Alessandro di Michele lo ha fatto di nuovo e noi non possiamo che ribadire quello che avevamo già scritto in merito alla sua ultima collezione Uomo, che poi Uomo, donna, cosa importa più se li si portano insieme in passerella ad ogni collezione, non come isolato happening, ma come consuetudine, vero segnale che la differenza tra i sessi e il concetto di unisex non sono più un concetto su un’etichetta, ma la realtà.

Alessandro Michele va alla rivoluzione. Così potremmo intitolare l’ascesa, ormai inarrestabile, di un vero talento della moda italiana, di quelli che ne nascono pochi per ogni epoca e che nella stessa epoca sono tanto incensati quanto incompresi. Nota distintiva del talento puro, quello che – vivaddio – non segue le mode per tornare a farne, perchè se è vero che nei negozi ci andiamo a vestire è dalle passerelle che vogliamo riempirci gli occhi di suggestioni, idee, contrasti, richiami ad altro, e anche di un pizzico di follia.

Settembre 1995- settembre 2015, sono passati vent’anni dalla prima sfilata di Gucci, marchio fiorentino storico nato nel 1921, ma che per settant’anni buoni non aveva mai portato le sue creazioni in passerella. E in vent’anni sulle passerelle Gucci è successo proprio di tutto, si sono avvicendati mostri di bravura e Gucci è diventato vero e proprio sinonimo di ‘coolness’ in tutto il mondo.

Sfilata Gucci Uomo: 10 cose che Alessandro Michele sa che vorremo, ma noi ancora no

Abiti Gucci per la Primavera Estate 2016

Alessandro di Michele, solito stile casual, solita barba che si confonde con i capelli lunghissimi, ha usato, tra i riferimenti di questa primavera/estate 2016, Madeleine de Scudéry “Ho scoperto il personaggio di Madeleine de Scudery, un’intellettuale che nel 1654 pubblicò la Carte de tendre, una carta della tenerezza. Disegnò una geografia emotiva dell’Europa con un senso dell’intelligenza molto, molto femminile. Ho preso quelle mappe e le ho stampate su gonne e abiti”.

Tenerezza, spirito bohemien ma allo stesso tempo personalità fortissima e variegata che si rispecchia in una collezione così bella, ma così bella, da poter esposla in un museo
Perle, ricami, serpenti, tigri, api, colori a contrasto, fantasie, tappezzerie, veli, ruches, ghirigori, astrattismi, camei, trofeii, maxi fiocchi, il tutto che sfila veloce su una passerella infinita che pare un wallpaper steso a terra.
Bellissime le uscite con gonna e top trompe l’oeil che ricordano e sicuramente omaggiano l’indimenticabile Roberta di Camerino che del trompe l’oeil nelle collezioni moda ha fatto la sua bandiera.

Bellissimi i tailleu dall’allure preppy in colori saturi come il verde bottiglia e bordati di blu e rosso, quelle strisce sature di colore che ritroviamo anche nelle borse e che sono l’emblema blasonato di Gucci da sempre.

Accessori Gucci per la Primavera Estate 2016

Si sa che la fortuna (economica) di una casa di moda, al giorno d’oggi la fanno soprattutto profumi e accessori, e pare saperlo bene Alessandro di Michele che manda in passerella scarpe plateau bi e tricolore che tutte già vogliamo, giganti montature glitter per occhiali da vista che incantano, soprattutto se abbinati ai bijoux con pietre color pastello.
Le borse, che escono come forme e pellami dagli sterminati archivi Gucci, si confermano, must have.

Il video della sfilata di Gucci per la Primavera Estate 2016

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