Il marchio VeraLab dell’Estetista cinica
Il suo brand VeraLab ha rivoluzionato le dinamiche del mercato della cosmesi. Il suo business oggi vale 64 milioni di Euro e può contare su 60 dipendenti. E movimenta circa 15 milioni di pezzi l’anno in una rete retail di oltre 145 rivenditori. Stiamo parlando di Cristina Fogazzi, conosciuta da tutti come l’Estetista Cinica. Bresciana, classe 1974 e con una comprovata esperienza nell’ambito del beauty, oltre che una buona dose di cinismo, ha dato vita a quella che oggi è una delle start up di maggiore successo in Italia.
I premi dell’Estetista cinica
Il suo carisma, che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi anni attraverso i suoi profili social, le è valso il premio Macchianera 2019 mentre il suo talento imprenditoriale è stato riconosciuto da Forbes Italia che l’ha inserita fra le 100 donne più influenti dell’anno. E non è finita qui perché le potenzialità della sua impresa sono state attestate dal premio Pambianco Le Quotabili – conferito alle imprese meritevoli di essere quotate in Borsa – per ben due anni consecutivi, nel 2020 e 2021.
Il Beauty Truck dell’Estetista cinica
Ma la vulcanica Cristina Fogazzi non si ferma e, unendo la sua passione per l’arte e per la bellezza – «Che poi la bellezza è arte e l’arte è bellezza», racconta la “cinica” – da ormai due anni gira la nostra Penisola con il suo Beauty Truck: un furgoncino elettrico, tutto rosa ovviamente, con licenza per la vendita ambulante, con cui porta nei luoghi magici della nostra bella Italia il marchio VeraLab e i prodotti del brand.
Il tour Bellezze al museo
Oggi che si sono concluse le cinque tappe del tour “Bellezze al museo 2022“, abbiamo incontrato l’Estetista Cinica per farci raccontare, non solo da dove nasce questa idea di grande successo che sostiene i musei e le istituzioni presenti sul territorio, ma anche il segreto del suo successo e i suoi progetti per il futuro.
Ecco cosa ci ha raccontato!
L’Estetista cinica e il rapporto con l’arte
Il beauty truck VeraLab ha appena finito il tour 2022: un aiuto concreto per i musei più piccoli e un’idea geniale per valorizzare territori nascosti della nostra Penisola. Qual è il tuo rapporto con l’arte e la cultura?
«Io amo l’arte da sempre ma l’idea è nata quasi per caso. Potevamo decidere di andare nelle piazze oppure sulle spiagge. Invece abbiamo pensato di entrare nei musei per valorizzare l’arte che abbiamo in Italia. Trovo bellissimo che un brand come il mio sposi questo tipo di iniziativa: portare i giovani a conoscere l’arte in luoghi non sempre così gettonati. Il matrimonio tra beauty e arte è riuscito perfettamente: abbiamo unito il nostro lato frivolo alla cultura. Ed è piaciuto moltissimo».
Il debutto dell’Estetista cinica in Rinascente
Donna Moderna è stato uno de primi femminili ad accorgersi del tuo potenzale: quando hai sentito che la tua vita stava subendo una svolta? C’è stato un momento che te lo ha fatto capire e magari un aneddoto che ci vuoi raccontare?
«Sì, ed è stato il momento in cui ho aperto il mio primo corner in Rinascente a Milano. Fino a quel momento io vendevo solamente cosmetici online e, anche se avevo già molti follower sui social, non mi era mai capitato di incontrarli dal vivo. Io quel giorno mi sono presentata, come sempre, con la mia divisa, esattamente come le altre estetiste, per proporre i miei prodotti di bellezza e, quando sono arrivata, c’era la coda per entrare. Inizialmente ho pensato fosse un caso ma poi si sono messe ad urlare e incitarmi. Solo in quel momento ho capito che quelle persone erano tutte lì per me».
Il ruolo dei social nel successo dell’Estetista cinica
Oggi i numeri parlano chiaro: più di 940K follower su Instagram e oltre 414K su Facebook. Quanto hanno contato e contano i social nel tuo business on-line e off-line?
«Ho iniziato a utilizzare i social per promuovere prima il mio centro estetico e poi i miei prodotti, di certo non pensavo di alzare tutto questo polverone (ride, ndr). Non avevo certo la velleità di diventare famosa. Il vero fenomeno è il brand non sono io. Alcuni giorni però, devo ammetterlo, sento una grande insofferenza verso i social network e vado alla ricerca di un angolo di normalità. Capita anche a me di sentirmi inadeguata in un mondo in cui tutto sembra pazzamente pazzesco. Ma sono certa che sia un sentimento comune visto che mi seguono proprio perché io sono così: schietta, magari dissacrante ma totalmente normale».
Niente tv né reality ma forse la radio per l’Estetista cinica
Carta stampata, Web e Tv. Quale mezzo ti rappresenta meglio? Ti hanno mai proposto o hai mai pensato a un programma radiofonico tutto tuo? Le donne in macchina verso il lavoro ti adorerebbero!
«Io sono una grande sostenitrice, come è facilmente intuibile, del Web perché la carta stampata un po’ mi annoia: manca tutta la parte visiva che ormai è diventata essenziale per la comunicazione. La televisione proprio non mi piace. Non amo questo mezzo e ho rifiutato moltissimi programmi: nemmeno l’idea di avere un programma tutto mio mi alletta. Per non parlare dei reality show che sono tutti costruiti a tavolino. Invece adoro la radio! Quando ho avuto occasione di partecipare a programmi radiofonici mi sono sempre divertita moltissimo: non è” copionata” e c’è moltissima libertà d’espressione. Sarebbe fantastico!»
Passiamo al tuo beauty-brand VeraLab nato dal blog Estetistacinica.it : su cosa si basa il successo di questo modello di business che oggi ha un fatturato di oltre 60 mln di Euro?
La formula del successo dell’Estetista cinica
«Questa è una cosa che mi è venuta davvero bene se consideriamo il fatto che VeraLab non ha mai puntato sulla classica pubblicità istituzionale. Il nostro modo di porci è sempre stato molto diverso da quello che era il resto dell’industra del beauty. Non abbiamo mai utilizzato claim farlocchi oppure l’immagine di una donna senza l’ombra di una ruga per promuovere un prodotto antiage: in questo modo abbiamo intercettato un segmento di mercato che aveva bisogno di noi. Certo il nostro marketing è stato eccezionale ma dietro ci sono ottimi e validi prodotti in cui le donne hanno imparato a credere. E con un ottimo rapporto qualità-prezzo».
Ora l’Estetista cinica in farmacia
Non solo e-commerce per VeraLab: negli anni sono stati affiancati diversi punti vendita come i monomarca di Milano e Roma, i vari corner in Rinascente, le profumerie e ora anche in farmacia, segno di una qualità indiscussa. Cos’ha significato questa scelta?
«La farmacia ha nell’immaginario collettivo un appeal differente: non si capisce come mai un prodotto cosmetico si creda abbia più valore se acquistato in farmacia piuttosto che in profumeria. La crema in questione è sempre la stessa, è solo il canale di distribuzione a essere differente. Stiamo cercando di potenziare il canale proprio per questo motivo»
Nuovi prodotti antiage dell’Estetista cinica
Cosa significa per te riuscire a garantire a tutte le donne, di qualsisia fisicità o età, soluzioni tailor made nel beauty?
«A dire il vero non riusciamo a coprire proprio tutte le fasce di età perché non abbiamo una linea viso per le over 50 ma stiamo lavorando per coprire anche target più ampi. D’altro canto noi siamo partiti garantendo un’ampia gamma per quella che era la fascia dai 20 ai 40 anni e cioè le persone che navigano sui social e acquistano abitualmente online. Ecco perché inizialmente l’utenza sulla quale ci siamo concentrati era quella. Ma è anche vero che in oltre cinque anni siamo cresciute e invecchiate anche noi: la nostra linea è stata quindi integrata con referenze antiage».
Il progetto di Londra
Un’ultima domanda sui tuoi prossimi progetti: puoi anticiparci qualcosa?
«Il nostro progetto più grande è quello di portare il brand anche in altri Paesi europei come Francia, Spagna e Inghilterra: Londra ormai è la mecca del beauty e tutti i marchi e i fenomeni innovativi arrivano dalla Capitale inglese».