Una volta le noci si gustavano soprattutto a Natale, insieme alla frutta esotica, o a fine pasto, con l’uva e qualche pezzetto di Grana Padano o di Gorgonzola. Oggi sono uno snack che ci gratifica quotidianamente: nel cestino della merenda dei bambini, nella sacca della palestra o in borsa in funzionali pack monodose. Il motivo è semplice. Le noci sono un cibo prezioso, un alleato del nostro benessere, riconosciuto e apprezzato sin dall’antichità per essere fonte di salute.
I romani attribuivano loro proprietà benefiche, credendo che sviluppassero la memoria e le capacità intellettive, forse proprio per la forma del gheriglio che si associa a quella del’emisfero cerebrale. Credenze popolari peraltro comprovate da innumerevoli studi. «Oggi questo frutto è universalmente riconosciuto come un vero e proprio superfood» conferma la dottoressa Evelina Flachi, specialista in Scienze dell’alimentazione. «I benefici sull’apparato cardiovascolare sono importanti: consumando 25 g di noci per 5 volte alla settimana si ottiene una riduzione del colesterolo cattivo e un abbassamento dei trigliceridi nel sangue che può portare un ispessimento delle arterie».
Non solo. Gli effetti positivi delle noci sulla nostra salute sono incrementati dal loro alto contenuto di acidi grassi essenziali come gli Omega 3 e gli Omega 6 che tendono anche a tenere sotto controllo i processi infiammatori dell’organismo e a svolgere un ruolo di protezione nei confronti delle cellule nervose.
In più sono ricche di sostanze nutrienti: proteine e minerali (calcio magnesio e potassio) e di vitamine, la E e la A in particolare, superprotettive, perché agiscono come una barriera per l’organismo contro i radicali liberi. Una porzione di 5 noci al giorno assicura una buona percentuale di rame e di fosforo. «Tra le loro virtù ci sono anche le fibre, utilissime per la funzionalità intestinale» continua la dottoressa Flachi. «Indispensabile è però verificarne la provenienza, perché i vantaggi nutritivi degli alimenti vengono sempre valorizzati dalla qualità».
Le noci sono un’eccellenza made in Italy
I maggiori produttori di noci nel modo sono la Cina e gli Stati Uniti, ma l’Italia vanta prodotti d’eccellenza. «Le varietà sono molte: ognuna con caratteristiche diverse per tipologia, gusto, colore e consistenza» spiega Alessandro Annibali, titolare dell’Azienda agricola San Martino e amministratore delegato di New Factor, società italiana produttrice di frutta secca. «La Chandler, per esempio, selezionata dall’università di Davis in California (Usa) è molto coltivata in Italia, grazie alle sue qualità: di grandi dimensioni ma con il guscio sottile che si apre facilmente, il gheriglio bianco e il sapore delicato. In Romagna abbiamo un terreno particolarmente adatto alla sua coltivazione» spiega ancora Annibali. «Qui dagli anni ’90, è stato avviato il progetto In-Noce che fa capo a un gruppo di 19 agricoltori impegnati a valorizzare la noce di Romagna».
I frutti si raccolgono da fine agosto a ottobre, in base al punto giusto di maturazione e prima che le piogge dell’autunno rovinino il raccolto. Una volta essiccate, si consumano tutto l’anno, sempre a patto che il processo di lavorazione ne preservi l’integrità e le sostanze nutrizionali e ne eviti l’irrancidimento. «Per avere un prodotto d’eccellenza, l’essiccazione, dal momento della raccolta, deve essere veloce e a bassa temperatura: l’ideale sono 36-48 ore (circa 2 giorni) a 36-38 gradi» spiega ancora Annibali.
Noci, un tocco in più per i menu
A questo punto le noci sono pronte per la distribuzione e il consumo. «L’alto valore calorico di questi frutti non deve spaventare» sostiene la dottoressa Flachi. «È vero che apportano circa 650 calorie ogni 100 g, ma basta non eccedere: la dose consigliata è di 25 g al giorno e i benefici che assicurano sono innegabili. Con l’arrivo della stagione invernale diventano un dispensatore di energia preziosa per i bambini, per chi fa sport e per la dieta quotidiana degli anziani: un trucco in questo caso, se la masticazione è difficile, è di tritarle per arricchire un trancio di pesce o insaporire un purè di verdure o di legumi».
In realtà, basta utilizzare la fantasia per trovare nuovi spunti per le ricette quotidiane. Le noci sono ottimi ingredienti per i dolci, ideali nei ripieni per le verdure, per chi segue un’alimentazione vegetariana, grazie all’abbondanza di proteine. E per farle consumare ai più piccoli, si possono frullare nel latte, sbriciolare nello yogurt o tritarle come panatura per le cotolette» conclude la dottoressa Flachi.
Dalla noce si ricava anche un olio molto utilizzato in cucina dagli chef. Mentre con il mallo e il frutto acerbo si prepara il famoso nocino, il liquore digestivo
Il contorno che non ti aspetti
Per gustare spesso le noci puoi utilizzarle anche in cucina nella preparazione dei piatti. Per esempio con le patate dolci americane, o batate, ottieni un goloso contorno d’autunno, ricco dal punto di vista nutrizionale: le batate contengono fibre, vitamine A e C e minerali. Per 4 persone lessa 5 batate medie per 20 minuti a partire dall’ebollizione, scolale, sbucciale e tagliale a fette di 1 cm. Prepara il condimento spremendo 4 arance e mescolando il succo con 2 cucchiaini di miele d’acacia, sale e pepe. In una pirofila imburrata disponi uno strato di batate, un po’ di salsina, una manciatina di noci spezzettate, sale e fiocchetti di burro. Continua gli strati fino a esaurire gli ingredienti. Inforna a 180° per 40 minuti.