Sì è spenta domenica 6 dicembre per un malore, nella sua casa di Bergamo, Mariuccia Mandelli, in arte Krizia: la stilista con il caschetto e la frangia, gli occhiali da sole pop e gli anelli di design sulle mani rugose e sapienti con cui aveva raccontato per anni, con tenacia e talento, la sua donna moderna.
Si è spento con lei un altro importante riflettore sulla storia della moda italiana, ma non per questo possibile da dimenticare o cancellare. Se Milano è diventata a capitale della moda italiana e dall’haute couture si è passati al pret-a-porter, con un concetto di moda più alla portata di tutti, si deve anche a questa stoica donna di origini bergamasche, studi fiorentini e vita meneghina. Assieme a Missoni, Fiorucci, Versace, a cavallo degli anni ’70 rivoluzionò il concetto stesso di moda. Vogliamo ricordare 5 cose di lei, che forse non tutti sanno e che possono in qualche modo aiutare anche chi non è esperto di moda a capire perché Mariuccia Mandelli è stata, e sarà sempre, un’icona della moda internazionale.
- Doveva fare la maestra, ma poi iniziò quasi per gioco a lavorare da una sarta che rimase sconcertata di fronte al suo talento, Mariuccia continuò per quella strada. Nel 1954 fondò il suo primo studio di moda con un’amica e nel 1964 fece la sua prima sfilata a Palazzo Pitti. Fu un successo, tanto che si aggiudicò il premio Critica della Moda.
- Il suo nome Krizia è ispirato all’ultimo dialogo incompiuto di Platone, sebbene quello del filosofo greco fosse Crizia, senza K, in cui lo zio di Platone, Crizia appunto, parlava degli uomini agli uomini.
- Fu lei ad introdurre gli hot pants, e proprio grazie ai pantaloncini cortissimi vinse il premio Tiberio d’Oro a Capri. Le stoffe laminate e il plissé, che abbiamo visto riproporre con successo anche da Alessandro Michele per Gucci nell’ultima collezione autunno inverno 2016, erano uno dei cavalli di battaglia della stilista.
- Amava sperimentare tessuti insoliti accanto a quelli tradizionali: alluminio, sughero, pelle di anguilla, gomma. Quello che ora è innovazione per Krizia lo era stato quasi 50 anni fa, ma forse all’epoca era decisamente troppo avanti.
- Era sposata con Aldo Pinto e chi lavorava con lei, ma anche amici e sostenitori (come dichiarato in un’intervista rilasciata dal fotografo Giovanni Gastel al Corriere della sera), ne amava il temperamento forte e determinato, davvero moderno, a volte burbero, ma solo perché sapeva quello che voleva.