Facebook non lascia, ma “raddoppia”. Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, con la cessione dei dati di 87 milioni di utenti alla società britannica, il social è pronto a presentare una nuova funzione di dating online, strizzando l’occhiolino al numerosissimo bacino di single in cerca dell’anima gemella o di incontri tramite internet. Mark Zuckerber ha infatti aperto la conferenza degli sviluppatori con un annuncio clamoroso: “Vogliamo aiutare i 200 milioni di single presenti su Facebook a iniziare relazioni importanti, non storie di una notte“.
La nuova funzione, che si chiamerà Dating on Facebook, farà dunque concorrenza alla app più nota del settore, Tinder, non senza qualche differenza. “Tinder è senz’altro un colosso, ha numeri importanti, ma penso che se si ha già dimestichezza con una piattaforma come Facebook, il nuovo servizio possa permettere di restare su questa, senza ricorrere ad altre app o siti” spiega a Donna Moderna Elena Farinelli, esperta di social media.
Cos’è Dating on Facebook
La novità consisterà in una nuova funzione che permetterà a tutti gli iscritti alla piattaforma di essere messi in contatto con altri single tramite gruppi o pagine di eventi. Il profilo del potenziale partner sarà selezionato grazie a un algoritmo che dovrebbe essere in grado di proporre persone con attitudini compatibili a chi sta cercando l’anima gemella. Man mano che saranno proposti profili specifici, si potrà iniziare a chattare in uno spazio dedicato, con la massima attenzione alla privacy. Dopo le polemiche sul trattamento dei dati e delle informazioni personali, infatti, l’amministratore delegato di Facebook ha assicurato che nessuno potrà sapere se un utente ha scelto la funzione di dating, mentre i contatti avverranno in uno spazio apposito, che non sia né quello di Messenger né quello di WhatsApp. “E’ curioso capire come saranno gestite le due anime di Facebook: da un lato c’è l’algoritmo che tenta di mettere in contatto più persone possibili, dall’altro la funzione con la quale si assicura di mantenere il massimo riserbo.
Come funziona
Per attivare la nuova funzione, che sarà attiva entro pochi mesi, la prima cosa da fare sarà selezionare l’icona a forma di cuore che si troverà sulla pagina Facebook del proprio profilo, che il social al momento chiama “Dating Home”. Occorrerà poi mettere a punto un proprio profilo specifico, da presentare a potenziali altre anime gemelle, che comunque gli amici e i propri contatti non potranno vedere. Dopo aver dato un’occhiata agli eventi e ai gruppi proposti e che interessano, si potrà scegliere se approfondire, entrando nella pagina apposita (selezionando “Unlock”) o rinviare l’accesso ad un secondo momento (“Not Now”).
Nel momento in cui si seleziona un gruppo o evento, il proprio profilo viene condiviso con gli altri partecipanti e nello stesso tempo si possono vedere quelli altrui. Se si è interessati a qualcuno, è allora il momento di cliccare su “Conversation Starters”, che permette di passare ad una conversazione privata.
Una chat di solo testo
Una caratteristica di Dating on Facebook è che la chat con cui avviare la conversazione con il potenziale partner è di solo testo: non sono previste – almeno ad oggi – foto o video. La funzione è “lo specchio del modo in cui la gente di incontra nella realtà – ha spiegato Chris Cox, responsabile del progetto – Solitamente ciò avviene in occasione di eventi o tramite organizzazioni alle quali si è legati”.
“Si inizierà senza foto, ma è possibile che immagini e video potranno essere inseriti in un secondo momento. Spesso queste iniziative sono lanciate in modo soft, poi però bisogna vedere come evolvono, anche perché escludere le foto toglie di fatto quella parte un po’ morbosa e ludica che attrae molti utenti di questi siti. Sono in molti e molte ad essere sposati o fidanzati, che però curiosano o postano foto per il gusto della trasgressione o di sentirsi desiderati o desiderate” spiega Elena Farinelli.
Tinder o Dating on Facebook?
La prima conseguenza dell’annuncio di Zuckerberg è stato un crollo in Borsa delle azioni di Tinder, la app leader nel settore degli incontri online. A differenza di Dating on Facebook, Tinder si basa soprattutto sulla geolocalizzazione, ovvero l’individuazione di potenziali partner in base al luogo in cui si trovano rispetto a chi avvia la ricerca. Si tratta di un app alla quale si può avere accesso anche con le credenziali Facebook, ma permette anche di condividere le foto che si postano sul proprio profilo Instagram.
Per scegliere un potenziale partner (anche e soprattutto occasionale) è possibile selezionarne età, sesso e distanza da dove ci si trova. La app propone quindi una serie di profili, tramite la loro foto, che può essere selezionata (cliccando sull’icona a “cuoricino”) o scartata, passando alla successiva. Se anche la persona scelta metterà un cuoricino, si potrà avviare un contatto diretto tramite chat, senza possibilità di tornare indietro.
La vera differenza sta però nelle dichiarazioni di Zuckerberg di voler offrire uno strumento per trovare “l’amore vero”: “Si mira all’engagement all’americana, il fidanzamento classico che stabilisce la base per una relazione duratura. Si tratta di una presa di posizione diversa rispetto a Tinder, anche se poi bisognerà vedere che uso ne faranno gli utenti” spiega ancora l’esperta di social media.
Obiettivo trasparenza
L’obiettivo di Zuckerberg è quello di rilanciare ancora di più Facebook che pure, nonostante lo scandalo Cambridge Analytica, non sembra aver subito grandi conseguenze da un punto di vista economico. È, invece, la fiducia degli utenti quella alla quale puntano i vertici di Menlo Park. “Il motivo di questa iniziativa è piuttosto palese: è importante per Facebook migliorare la propria immagine dopo lo scandalo Cambridge Analytica, facendo passare il concetto che opera per il bene dell’umanità” spiega Farinelli, che aggiunge: “D’altro canto è da tempo che lavora per trattenere il più possibile sulla propria piattaforma gli utenti: offrendo un servizio in più, evita che si passi a siti o app concorrenti. Lo ha già fatto con Snapchat, offrendo la possibilità delle dirette e delle storie sia su Facebook che su Instagram, che hanno avuto molto successo”.
È di pochi giorni fa la visualizzazione delle nuove informative privacy sia su Facebook che su WhatsApp, con le quali si è cercato di aumentare la trasparenza nella gestione dei dati e nella loro eventuale cessione a società terze. A breve, inoltre, tutti gli utenti potranno sapere, navigando, se e quali altri siti o app dialogano con Facebook e potranno avere la possibilità di interrompere eventuali collegamenti, per evitare di ricevere messaggi pubblicitari o contenuti frutto di profilazione. Insomma, chi utilizza il social potrà gestire meglio e con maggior possibilità di intervento l’uso delle proprie informazioni sul web. “Va in questa direzione anche la Clear History, la possibilità annunciata di recente di cancellare i propri percorsi. Si ribadisce la volontà di voler proteggere la privacy, anche se è evidente che se Facebook sa che 200.000 mila utenti sono single significa che conosce già molte informazioni”.