Deborah Iurato e l’abito di Sanremo
Si sa, in questi giorni siamo tutti un po’ impietosi con i cantanti e gli ospiti del Festival di Sanremo. Ci divertiamo a “distruggere”, a volte con ironia, ma spesso anche con sarcasmo abiti, stonature, acconciature e tutto quello che ruota intorno alla kermesse canora più nazional-popolari di sempre. È così da sempre, ci sentiamo tutti forti dal divano di casa, in pigiama e pantofole con il dito che scorre veloce sulla qwerty del telefono.
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Ora però, c’è un limite a tutto. Il limite dello scherzo, del commento al vetriolo fatto “tra di noi”, dell’ironia con cui spesso gli stessi malcapitati accolgono le frecciatine, e passano avanti sapendo che ha il peso di una battuta fatta al bar. Ci sono cose però che non andrebbero fatte mai. Mai. Ad una donna. O almeno non pubblicamente.
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Francesco Paolo Salerno Vs Deborah Iurato
Il fatto è questo: Deborah Iurato ha indossato un abito particolare durante la prima serata di Sanremo, bocciato un po’ da tutti. Il vestito color melanzana in questione è di uno stilista pugliese, tale Francesco Paolo Salerno. Chiaramente in queste ore che è tutta una ricerca continua di chi ha vestito chi da parte di editor e addetti ai lavori, il suo nome è stato riportato su articoli e gallery come stilista della Iurato al suddetto Festival.
Ora che succede, facile: quello che non sarebbe dovuto accadere. Lo stilista ha scritto una mail a Vanity Fair, il sito, prendendo ufficialmente le distanze dalla Iurato e dall’abito (suo) che ha indossato lei (male).
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Cadute di stile diverse (ma neanche tanto)
Ecco le dichiarazioni della cantante rilasciate alla corrispondente di Invidia da Sanremo: “Ho indossato quell’abito perché in un momento così importante avevo voglia di sentirmi una principessa, di indossare un abito che mai avrei messo in altre occasioni. Me l’hanno criticato tutti, ma la critica ci sta perché la sfrutti per diventare più forte. La Gialappa’s mi ha fatto molto ridere. Io ho detto: “Vi giuro che non indosserò mai più una gonna a palloncino”. E loro: “Più che palloncino… sembravi una mongolfiera!” – aggiungendo, per chiudere le polemiche – “Sono un’interprete e non una modella, ma le critiche ti danno la motivazione per essere più forte di prima”.
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