Cara Chiara
sono ormai 10 anni che ho lasciato il mio ragazzo, dopo 7 di relazione. Vengo da una famiglia di narcisisti patologici e bipolari, e ancora oggi subisco violenza fisica e psicologica dai miei genitori. Non ho un lavoro e pochissimi amici. Lui, il mio ex, è stato per me casa, famiglia, il mondo intero. Ho deciso di lasciarlo perché non ero più innamorata, o così credevo. In questi anni ho voluto chiudere ogni contatto, senza però mai smettere di pensare a lui. So di essere passata per stronza menefreghista, però continuo a pensare che se non lo cercassi potrei pentirmene per sempre.
Anonima triste
Amica subito cara,
sento e abbraccio tutto il tuo dolore e la tua solitudine. Non è facile, ma le prove che ancora ti costringono a superare ostacoli giganteschi ti hanno pure investita di una luce che solo le super eroine loro malgrado possono avere. Le persone che ci hanno fatto da famiglia restano, dici bene, e non è sempre un male, non nel tuo caso. Perché non gli scrivi una lettera in cui gli racconti di te, gli chiedi di lui, in cui chiarisci le tue intenzioni senza illuderlo? Sono sicura che, per come fra le righe me lo descrivi, sarà felice di sapersi nel tuo cuore e, chissà, potreste ritrovarvi in un modo nuovo e darvi ancora di più di quanto già vi siete dati stando insieme… Però, amica mia, vorrei soprattutto che incoraggiassi te stessa a riprendere finalmente in mano la tua vita per caderci dentro senza sprofondare, magari con l’aiuto della terapeuta giusta. Conosco fin troppo bene le tentazioni della notte: ma bisogna ostinarsi a fare come le stelle. Più il buio aumenta, più diventano belle. Forza.