È nato un nuovo social, Clubhouse, che basa le sue interazioni solo sulla voce. Niente più foto fashion, niente belle ragazze di successo perché belle, niente ricchezza ostentata, fisici ostentati, solo interessanti “cose da dire”. Sarai seguito a prescindere dal fatto che tu sia un’avvenente biondina ben vestita o un pensionato di Catanzaro in pigiama.
Personalmente lo trovo noiosissimo, odio i messaggi vocali, preferisco leggere. Però, mi ha fatto riflettere per l’ennesima volta sul famoso “effetto alone”. Che è un bias cognitivo (un errore insomma, ma bias fa scienziata), per cui associamo a una persona bella anche altri valori come intelligenza, bontà d’animo, amore per i gattini.
“L’effetto alone” fa sì che le principesse delle favole siano tutte belle, oltre che buone e indifese mentre le streghe sono tutte brutte. Perfino i Greci, qualche millennio fa, definivano gli eroi belli e buoni. Se sono caduti in trappola loro senza nemmeno i filtri Instagram o un buon fondotinta, non poteva andare meglio a noi.
Questa però è una rubrica beauty e io divago sempre.
Dove voglio andare a parare? Ogni mattina, a Brescia, un’estetista di 46 anni si sveglia e scopre una nuova beauty guru che, sui social, dispensa consigli per essere come lei: bellissime. I consigli spaziano tra usare un nuovo aggeggio con le lucine colorate che le ha minimizzato le rughe (quali rughe, beata fanciulla ventitreenne?) fino all’esfoliazione col bisturi (lo chiamano dermaplaning e ogni volta che lo nominano un dermatologo sviene nel suo studiolo). Il problema non è la nostra fanciulla-beauty guru: viviamo in Italia, c’è libertà di parola, ella può dissertare di tutto quel che vuole. Il problema è che orde di donne le credono, convinte che la sua bellezza le abbia infuso anche fini conoscenze di dermatologia e cosmetologia e fisiologia e minimizzazione dei pori. È bella, è famosa, vuoi che non sappia come trattare la sua pelle? No. Non lo sa. E la nostra estetista di Brescia, a 46 anni, deve rimediare a disastri causati da bisturi e intrugli e lucine e oli profumati.
Morale. Ricordatevi di discernere bellezza e fama dalla competenza. La vostra pelle è un organo, il più grande del corpo umano, e non un accessorio alla moda. Quindi le regole generali basate sull’esperienza per scegliere da chi accettare consigli di skincare prevedono che:
1. le star hollywoodiane sono estrose ma poco pratiche e prive di rilevanza scientifica;
2. le donne sotto i 30 non possono parlare di “microrughe attenuate”. Non le hanno;
3. chi parla di trattamenti estetici mostrando la pelle con filtro piallante, illuminante e abbronzante, non parte col piede giusto per dimostrare la veridicità delle sue affermazioni.
Io vi ho avvisato, ora vado a mettermi l’antirughe, che me lo sono meritato.