Si chiamano “granfluencer” e non per questioni di taglia, anche se di follower ne hanno parecchi. Il termine viene da “grannies”, nonni. Proprio così, sono loro le nuove star dei social che, grazie alla complicità dei nipoti, hanno conquistato un posto al sole nel reame di teenager e Millennials. A fare scuola i “nonni di Taiwan”: 84 anni lei e 83 lui, proprietari di una lavanderia a gettoni, hanno rastrellato oltre 600.000 follower su Instagram in poco più di 2 mesi, da quando cioè il nipote 31enne, vedendoli stanchi e annoiati dal lungo lockdown, li ha trasformati in modelli, convincendoli a sfilare con addosso i vestiti dimenticati negli anni dai clienti in negozio.
Risultato? Eccoli lì, belli e raggianti, in sneakers e berretto alla francese o in completo da safari e salopette scozzese, al grido di #wantshowasyoung (vogliamo mostrarci giovani), il nome del loro profilo. Ma non sono i soli: negli States c’è la scatenata Baddie Winkle, 89 anni, ovvero “colei che ti ruba il marito dal 1928”, come si definisce su Instagram. Diventata famosa grazie alla (bis)nipote Kennedy che l’ha immortalata in shorts e canotta, tra i suoi fan conta anche Rihanna e Miley Cyrus. Balli improvvisati, canzoni rap e siparietti sono invece il segreto del successo di nonna Ruth, 93 anni, che in coppia col nipote Ricky ha conquistato oltre 5 milioni di seguaci (@thechainzfamily).
Nonna Licia influencer su Instagram
La più celebre da noi è senz’altro nonna Licia. Novantenne, è approdata su Instagram per iniziativa del nipote Emanuele Usai, 35 anni, che, alla ricerca di un modo per tornare a farla sorridere dopo la morte del marito, ha aperto il profilo Buongiorno Nonna (@liciafertz). «In poco tempo, quello che era il nostro immancabile saluto mattutino è diventato un rito quotidiano con tutti i miei nipoti della Rete» scherza Licia. «Ogni giorno a colazione Emanuele mi legge i messaggi che arrivano: chiedono di tutto, dai consigli sentimentali alle rassicurazioni nei momenti difficili. Forse perché la saggezza è l’unica fonte di energia che con il tempo, invece di consumarsi, si alimenta. E io a 90 anni di esperienza ne ho accumulata parecchia!».
Così, dopo aver fatto breccia nel cuore di quasi 100.000 follower con la sua voglia di vivere che mescola humour e perle esistenziali, nonna Licia si appresta a conquistare anche le librerie, dove in questi giorni sbarca con Non c’è tempo per essere tristi (DeAgostini): «È il mio motto e l’avventura sui social me ne ha dato la riprova» racconta. «Chi l’avrebbe detto che sarei diventata una modella? E che avrei posato senza veli per una linea di gioielli? O, addirittura, mi sarei fatta una canna? Da ragazza non avrei mai fatto niente del genere: la vecchiaia è bellissima e tutti lo devono sapere».
Il primo a essere d’accordo con lei è il nipote. «La cosa più bella che abbiamo scoperto è la condivisione» racconta Emanuele. «Prima, anche se convivevamo, la vicinanza spesso era solo fisica: ora insieme scegliamo i vestiti da indossare, giochiamo a scattare le foto, e facciamo i video in tandem: io sono il braccio hi-tech e lei è… un ciclone!».
Il successo delle nonne influencer
Chi crede che il successo delle nonne influencer sia una delle stravaganze della rete sbaglia. «Il fenomeno della Graynassaince, ovvero della rinascita della terza età, è in atto già da qualche tempo, spinto dall’innalzamento dell’età media e dalla sensibilità crescente verso inclusività e age equality» nota Alice Avallone, etnologa digitale e ricercatrice della piattaforma BeUnsocial. «La riscossa dei nonni ne rappresenta la naturale evoluzione».
Lo dicono anche i numeri: su TikTok i video con tag #nonno sono stati visualizzati 132 milioni di volte, quelli con #nonnaenipote, 32. Una tendenza alimentata dal lockdown: «Molti adolescenti costretti a casa hanno iniziato a reclutare membri della famiglia nei loro video come partner per balli e sfide; e i nonni, con le loro mosse fuori ritmo e le battute buffe, hanno contribuito all’effetto comico dei post dei nipoti». Presto, però, i “grannies” hanno finito per guadagnarsi il centro della scena.
Il motivo del successo? «Mentre i boomers, ovvero i 50enni genitori dei ragazzi di oggi, sono messi al bando da Instagram e TikTok perché visti come troppo controllanti e “pericolosi”, i nonni vengo accolti a braccia aperte per il loro mix di libertà, saggezza e ironia» spiega Avallone. «Non hanno timore di mettersi in gioco, ballano, cantano e affrontano il mondo, anche quello digitale, con l’esperienza degli anni passati. Insomma, divertono e si divertono ma allo stesso tempo sanno essere profondamente seri e aiutano giovanissimi e non a comprendere meglio la vita, a gestire le relazioni e perfino a instaurare un rapporto più sereno con la propria immagine». Perché in fondo, come dice nonna Licia, «accettare la propria età è l’unico modo per smettere di invecchiare e iniziare a crescere». E chi trova un nonno, trova un tesoro. Anche sul web.