Free nipples, finalmente anche sul red carpet
Era nato tutto da un film e poi un hashtag vi ricordate? #Freethenipple, ovvero “libera il capezzolo”. Era il 2013 e l’attivista per i diritti femminili Lina Esco decise di utilizzare realizzare un film per attirare l’attenzione su una serie di tabù e censure che da sempre sono legate alla parte superiore del corpo femminile. In particolare, l’areola è considerata una zona da coprire e censurare, anche ai tempi di Instagram che molto spesso oscura questo tipo di Graphic content, secondo una logica del tutto sbagliata per milioni di donne. Qualcosa però sta cambiando.
Non molto tempo dopo, vista la popolarità e la rapida diffusione del progetto comunicativo #freethenipple tantissime persone hanno deciso di aderire e unirsi al coro di chi desidera desessualizzare la parte alta del corpo femminile. Recentemente il dibattito si è spostato anche sul tema dell’allattamento, che tuttora genera opinioni negative rispetto a chi lo fa in pubblico.
Il seno nudo nella moda
La fashion industry già da diverso tempo si è dimostrata a favore del Free nipple e della nudità in generale. Quante volte ci è capitato di sfogliare una rivista di moda e trovare corpi femminili senza veli? Molto spesso. Semplicemente perché per i fotografi di moda più celebri hanno una visione decisamente più “filosofica e artistica” del nudo e in generale nel racconto di moda, il corpo femminile non ha mai avuto bisogno di censura in quanto tale. Basti pensare che negli anni ’70 le immagini di nudo nella moda erano decisamente più forti ed esplicite di quelle che vediamo adesso. Uno dei fotografi più famosi del nostro secolo – Helmut Newton – ha realizzato tra gli anni ’70 e ’80, una serie di scatti intitolata Big Nudes dove fotografava donne completamente nude in pose da teatro, molto sceniche. Immagini “sessualmente cariche” come vennero definite dall’amico gallerista di Newton – David Fahey – che in un’intervista al Daily Mail ne ha spiegato così il messaggio: “le donne possono essere potenti e dominanti quanto gli uomini”. Negli anni a venire Jurgen Teller, Ryan McGinley e tantissimi altri hanno fotografato le donne nude non per definirle sexy, ma per immortalarne tutto il potere racchiuso nella sessualità.
Festival del cinema di Venezia, tutti i look visti sul red carpet
Dalle Influencer alle celebrities sul red carpet di Venezia, una nuova libertà
A decretare la fine della censura sul decolleté femminile pare ci abbiano pensato le celebrities. Dapprima le Influencer come Chiara Ferragni che, ormai, mostra con disinvoltura il seno indossando maglie trasparenti o abiti che non fanno nulla per nasconderlo, oltre ad aver rinunciato da tempo al reggiseno, ma persino sul red carpet del Festival del cinema di Venezia, tantissime celebrities hanno indossato senza problemi abiti dalle scollature procaci o che mostravano il seno in un gioco di vedo non vedo. Nessuno ha gridato allo scandalo, tutto si è svolto senza volgarità, anzi con una finalmnente ritrovata “normalità”: lì dove non c’è censura, sicuramente non c’è voyerismo e tutto diventa più naturale. Perché non ci abbiamo pensato prima? Voi direte, allora dobbiamo andare in giro a seno nudo e pensare sia normale, bhé sicuramente ogni situazione richiede la giusta dose di consapevolezza di cosa mostrare e cosa no, fatto sta che – ad ogni modo – il seno non è una parte del corpo di cui vergognarsi, anzi è solo il simbolo di una “lotta” che come ha confermato la fondatrice del movimento Lina Esco serve per “sottolineare le altre gravi ineguaglianze”, ottenendo l’attenzione dei media e le prime pagine dei giornali.