L’intestino viene in genere associato al suo compito principale, che è quello di liberare l’organismo dalle scorie della digestione. In realtà, ha molte altre funzioni, fra cui quella di ridurre il cibo in molecole così piccole da poter essere convertite nell’energia che ci serve per vivere. Ed è sempre nell’intestino che risiedono l’80% delle nostre difese immunitarie, il famoso microbiota, oltre a una tale ricchezza di connessioni nervose da avergli fatto guadagnare l’appellativo di secondo cervello. Con 100 milioni di neuroni e 40 molecole fra neurotrasmettitori e ormoni, è in grado di influenzare i nostri comportamenti e il nostro umore. Per questo, quando non è in buona salute, nemmeno tu lo sei. Approfitta allora dell’estate, in cui si mangia più leggero, per seguire un metodo in grado di depurarlo. Lo ha messo a punto la naturopata Simona Oberhammer, autrice del manuale Disintossicazione intestinale (Mondadori).
Perché depurare l’intestino
Stitichezza, gastrite, gonfiore, intolleranze alimentari. Oppure frequenti influenze, infiammazioni ginecologiche, dolori articolari, problemi alla pelle, fatica a perdere peso, sonno di cattiva qualità, mancanza di energia, ritenzione idrica o cellulite. In tutti questi casi la causa potrebbe risiedere sotto il tuo ombelico, in un intestino che ha bisogno di depurarsi. «Lo diceva già Ippocrate: tutte le malattie hanno origine nell’intestino » spiega Simona Oberhammer. «Se in quest’organo ci sono troppe scorie, tutto diventa più difficile. E la guarigione da qualsiasi malattia si trasforma in un sentiero in salita». Di scorie ne produciamo continuamente, per esempio quando si eccede in alcol, zuccheri, junk food, cibi con pesticidi, conservanti, additivi. E poi ci sono le cellule morte che l’organismo elimina ogni giorno. «Quando il corpo è in equilibrio» spiega la naturopata «è perfettamente in grado di espellere le tossine e gestire gli occasionali eccessi alimentari. Se invece l’eccezione diventa un’abitudine, fai poco movimento, sei sotto stress, soffri di insonnia, fumi o vivi in una città inquinata, allora l’organismo non ce la fa a stare al passo e l’intestino accumula scorie».
Il test per capire che biotipo sei
Facile da applicare, quello che suggerisce Simona Oberhammer non ha controindicazioni, può essere seguito da tutti e si basa su semplici ricette che sarà facile inserire nella tua routine. Il programma è personalizzato sul biotipo (puoi fare gratis il test per capire a quale appartieni) ma qui ti diamo le linee guida.
Un programma detox per 7 giorni
Comincia la giornata con un decotto di semi di lino dorati: ammorbidisce le scorie grazie alle mucillagini, lenisce le mucose infiammate e ha proprietà prebiotiche. Lo prepari facendo semplicemente bollire per 4 minuti 6 g di semi in 1 litro d’acqua, filtra e bevi. Farai lo stesso mezz’ora prima di andare a dormire. A colazione mangia un frutto di stagione con muesli e yogurt, utili a nutrire il microbiota. A metà mattina e metà pomeriggio, sorseggia una tisana tiepida a base di semi di finocchio antigas, malva e melissa (emollienti e lenitive), timo antibatterico. Fai sobbollire 1 cucchiaio di miscela (preparata con 25% di semi di finocchio, 20% di malva e di melissa, 15% di cicoria, 10% di timo serpillo e di lavanda) in 500 ml di acqua, spegni, lascia in infusione 10 minuti, filtra e fai raffreddare. Apri il pranzo con un’insalata cruda, ricca di enzimi che aiutano la digestione e poi continua con verdure di stagione, cereali in chicco, proteine verdi in piccoli quantitativi (limita a una volta al giorno pesce, uova e latticini), prendendoti il tempo di masticare lentamente. Per cena, prepara una zuppa di verdure facendo bollire in 1,5 lt d’acqua sedano, pomodori rossi, porri, carote, zucchine, prezzemolo, zenzero e poi frullando il tutto fino a ottenere una vellutata. Il suo compito è di idratare le scorie per eliminarle con più facilità, oltre a esercitare una forte azione sfiammante sulle mucose intestinali. Così, cucchiaio dopo cucchiaio, fortifichi anche le tue difese immunitarie in vista dell’autunno.