Non sappiamo come chiamarli, forse perché sono un ibrido.
L’anno scorso li chiamavano culotte, copiando dagli inglesi. Gli americani che sono più pratici li chiamano cropped pants. E in genere in italiano si chiamano pantaloni cropped.
A me sono piaciuti da subito, anche se non vi saprei dire perché.
Era un senso così, istintivo.
Avevano un chic naturale.
E ho pensato, come tutti, che sarebbero stati difficili da portare.
E quindi è stato fantastico scoprire che sono facilissimi.
Per cui mi sembra che questo tipo di pantaloni sono qui per restare.
Anche perché stanno bene a tutte.
Stanno bene alle piccoline come me. Rendono al meglio con un pulloverino corto e semplice, e degli stivaletti alla caviglia. Io li preferisco bassi, lo sapete, ma anche quel tipo con tacco medio che quest’anno va tanto si sposa benissimo con i cropped, che oltre che corti sono larghi.
Stanno bene alle signore alte, indosso alle quali somigliano alle gonne pantaloni di una volta. Che se sono anche sottili si possono permettere un pullover lungo, magari stretto in vita da una cintura.
Stanno bene a chi è curvy, perché se ne può sottolineare il punto vita, mettendoci magari dentro una camicetta leggera, e sopra un cardigan che se si può si tiene aperto. Oppure si può mettere un top corto e aderente che arriva in vita, come faceva Marylin con un allure sofisticata ma anche sfrontata.
Stanno bene nel classico nero, o nei sobri grigio e blu, ma anche nei colori forti, arancio, rosso, turchese. E anche stampati fantasia.
Stanno bene a chi è estrosa e osa metterli con i sandali e le calze spesse.
Stanno bene a chi è più tradizionale, e li mette con le stringate e le calze scure.
Sono naturalmente versatili: a seconda del top che ci mettete, delle calze e delle scarpe che ci abbinate sono eleganti oppure casual.
E uniscono i vantaggi dei pantaloni, che sono comodi e in inverno anche caldi, con quelli delle gonne, che sono più graziose e più femminili.
Ecco, ogni tanto possiamo davvero essere grate agli stilisti, che ci regalano soluzioni che non avremmo mai immaginato.
È anche questo il bello della moda, no?