Michelle Obama, stile da first lady
Nel 2016 c’è ancora qualcuno che pensa che ciò che indossiamo non sia importante per comunicare all’esterno chi siamo, eppure, basta guardare non solo alla storia del passato, ma anche a quella più recente per comprendere le sfumature che la scelta di un abito giusto o sbagliato, possono aggiungere al resto della nostra personalità e modo di essere.
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Prendiamo ad esempio Michelle Obama, una donna prima che moglie del Presidente degli Stati Uniti d’America, che ha saputo farsi conoscere e apprezzare dal popolo americano e non solo, per la sua capacità di comunicare, di infondere forza e coraggio e di saper anche valorizzarsi con la scelta di abiti tutt’altro che casuale.
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L’abito color calendula di Narciso Rodriguez
Basta dare un’occhiata su Google e interrogare il celebre motore di ricerca circa gli abiti di Michelle Obama per scoprire che la maggior parte degli articoli sottolineano l’importanza dell’aspetto “abito” in molte convention o eventi, a cui la first lady ha partecipato. Il motivo? Semplice, sono andati nel giro di poche ore sold out. Come l’abito color calendula firmato Narciso Rodriguez che indossò per il discorso sullo stato dell’Unione dello scorso gennaio. Michelle aveva indossato un vestito firmato dallo stilista cubano anche nel 2009, in occasione della prima apparizione e quel colore caldo, la rendeva particolarmente luminosa, in mezzo ai tanti completi grigi, ed in sintonia con il discorso positivo del marito. La scelta di uno stilista come Rodriguez non è stata casuale: omosessuale, sposato dal 2013 e figlio di immigrati provenienti da Cuba, tutti aspetti e iniziative presenti nell’impegno politico di Obama.
Michelle Obama e l’abito a scacchi di Asos
Michelle ama fare shopping e lo ha dimostrato in molte occasioni, perché scovare un abitino delizioso su Asos, come quello indossato nella foto postata da Obama su Twitter per annunciare la rielezione, non è un gioco da principianti. Inutile dire che anche questo abito sia andato sold out nel giro di poche ore, facendo la fortuna del sito di shopping on line inglese. Ricordate che anche la nostrana Cristina Parodi ne sfoggiò uno uguale, amettendo di averlo visto proprio su Michelle.
Michelle Obama fashion icon
Diversa da tutte le altre, anche quando pensiamo alla first lady americana più amata – Jacqueline Kennedy – ci rendiamo conto che il paragone è totalmente inappropiato, se non per il carisma e l’ascendente che entrambe hanno avuto sul popolo americano. Michelle ha una personalità vulcanica, non sono poche infatti le persone che la vorrebbero candidata (prossimamente) alla Casa Bianca, proprio per le sue doti innate di comunicatrice e motivatrice, doti supportate da un’intelligenza emotiva che le permette di sfruttare al massimo le sue competenze. Ma non solo, Michelle a differenza di quanto spesso accade in Europa con altre donne della politica, non ha paura di mostrare il suo lato femminile, ed anzi, usa la moda come corollario delle sue emozioni, un supporto, per sentirsi più bella e allegra (per questo sceglie spesso colori vivaci), o per trasmettere stati d’animo positivi.
Michelle Obama sa come valorizzarsi
Parliamo spesso di quanto noi donne, spesso, non riusciamo a capire cosa ci stia più o meno bene. Conoscersi è la parola chiave per non sbagliare quando si tratta di shopping e, soprattutto, non sentirsi ulteriormente demotivate quando, dopo aver speso tanto, non ci sentiamo a nostro agio nei nostri stessi panni. La silhouette di Michelle è ad A, questo significa che per valorizzarla utilizza spesso abiti o gonne, ma anche pantaloni, che spostino più in alto il punto vita, rendendo le gambe più lunghe e affusolate e stessa cosa vale per la circonferenza dell’addome. Altro punto di forza di Michelle sono le braccia toniche e le spalle larghe, per questo predilige l’uso di abiti smanicati o di scolli che mettano in risalto la parte alta del busto.
Il discorso di Michelle e l’abito blu patriottico
Si è parlato molto del discorso di endorsement per Hillary Clinton tenuto dalla first lady alla Convention Democratica. Le sue parole hanno fatto breccia nel cuore degli americani, ma non solo, Michelle è uscita ancora una volta vincente non solo come first lady, ma come leader, con le sue parole degne di una mente lucida e profonda come quella di Martin Luther King. Anche in questa occasione ha trovato enfasi nella scelta di un abito blu, colore patriottico, firmato Christian Siriano, giovane stilista americano, vincitore nel 2008 del programma di talent moda Project Runway. Michelle dimostra, a pochi giorni da un altro discorso, quello di Melania Trump (rea di aver attinto a piene mani dalle parole usate in altra circostanza da Michelle) che alla Convention del repubblicani ha indossato invece un abito color panna firmato dalla stilista britannica Roksanda, che l’abito non è solo apparenza, ma strategia di comunicazione e che per una donna, valorizzarsi ed essere attenta al suo aspetto, può significare lanciare messaggi ancora più forti e coerenti, rispetto a chi sceglie un abito solo perché le sta bene.