L’ultimo è stato l’irriducibile Sean Penn che qualche settimana fa ha celebrato il suo (terzo) sì “in stile Covid” con l’attrice Leila George: rito via Zoom con il funzionario del Comune collegato online mentre la coppia, insieme ai figli di lui e al fratello di lei, festeggiava tra le mura di casa. L’italianissima Sarah Balivo, sorella di Caterina, invece, ha scelto Favignana, la sua isola del cuore, per una cerimonia semplice solo con la famiglia e gli amici, rigorosamente nel rispetto del social distancing: «È stato un po’ complicato prenotare tutti i voli dopo che li avevano cancellati, ma ce l’abbiamo fatta!» ha raccontato.
E c’è anche chi, nonostante le restrizioni, è riuscito a centrare il matrimonio perfetto: intimo, romantico e green. È la principessa Beatrice di York che in meno di 2 mesi (la cerimonia era prevista a maggio) è passata da un ricevimento per 150 invitati nei giardini di Buckingham Palace a una “colazione” per 14 persone al Royal Lodge, la residenza dove è cresciuta, con abito da sposa e tiara “sostenibili”, prestati dalla nonna-regina Elisabetta II.
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Scene da un matrimonio (vip) in stile Covid
Scene da un matrimonio (vip) all’epoca del coronavirus, responsabile di aver falcidiato anche i fiori d’arancio. Solo in Italia sono state 80.000 le nozze rimandate a causa della pandemia: che, tradotto in euro, secondo Assoeventi, significa un crac da 15 miliardi per il settore wedding. A dispetto dei grandi numeri, però, non sono solo le celeb ad aver deciso di sposarsi comunque.
Tra i comuni mortali a guidare la carica ci sono le Spose eroine: si chiama così gruppo nato da una chat su WhatsApp, poi approdato sui social, e diventato in poco tempo un punto di riferimento in tutta Italia con oltre 5.000 iscritte, tutte determinate a non rinunciare alle nozze nel 2020. «L’idea è nata durante il lockdown, quando, dopo aver impegnato mesi, desideri e denaro nella preparazione del gran giorno, ci siamo viste “congelare” i nostri sogni» racconta Eleonora Righi, amministratrice dell’account Instagram. «Così ci siamo rimboccate le maniche: l’unione fa la forza e l’energia del gruppo serve da ricarica ogni volta che una ragazza ha un cedimento».
Qualche esempio? «L’obbligo di distanziamento ha stravolto tutti i nostri progetti: c’è chi va in panico perché è costretta a cambiare location, chi si ritrova a impazzire rifacendo per la millesima volta il tableau de mariage con il numero dei tavoli ridotto, e chi piange perché deve rinunciare al lancio del riso. Cose che solo una sposa alla vigilia delle nozze può capire» dice Eleonora. «Noi parliamo con la Cei, incontriamo vescovi, sindaci e fornitori, passiamo al vaglio le normative, troviamo soluzioni e se non ci riusciamo, ci confortiamo l’un l’altra».
Risultato: dopo lo stop obbligato a marzo, Eleonora è riuscita a sposarsi a luglio. «Ho approfittato della bella stagione per fare buffet e cena all’aperto. Certo, non ci sono state le danze di coppia a fine serata, ma il ballo con mio padre l’ho fatto. La cosa più importante». Sì, perché, tra ostacoli da affrontare e qualche delusione da digerire, emerge anche la scoperta di una dimensione più autentica e intima del matrimonio. «Veronica, un’altra ragazza del gruppo, era disperata perché all’ultimo molti invitati hanno dato forfait per paura del virus» racconta Eleonora. «Dopo la cerimonia, però, ha detto che sentirsi circondata solo da persone che erano davvero lì per lei ha reso il momento ancora più speciale». «Durante il lockdown una delle spose voleva mandare all’aria tutto perché con i negozi chiusi non poteva scegliere l’abito» aggiunge la wedding planner Ilaria Badalotti (lemilleeunanozze.it): «Alla fine si è convinta a riadattare quello della mamma: quando l’ha indossato, non poteva essere più felice».
L“intimate wedding” diventerà una tendenza?
A sorpresa, quella che potrebbe sembrare solo una scelta obbligata dettata dalle circostanze, si sta rivelando una vera e propria tendenza. «Gli ultimi mesi di emergenza hanno acuito il desiderio di vicinanza e condivisione, la riscoperta dei legami più autentici, cambiando in qualche modo anche l’idea di matrimonio» sostiene la wedding planner. «Meno forma e più sostanza, perché la cosa più bella è festeggiare con le persone che ami».
Ecco perché a spopolare in futuro, secondo l’esperta, potrebbe essere “l’intimate wedding”: solo una trentina di invitati o poco più. «La selezione trasforma gli ospiti da semplice pubblico a protagonisti e permette di scegliere location, allestimenti e servizi che, con i grandi numeri, sono preclusi» spiega l’esperta. «Vuoi fare la cerimonia sulla spiaggia o in un museo davanti alla tua opera d’arte preferita? Desideri trascorrere un weekend con i tuoi ospiti in un casale d’epoca, avere uno chef stellato che cucina per voi e regalare cadeau “hand made” agli invitati? Si può. Spesso risparmiando anche qualcosa». Ma il plus più grande è un altro: «Unisce intimità ed esclusività assolute: nessuna “parata”, con sessioni di ore per le foto di gruppo, ma un’esperienza unica e su misura» spiega Badalotti. Insomma, sposarsi oggi è tutta un’altra cosa. Sempre bellissima.
ASPETTANDO IL 2021
Secondo un sondaggio di Zankyou, portale web dedicato ai matrimoni, condotto su oltre 400.000 fidanzati, il 97% dei futuri sposi ha deciso di posticipare le nozze almeno a settembre 2020, il 50% ha puntato direttamente sulla primavera e l’estate dell’anno prossimo.