Siamo entrate nel vivo della settimana della moda di Milano: la terza giornata è stata un crescendo di emozioni, concentratesi soprattutto sul debutto di Sabato De Sarno alla direzione creativa di Gucci. Senza dimenticare l’addio di Walter Chiapponi da Tod’s: un grande professionista che lascia le redini artistiche della maison. Cosa abbiamo appuntato sulla nostra wish list? Le collezioni protagoniste delle sfilate primavera-estate 2024 andate in passerella oggi non ci hanno deluse, anzi! Scopri subito il nostro prontuario di stile della moda che verrà.
Moda primavera-estate 2024: il gommino di Tod’s
Molto più di un mocassino. Il gommino di Tod’s è iconico, oltre che un prodotto Made in Italy realizzato artigianalmente: dovesse esserci un mocassino griffato in cui desideri investire, questo rappresenta sicuramente una scelta giusta. Lo caratterizza la tradizionale penny bar frontale e la tipologia di suola (con gommini, appunto) che lo contraddistingue. PS. Ricorderemo questa collezione Tod’s anche per l’addio di Walter Chiapponi, che con la sfilata primavera-estate 2024 diventa ufficialmente ex direttore creativo.
Lo chemisier nero di Calcaterra
Un vestito nero con spalle cocoon, colletto bon ton e una pratica abbottonatura frontale: ce ne siamo innamorate vedendolo in passerella da Calcaterra, in particolar modo per la sua versatilità. È cool con le sneakers, è chic con le décolletées a punta.
Il vestito bianco di Sportmax
Prossimo abito da cerimonia? Trovato. In passerella da Sportmax va di scena la sensualità, proprio quella che trapela dal profondo scollo a V di questo abito dalla finitura luminosa. Una silhouette lunga e dritta che è quasi monacale, eppure quella scollatura… non si fa staccare gli occhi di dosso. Un’esecuzione sartoriale impeccabile.
La borsa a secchiello di Giada
Il direttore creativo di Giada, Gabriele Colangelo, propone una femminilità rigogliosa e forte. Una concettualizzazione dell’essere (e sentirsi) donna che passa attraverso le sue linee sempre impeccabili e pulite. Lo dimostra questo completo gonna e camicia in total white, in cui l’aggiunta della maxi borsa a secchiello (con dettagli cut out divini) diventa determinante nello styling. Un accessorio da portare comodamente a spalla, certo, ma anche a mano.
Il tubino nero di Annakiki
A un tubino nero non si dice mai di no, specialmente se i dettagli sono scultorei. Anna Yang, direttrice creativa del marchio Annakiki, ci delizia con un minidress nero con scollo a cuore, indossato sopra un paio di morbidi pantaloni tono su tono.
L’iconica borsa Jackie di Gucci
In questa terza giornata di Milano Fashion Week abbiamo testimoniato anche un evento storico: il debutto del nuovo direttore creativo Sabato De Sarno, ex braccio destro di Pierpaolo Piccioli in Valentino. Inizia così un nuovo corso per la maison fiorentina fondata da Guccio Gucci nel 1921, tutto all’insegna del minimalismo e del rispetto della tradizione. Sabato De Sarno ha così reinterpretato una borsa iconica, la celebre Jackie che, sì, deve il nome alla musa che l’ha ispirata: Jacqueline Kennedy.
Il blazer di MSGM
I dettagli fanno la differenza. Lasciamo un attimo da parte il minimalismo e il quiet luxury di cui tanto ancora si parla. La collezione primavera-estate 2024 firmata MSGM ha un animo fun, sprizza energia e voglia di osare con i colori e con i dettagli. Ce lo dimostra questo blazer nero con perline e profilature metalliche: un must-have che entra di diritto nella nostra wish list.
La camicia a righe di Sunnei
Briosi, frizzanti, sempre con una speciale attenzione al design da una prospettiva urban e cool. Ti presentiamo Sunnei, il brand italiano fondato da Simone Rizzo e Loris Messina. Cosa abbiamo amato in passerella? Noi, per la prossima stagione, ci vediamo già con questa splendida camicia oversize indosso. Tutta colorata e in pieno mood rainbow power!
Il chiodo di pelle di Elisabetta Franchi
Uh-là-là. C’è aria di ritrovata sensualità e femminilità in passerella da Elisabetta Franchi. Più grinta. Più carattere. Ce lo rivelano i capi stessi: nella nostra wish list non possiamo non inserire la giacca da motociclista, un pezzo senza tempo nel guardaroba femminile. Il chiodo di pelle portato in passerella qui non è nero, bensì declinato in una tonalità di bianco sporco, ravvivato da profilature metalliche oro. È cool!
La camicia di Vivetta
La stilista italiana Vivetta Ponti ha fatto dei profili umani la sua signature: li ritroviamo spesso nelle sue collezioni, sotto forma di colletti ma anche di dettagli scultorei che contraddistinguono il tessuto. Sulle camicie tornano spesso, e anche questa stagione… è amore a prima vista.
Lo slip dress in maglia Oroton di Versace
La maglia Oroton, questa sofisticata trama metallica che contraddistingue spesso gli abiti della maison, fu una creazione di Gianni Versace. La sorella Donatella, che oggi è direttrice creativa del brand, ne rievoca spesso il fascino nelle sue sfilate. Un fascino che oggi porta (anche) il nome di Claudia Schiffer, top model cara alla storia della maison (fu proprio Gianni a consacrare l’immaginario delle supermodelle degli anni Novanta) che oggi ha chiuso il fashion show.