Rotonde, palmate, frastagliate, lobate. Hai mai fatto caso a quante forme può avere una foglia? «I fiori sono effimeri, mentre loro durano e possono rendere bella la pianta 365 giorni l’anno, scandendo i passaggi da una stagione all’altra» spiega la plant designer Laura Pirovano, che ha da poco pubblicato un libro sul tema, Giardini di foglie (Libreria della Natura). L’autrice preferisce gli elementi meno appariscenti e che richiedono uno sguardo attento per essere apprezzati, allineandosi in questo all’estetica giapponese. Adora anche i fiori, ma è convinta che sia il fogliame a dare carattere a un angolo verde.

I coleus sorprendono con questi mix di verdi e rossi.
I coleus sorprendono con questi mix di verdi e rossi.

A Parigi, nei giardini più chic

Laura Pirovano non è l’unica a pensarla così. Ha fatto scuola il giardino del marchio Abercrombie a Parigi, progettato dal paesaggista Quincy Hammond e dove le foglie sono protagoniste assolute, ma anche molti altri garden designer, tra cui Marco Bay e Lucia Nusiner, le mettono spesso in primo piano. Chi le ama, predilige quelle con un’allure speciale, magari di colore insolito come il nero, oppure dalle forme sottilissime o minuscole, come quelle dell’asparagina o della soleirolia. Se impari a valorizzarle puoi ottenere risultati eclatanti in giardino e anche sul balcone. Qui scopri come abbinare tinte e forme in modo efficace.

Le foglie nere e d’argento sono di moda

Non c’è solo il verde. Le piante hanno sviluppato naturalmente una serie di colori, che spaziano dal grigio al nero, dal viola al rosso e non solo in autunno. «Con una palette così ampia puoi davvero sbizzarrirti» dice Laura Pirovano e suggerisce diversi accostamenti. «Comincia a mixare varie tonalità di verde, mettendo le foglie chiare sempre davanti alle scure, per creare movimento e profondità. Se, invece, cerchi un contrasto più deciso puoi provare a utilizzare le specie con foglie giallo-verdi, come il ligustro Lemon lime, oppure la lonicera nitida Baggesen’s gold. Con questa tonalità è meglio non esagerare: ne basta un solo esemplare per illuminare un angolo buio.

Felci piante
Le fronde delle felci hanno forme molto particolari.

Con le foglie rosse, invece, non sbagli mai, richiamano alla mente il foliage autunnale e sono assolutamente glam. Gli aceri giapponesi, per esempio, sono bellissimi per esaltare un angolo del giardino, ma ci sono anche tante altre piante con foglie di questo colore e che crescono in vasi sul balcone, come il coleus nelle sue mille varietà e l’erba miseria che vira al bordeaux. Le heuchere, invece, hanno tutte le sfumature dell’autunno e, perfino, tonalità porpora scuro quasi nero. Puoi usarle da sfondo a piante con fogliame molto decorativo come l’acanto, perché ne mettono in risalto la forma. E diventano anche molto eleganti accostate ai toni del grigio argento, un’altra sfumatura di assoluta tendenza, che ha rivalutato specie un po’ demodé come il senecio cineraria, l’elicriso e la santolina.

Tutte piante mediterranee che puoi abbinare a foglie con tonalità verdi tendenti al grigio, come quelle della salvia e del rosmarino, oppure accostarle a fiori bianchi e rosa. Divertiti anche a esplorare tra le variegate: quelle più trendy hanno strisce e pois in stile optical, come l’aspidistra. Per valorizzarle, e garantire un effetto armonico, accostale a foglie a tinta unita magari della stessa specie.

Gioca con le forme delle foglie

«Oltre che con il colore, puoi dare vita a un angolo di natura originale cercando il contrasto tra le varie forme delle foglie. Un accostamento semplice e al tempo stesso efficace è tra quelle rotonde della bergenia e le strette e lunghe dell’iris, che non a caso vengono chiamate spadoni» suggerisce la plant designer. «Alcune sono superstar, come le foglie delle felci, che sembrano delicati merletti. Alternale alla rodgersia, che ha un fogliame a goccia, più semplice ma mai banale».

Punta sulla taglia maxi

Anche le dimensioni hanno un certo peso: al contrario di quelle piccole, le foglie grandi catturano immediatamente lo sguardo, valorizzando persino il più insignificante dettaglio. «Sui balconi piccoli la taglia maxi va dosata perché ingombra. Però è perfetta quando hai tanto spazio a disposizione: in giardino, per esempio, funziona da fulcro visivo creando un effetto di profondità» dice la designer. Chi non ha paura di esagerare può osare i petasites, che hanno fronde fino a 80 centimetri. Certo, a volte le piante con fogliami così importanti sono difficili da gestire. Per andare sul sicuro scegli una fatsia, che è a prova di pollici neri e, con una base di piccole pervinche, diventa la regina di ogni ambiente.

La gita che ti ispira

● Per vedere come è fatto un giardino di foglie visita quello progettato da Marco Bay per L’Hangar Bicocca (pirellihangarbicocca.org). È geometrico e in questa stagione è particolarmente emozionante, con le graminacee che si muovono al soffio del vento.

● A Forte dei Marmi (Li) è interessante il giardino del ristorante nel Parco di Villa Grey (ilparcodivillagrey.com). L’ha progettato Silvia Ghirelli, creando uno spazio armonioso e tutto giocato sui toni del verde.

● A Giarre (Ct), nel parco botanico Radice Pura (radicepura.com) della famiglia Faro, scopri miriadi di foglie una diversa dall’altra, autoctone e tropicali.

Il libro che ti aiuta

In Giardini di foglie (Libreria della Natura) Laura Pirovano spiega come accostare le piante in base alle loro foglie e ti fa scoprire varietà particolari e sconosciute ai più.
Nelle schede delle varie piante ci sono tutte informazioni per curarle al meglio e a sostenere i suoi suggerimenti ci sono alcuni tra i più noti paesaggisti e vivaisti del momento. Accanto ai testi, l’autrice, che cura anche il blog giardininviaggio.it, propone anche una suggestiva carrellata di immagini (libreriadellanatura.com).