anche sintetici, ma lavorati in modo che perdano poche microfibre durante il lavaggio e non vadano a sovraccaricare gli oceani di microplastiche».

Conta la qualità dei filati

«Nel mondo del fai-da-te è decisamente boom di granny square. Affascinano per l’aria vintage e allo stesso tempo scanzonata» testimonia la blogger Alessia Gribaudi Tramontana (school-of-scrap.com). «Diciamo la verità, piacciono anche per la semplicità della tecnica di base, davvero a portata di tutti. Per i quadrati bastano i tre punti base dell’uncinetto (catenella, maglia alta e maglia bassissima) e, una volta prodotte un po’ di mattonelle, le assembli per ottenere borse, gonne, top e così via. C’è chi ne fa anche orecchini, bracciali e anelli, non esiste limite alla fantasia. L’importante è abbinare bene i colori, a contrasto o tono su tono, per ottenere un risultato che appaghi l’occhio. Anche la qualità dei filati conta. Per questi lavori estivi, per esempio, l’ideale è un filo in puro cotone da lavorare con un ferro del 4, per esempio un cablé 4, cioè un filo molto ritorto, che non rischia di dividersi o rovinarsi lavorandolo a uncinetto».

Il crochet ha conquistato le passerelle

Il messaggio del crochet sta conquistando anche il mondo della moda, a cominciare da chi ha sempre dato valore all’artigianalità. «Noi abbiamo abbracciato questa filosofia già da un po’» spiega Vittoria Alicicco, che con mamma e nonna guida Matimì (@matim.i) il marchio artigianale che ha vestito l’influencer più gettonata d’Italia, Chiara Ferragni.


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– Chiara Ferragni a inizio stagione ha fatto un post con top e mini gonna a uncinetto (Matimì, matimi.it).

Foto Matimì


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– Outfit hippy con i completi Matimì (matimi.it) a uncinetto dai colori accesi.

Foto Matimì

«Avevamo voglia di capi fatti a mano con l’attenzione di una volta, qualcosa di semplice che ricordasse le nostre radici, ma fosse allo stesso tempo attuale e fashion. I nostri filati sono tutti italiani e i capi realizzzati interamente a mano in Italia, cuciture comprese. Persino i cartellini sono speciali, dipinti con gli acquerelli».

Mettiti all’opera con il crochet

Se sei curiosa
Dai un’occhiata su Instagram all’ashtag #grannysquare: ti rifai gli occhi e vedi la quantità di cose che puoi realizzare con una semplice “mattonella”. Molti dei progetti sono collegati a video tutorial.

Se hai appena provato l’uncinetto
Prova a realizzare il cappello stile Taormina o la borsa Marshmallow del canale Youtube “Il cestino dei tesori”. Entrambe le creazioni sono d’effetto e spiegate nel dettaglio.

Se sei un’esperta di crochet
Ricopia i capi della capsule collection basata sui granny square, che gli stilisti Giuliano e Giusy Marelli hanno realizzato per DMC, utilizzando il filato Babylo. Puoi scaricare gli schemi gratis all’indirizzo: giulianoegiusy marelli.com.

Impara a fare il tuo primo quadrato perfetto


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Inizia così Parti dall’anello centrale, con 3 catenelle e 2 maglie alte (le 3 linee verticali) a cui fai seguire 2 catenelle (i fori). Poi alterni, per 3 volte, 3 maglie alte e 2 catenelle. Fermi il filo e stringi il foro centrale.
Prosegui con il secondo giro, cambiando colore. A partire da uno dei quattro fori, fai 3 catenelle e 2 maglie alte (nel primo), poi 3 maglie alte nel foro successivo, 2 catenelle e, ancora, 3 maglie alte nello stesso foro (per fare l’angolo). Continua così anche negli altri fori. Nel quarto fai solo 3 maglie alte e 2 catenelle. Infine, chiudi con una maglia bassissima.
Fai il terzo giro con gruppi di 3 maglie alte e 2 catenelle negli angoli, e 3 maglie alte senza catenelle sui lati.
Se hai dubbi guarda il video di Alessia Gribaudi Tramontana, in cui spiega passso passo come fare il classico granny square (school-of-scrap.com/2021/come-fare-la-mattonella-granny-square-perfetta-e-bella-dritta/).