«Se non puoi combatterlo, fattelo amico» diceva Giulio Cesare, uno che di strategie se ne intendeva. Al momento sembra proprio questa la migliore tattica per addomesticare le occhiaie. La mossa non è nuova: ci sono passate le lentiggini, trasformate da indisponenti macchioline a oggetto del desiderio anche in versione tattoo. O il diastema, quello spazio tra gli incisivi superiori, traghettato da difetto odontoiatrico a deliziosa imperfezione.
A nobilitare le antipatiche (fino a ieri) ombreggiature, ci hanno pensato due tiktoker, Sara Carstens e Abby Roberts, che ultimanente hanno postato sul social alcuni video dove spiegano dettagliatamente non come nasconderle ma come evidenziarle, se non addirittura crearle dal nulla. È arrivato il momento di buttare via il correttore? Nì. E vediamo perché.
Le occhiaie spesso sono segno di fascino
Premessa: le occhiaie tanto male non sono. Anzi, spesso sono segno di fascino condito da quel pizzico di dissolutezza che stuzzica. Non a caso, lo sguardo tutto tenebre e ombre è stato la cifra stilistica delle attrici più amate negli anni Venti del secolo scorso: Louise Brooks e Mary Pickford, per illanguidire gli occhi, li sottolineavano con un trucco smokey sfumatissimo dall’inequivocabile effetto panda.
Ma anche oggi non mancano gli esempi di belle dallo sguardo cerchiato: Carolina Crescentini, Valentina Lodovini e Claudia Pandolfi, per restare a casa nostra. Rispondono all’appello anche Angelina Jolie, Kate Middleton, Kristen Stewart e persino la giovanissima Kaia Gerber. Non sono notti insonni e trasgressive a regalare loro una zona periorbitale in grassetto, piuttosto una pelle molto trasparente (ricordiamo che intorno agli occhi, rispetto a quella del resto del viso, è più sottile e delicata). Sarà forse per inseguire il fascino di queste bellissime che le creator di TikTok si disegnano le occhiaie? In questo caso, la risposta è un no deciso.
L’inno alle occhiaie impazza su TikTok
Non c’è sperimentazione beauty nei matitoni rossi e viola con cui le tiktoker ci invitano a disegnarci le occhiaie. Semmai il loro è un modo per sottolineare uno stato d’animo, come ha dichiarato in un’intervista la stessa Carstens: «Siamo la generazione Z, siamo stanchi e dormiamo male». Precisando poi che fonte d’ispirazione è l’estetica no gender (“femboy” nel testo originale), che utilizza il trucco per enfatizzare spigoli, asimmetrie e ombre, proprio quello che il trucco classico vorrebbe cancellare.
Aggiungiamo che viviamo un periodo pandemico ma con una sensibilità ben diversa da quella delle nostre antenate che nel Seicento, durante la peste, si coloravano le gote di rosa per sembrare in salute. Oggi il trend è un altro: inclusività e body positivity ci hanno sensibilizzato, l’hic et nunc, il qui e ora, è la dimensione temporale più sentita e i social diventano il mezzo perfetto per dimostrare come si è realmente in questo preciso momento. Così, se Matilda De Angelis esibisce un viso picchiettato da autentica acne, Emma Roberts festeggia su Instagram il suo 30esimo compleanno (e il primo complemese del figlio) con due magnifiche occhiaie da “sono giorni che non dormo”. Entrambe esempi perfetti della bellezza imperfetta e consapevole che tiene banco adesso.
Le ombre sotto gli occhi diventano esempi perfetti di bellezza imperfetta. Ma riflettono anche la difficile realtà che stiamo vivendo adesso
Aggiunge Eugenio Gallavotti, docente di Moda e comunicazione all’università Iulm di Milano: «Al momento attuale sono interessanti i contributi degli influencer di nicchia, ben lontani da quelli dei loro colleghi blasonati che continuano a mostrarsi patinati e impeccabili. Non stupisce che l’inno alle occhiaie provenga da TikTok, social più genuino e ruspante rispetto a Instagram e più attento alla quotidianità. Una quotidianità fatta di tanta casa, poco sole e, di conseguenza, colorito spento e occhiaie in vista».
Un trend che forse non durerà molto
Certo che, almeno per la generazione “madri delle tiktokers”, la tendenza lascia perplesse. Abbiamo passato una vita a nascondere certi difetti e adesso le ragazzine li simulano? Il prossimo passo sarà disegnare rughe sulla loro pelle di rosa? C’è chi, provocatoriamente, ipotizza che il gioco delle occhiaie nasca da un vago senso di invidia da parte delle giovanissime. Invidia per le madri che non si sono trovate a passare un anno, o forse due, della loro vita di adolescenti tappate in casa o imbavagliate dalle mascherine. Tutto è possibile. Possibile anche che quella su TikTok sia la trovata di due influencer e che durerà poco. Ribatte Gallavotti: «Prevedo che il trend occhiaie non avrà lunga vita. È strettamente collegato al momento che stiamo vivendo. Sono certo che, quando torneremo a una quotidianità meno costretta, ritroveremo il piacere di guardare con occhi più limpidi, scrollandoci di dosso stanchezza pandemica e occhiaie da lockdown». Se è così, allora, tutto ok.