Fisico da ballerina e inquietudine vulcanica da napoletana doc: ecco Denise Capezza, 31 anni, che nemmeno il lockdown ferma. «A Roma sto girando (con tutte le precauzioni) la fiction Bang Bang Baby che uscirà su Prime» racconta a Donna Moderna.
Nell’attesa puoi ammirarla via video nella terza serie di Baby, dove impersona Natalia, professione maîtresse. O in Gomorra, dove è Marinella, vedova vendicativa. Per vederla sul grande schermo, invece, aspetteremo la prossima primavera il film Un mondo in più di Luigi Pane, che ha trasformato Denise Capezza in una ragazza risoluta dal passato oscuro.
Aggiungiamo un tassello non trascurabile per capire questa insolita attrice: si è appena iscritta alla facoltà di Storia all’Università Federico II. «È una cosa che faccio per me, per arricchirmi. Vorrei guardare avanti con la consapevolezza di chi conosce bene il passato» spiega. «Ora poi i corsi sono online, una comodità per noi studenti-lavoratori».
Guarda le foto del servizio di moda di cui è protagonista Denise Capezza su Donna Moderna (in edicola il 17 dicembre 2020):
Hai iniziato a recitare giovanissima.
«Facevo danza classica, lasciata per un brutto incidente. Così ho frequentato un corso di recitazione. Un colpo di fortuna perché, subito dopo, ho partecipato a un casting per una serie televisiva turca, sono stata presa e ho iniziato la gavetta».
Com’è stata l’esperienza in Turchia?
«Avevo 21 anni, non parlavo una parola di turco, me la cavavo scolasticamente con l’inglese e impersonavo una ragazza moldava. Mi sono trovata a imparare a memoria dall’oggi al domani il copione (una puntata a settimana!), a studiare turco e inglese, ad assimilare qualche parola di moldavo, indispensabile per il personaggio. Quando nel 2016 sono stata scelta per il ruolo di Marinella in Gomorra, recitare nel mio amato dialetto a Napoli mi è sembrato quasi una vacanza».
Sei scaramantica?
«Sono napoletana, faccio l’attrice, vuoi che non lo sia? Per il momento, dopo aver perso il mio portafortuna storico, sono in cerca di un nuovo oggetto magico. Forse l’ho trovato, una collana con perle di malachite, ma devo testarlo. Però sono una scaramantica strana: se un gatto nero mi attraversa la strada lo considero propizio».
Fai sport?
«Vengo da anni e anni di danza, allenarmi ormai ce l’ho nel Dna. Mi piace correre con la musica a palla nelle orecchie (farlo a Napoli con il mare a un passo è una bella fortuna, anche se piove). E pratico anche lo spartan training (un allenamento di stampo militaresco, ndr) ma all’aperto».
Che musica ascolti quando corri?
«Sono onnivora. Sono cresciuta con le note dei Genesis e dei Pink Floyd (grazie, papà!) ma non mi dispiace la musica più attuale. Guarda la mia playlist: vado dal rapper XXXTentacion a Patty Pravo, dai Melancholia (che hanno conquistato l’ultimo XFactor) a Bruce Springsteen».
Che rapporto hai con i social?
«Non posto miei momenti privati e provo a non espormi troppo. Diciamo che considero Facebook e Instagram uno strumento di lavoro, dove mostro il mio lato professionale. Haters? E chi non ne ha. Se le critiche sono, come si dice, “costruttive” rispondo anche. Se no non mi ci metto e passo oltre».
In che relazione sei con la moda?
«Mi piace ma non faccio follie per una borsa o un abito. Sono più una da negozi vintage, mi diverte cercare, coordinare, creare. Ora vado pazza per i jeans a vita alta e scampanati anni Settanta. Ma non ho capi cult, a parte un chiodo nero di pelle che ho da quando avevo 18 anni e che metto ancora».
Fisse beauty?
«Ahimé nessuna! Ma non ho problemi né a truccarmi né a sistemarmi i capelli. Vengo dal mondo della danza, ogni ballerina sa arrangiarsi da sola».
Come passerai il Natale?
«In famiglia e con sobrietà, cercando il significato più profondo e antico di questa festa. Poi ne approfitterò per studiare, i primi esami sono alle porte!».
Di Nicolò Milella — foto di Davide Nova
intervista di Camilla Ghirardato — testi moda di Antonella Marmieri
Make up Jo Sanna using QStudio Make-Up RP. Hairstyle Stefano Rolandi per TWA.
Si ringrazia per l’ospitalità Henge Atelier, Milano (henge07.com)