In questi giorni di quarantena, per chi vive in famiglia è difficile destreggiarsi tra le video lezioni dei figli, le incombenze del lavoro da casa e il fatto beh… di essere rinchiusi tutti insieme nello stesso spazio. Se, come consigliano gli psicologi, riesci a ritagliarti un po’ di tempo per te stessa, un’attività che dovresti prendere in considerazione è quella del cucito. Le sue qualità terapeutiche sono conosciute: è un’attività che richiede attenzione e precisione, e aiuta perciò a rilassarsi e calmare l’ansia delle cose da fare, che in questi giorni si somma alla situazione che tutti viviamo, in Italia e in buona parte di mondo.
Non bisogna sottovalutare, infatti, l’effetto negativo che le cattive notizie riportate da televisione e giornali, alle quali è impossibile sfuggire, ha sul nostro umore e, più in generale, sulla nostra capacità di affrontare questo periodo che richiede una forte resistenza psicologica. Così può essere utile, nell’intimità delle nostre case dove possiamo rintanarci (una fortuna che non tutti hanno), iniziare a sperimentare con un’attività manuale che ha molti benefici, per la nostra mente e per il modo in cui ci rapportiamo alle cose che possediamo.
Puoi seguire questi profili social
Se pensi che il cucito sia qualcosa che appartiene a un’altra epoca, non potresti sbagliarti di più! In realtà, da alcuni anni è tornato di gran moda ed è spesso associato alla mindfulness, la tecnica di meditazione “attiva” utile a calmare ansia e stress. Ecco perché non mancano i profili social da seguire se ha deciso che cucire e rammendare nel tempo libero diventerà il tuo nuovo rimedio anti stress.
Su YouTube (ma anche su tutti gli altri canali social) puoi seguire Sara Poiese, una sarta italiana che ha saputo fare del suo “antico” mestiere un lavoro dell’epoca digitale. I suoi tutorial sono semplici e molto chiari: potrai trovare diverse attività a seconda del livello in cui ti trovi e di quello che vorresti fare, dal realizzare una gonna a tubino in perfetto stile Chanel a cucire l’asola o le tasche dei pantaloni, mentre n uno dei suoi ultimi video consiglia anche come realizzare una mascherina fatta in casa. Su Instagram c’è @mindful_mending, il profilo dell’americana Lily Fulop, autrice di Wear, Repair, Repurpose ed esperta di sostenibilità, che condivide quotidianamente trucchi per riciclare vecchi vestiti e non sprecare nulla del tuo guardaroba, riparando invece di buttare.
È un’attività anti ansia ed è anche sostenibile
Prenderci cura delle nostre cose, ripararle o donare loro nuova vita, ci aiuta non una, ma due volte. Una volta nel momento stesso in cui lo facciamo, perché ci costringe a concentrarci su un’attività manuale eliminando tutti gli altri pensieri, e una seconda volta perché, con alcuni semplici gesti, impariamo a rivalutare le cose che possediamo, dando loro più valore. Negli ultimi vent’anni, ti sarà capitato di cedere ad acquisti compulsivi, soprattutto nelle catene di fast fashion: oggi, però, siamo del tutto consapevoli quale sia il prezzo degli abiti a basso costo. È altissimo, sia per in termini di diritti umani che di inquinamento ambientale. Ecco perché scegliere bene quello che compriamo, e prendercene cura riparando o donando nuova vita ai vestiti, ci aiuta ad allungare il ciclo di vita di ogni singolo capo, evitando che finisca troppo velocemente nella spazzatura. E ci saremmo anche rilassate un sacco.