Vuoi vivere a lungo e in salute? Allora non farti mancare il glutatione. Molto probabilmente non l’hai mai sentito nominare, eppure è il più potente agente detox e antiage prodotto dal nostro organismo. La sua importanza è dovuta al fatto che è in grado di eliminare dall’organismo i metalli pesanti o le sostanze di scarto, svolgendo un’efficace azione disintossicante. «Si tratta di un composto presente in molti alimenti, che, una volta ingerito, si combina con altre sostanze, come le proteine e i minerali, dando vita all’enzima glutatione perossidasi, un potente antiossidante» spiega Giovanni Scapagnini, professore di biochimica clinica all’università del Molise.
Cosa dicono gli studi
La conferma che il glutatione aiuti a vivere più a lungo viene da numerosi studi, che hanno rilevato un’elevata presenza di questo composto nei centenari capaci di difendersio bene dall’invecchiamento cellulare. «Il problema, però, è che con il passare degli anni, e a cominciare dai 40, il fegato ne produce sempre meno. Se poi si mangia male, si fuma, si bevono alcolici, si fa una vita stressante o si respira aria inquinata, allora si può arrivare a una carenza di glutatione».
Come agisce
Questo prezioso antiossidante si “sacrifica” per inattivare i radicali liberi, intervendo a difendere le cellule dallo stress ossidativo. In questo modo protegge dall’invecchiamento precoce e dai chili di troppo: numerosi studi hanno rilevato che meno antiossidanti abbiamo in corpo, più aumenta la propensione all’obesità. In più, il glutatione protegge il sistema immunitario dalle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson.
Dove cercarlo a tavola
Curando l’alimentazione puoi aiutare il fegato a produrre le giuste quantità di glutatione. «Bisogna portare in tavola gli alimenti che lo contengono e consumarli in modo regolare, perché è così che riescono a stimolare la produzione di questo composto nell’organismo» spiega Scapagnini. L’ortaggio che ne è più ricco è l’asparago: il National cancer institute statunitense consiglia di consumarlo più spesso proprio per sfruttare la capacità del glutatione di prevenire alcuni tumori. «Forniscono il glutatione anche l’avocado, il cocomero, gli spinaci, le pesche, le mele, il pompelmo, le carote e i meloni» spiega Stefano Bernardi del Dipartimento di Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l’ambiente dell’università di Milano. Ma l’ideale è abbinare questi vegetali ad altri alimenti che favoriscono la produzione epatica del glutatione. Quali sono? «Per esempio i pesci, ricchi di sali minerali e, in particolare, di selenio. Altrettanto importante è inserire nella dieta settimanale gli alimenti che contengono gli antociani, le proteine ad alto valore biologico, i composti solforati e gli isotiocianati». Complicato? Per niente. Segui le semplici indicazioni che abbiamo preparato qui a destra.
La dieta pro glutatione
Qui trovi gli alimenti, e le porzioni consigliate, che contengono sostanze in grado di stimolare la produzione di glutatione.
Frutta e verdura rosse sono ricche di antociani: 2 porzioni ogni giorno
Le uova forniscono proteine nobili: 3 a settimana
Il pesce crudo assicura sali minerali: 2 porzioni a settimana
Aglio, cipolla e porro contengono composti solforati: utilizzali alternativamente ogni giorno
Carni a base di proteine: 2 porzioni a settimana
Cavoli ricchi di isotiocianati: 3 porzioni a settimana
Latte a base di proteine: 1 bicchiere al giorno
Spezie ed erbe aromatiche contengono antiossidanti: usale ogni giorno al posto del sale da cucina
L’aloe vera fornisce minerali (manganese, rame e selenio): aggiungi il gel che si estrae dalle foglie fresche in frullati, centrifugati e insalate