La dieta Panzironi è «pericolosa per la salute». Il “caso” dello stile alimentare messo a punto da Adriano Panzironi, il “guru” che promette 120 anni di vita a chi segue i suoi consigli, pare giunto al capolinea. Una sentenza del Tar del Lazio, infatti, ha bocciato il suo metodo dando ragione al ricorso presentato da Agicom.
Tar e Agicom bocciano il metodo Panzironi
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, infatti, sollecitata da diversi esperti e telespettatori, aveva multato la sua produzione tv, Life120 Channel, che pubblicizzava la dieta Panzironi, sostenendo che i suoi messaggi erano pericolosi per la salute. Ora il Tribunale amministrativo del Lazio ha dato ragione all’Agicom.
La sentenza sul caso Panzironi: messaggi pericolosi per la salute
Il Tar, dunque, ha bocciato la dieta ideata da Adriano Panzironi, da molti ritenuto un medico, in realtà giornalista. Secondo i giudici amministrativi, i messaggi promossi in tv dal guru di Life120 (il suo metodo di dimagrimento che promette una vita in salute fino a 120 anni), «collega in modo pericoloso l’adozione di uno stile di vita alla cura di malattie gravi come il tumore», come si legge nella sentenza. Non solo: «Gli approfondimenti e le testimonianze trasmesse dal canale (tramite cui Panzironi ha promosso i suoi integratori, NdR) sono idonee a ingenerare sfiducia nella medicina tradizionale. Se è vero che la riduzione degli zuccheri e l’attività motoria determinano il miglioramento delle patologie, come dimostra la medicina tradizionale, è pericoloso, in termini di salute pubblica, collegare all’adozione di uno stile di vita la cura o la regressione di malattie gravi come i tumori o patologie genetiche», concludono i giudici del Tar.
La prima multa nel 2019: integratori Panzironi vs dieta mediterranea
La vicenda era nata nel 2019, quando l’Agcom aveva multato appunto l’emittente da cui Panzironi promuoveva i suoi prodotti, sostenendo che sono in grado di “allungare” la vita, demonizzando invece la Dieta mediterranea da sostituire con gli integrator messi a punto da lui stesso. L’Agcom aveva deciso per una multa da 264mila euro, contro cui l’emittente tv aveva presentato ricorso, ora respinto.
Cos’è Life120
La vicenda mischia pericolosamente business e informazione (pseudo) scientifica. L’autore del libro Vivere 120 anni, bersaglio delle critiche di tutto il mondo scientifico e medico negli ultimi anni, è anche socio con il fratello della Life120. L’azienda produce integratori alimentari – come vitamina D, omega 3 e melatonina – casualmente consigliati dallo stesso titolare quando si propone come divulgatore nei programmi televisivi e nei video sul web che lui stesso produce con una sua società. «Io mi occupo della comunicazione, scrivo le puntate delle trasmissioni che vanno in onda su emittenti locali con un ingente investimento, mentre mio fratello cura lo sviluppo prodotto, gli integratori», spiegava due anni fa lo stesso Panzironi a Donna Moderna.
La sospensione da giornalista, la multa, la denuncia dall’Ordine dei medici
L’integrazione, dunque, è parte del programma alimentare proposto da Panzironi, anche se lui si difende specificando che «è una opportunità, non certo un obbligo, quello di usare i nostri prodotti». Sta di fatto che il business del giornalista – attualmente sospeso dall’Ordine regionale del Lazio – frutta un utile di «7-800.000 euro all’anno», come ci spiegava lui stesso.
Classe 1972, doppio ruolo, appunto, di “divulgatore scientifico” e uomo-comunicazione della sua azienda, Adriano Panzironi è stato multato dall’Agcom per 264 mila euro perché le sue produzioni tv, Life120 Channel, avrebbero trasmesso “informazioni potenzialmente lesive della salute”. «Mi hanno fatto mettere un cartello all’inizio e alla fine del programma in cui ricordo che sono socio della società». Dimenticanza non da poco. Denunciato dall’Ordine dei medici di Roma, sosteneva di voler «salvare quante più persone possibile dalle malattie», promuovendo uno stile alimentare e di vita che richiama le cosiddette paleodiete: riduzione massima dei carboidrati, a favore di grassi e proteine. «Colazione con due uova e pancetta, pranzo e cena con carne, pesce e verdure». Panzironi ha ammesso candidamente di non avere una laurea in medicina («sono diplomato in ragioneria, come mio fratello») e ci spiegava di voler sfatare il dogma della medicina che «ci dice di mangiare pane, pasta, riso, quando questo è il motivo principale per cui ci ammaliamo».
Parere negativo anche del Consiglio Superiore di Sanità
Impostazione antiscientifica (anche se lui sosteneva di avere a supporto migliaia di ricerche ignorate dal mondo medico “mainstream”) che è valsa critiche feroci. Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici del Lazio, lo aveva denunciato per esercizio abusivo della professione e truffa. Il Consiglio Superiore della Sanità, nel dare un parere sulla vicenda, sottolinea che «il metodo Life120 risulta basato su argomentazioni non supportate da evidenza scientifica e nega evidenze scientifiche già consolidate; diffonde informazioni non corroborate da alcuna evidenza relativamente all’associazione causa-effetto per alcune malattie e relativi fattori di rischio, contribuendo alla disinformazione nutrizionale».
Paleodieta contro dieta mediterranea
Antonio Caretto, presidente della Fondazione Adi – Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, spiegava già nel 2019 a Donna Moderna: «Il primo problema è che questa persona dichiara una avversità verso la medicina, proponendo un suo “nuovo” dogma (nei materiali promozionali della convention del giugno 2019 si leggeva “cambiare la medicina… per sempre!”, ndr). Per dire questo servono basi consolidate dal punto di vista scientifico. Questa persona non ne ha, né nella sua formazione, visto che non è medico, né dal punto di vista accademico. Esistono larghi studi epidemiologici, consolidati e validati dalla comunità internazionale, che dicono questo: la dieta mediterranea è un modello alimentare ideale per prevenire le maggiori malattie cardiovascolari e tumorali, e per assicurare una maggiore longevità ed efficienza mentale negli anni».
Integratori al posto dei carboidrati
Un modello, quest’ultimo, osteggiato da Panzironi e che comprende, ovviamente, i carboidrati. «I cereali integrali per esempio che sono fonte di carboidrati della dieta mediterranea hanno grandi proprietà antiossidanti», spiega Caretto, «permettendoci di assumerli così con la dieta, invece di assumerli tramite gli integratori. E la vendita di integratori è il business di questo signore, non certo la divulgazione scientifica. L’aspetto forse più importante è che non si può pretendere di curare tutte le malattie con la sola dieta, curare per esempio il diabete mellito di tipo 1 o alcuni tumori con la sola dieta equivale ad una condanna a morte per il paziente».
“Un danno per il cittadino”
«È normale che di fronte a patologie prevedibili e curabili con l’alimentazione il medico si riduca a darti un farmaco?», ci diceva Panzironi. Pronta la risposta del dottor Caretto: «Se dico che il mio consiglio dietetico ti fa guarire o ti fa evitare una malattia, indirettamente sto mettendo in discussione farmaci e medicina. Sto potenzialmente provocando un danno al cittadino che ha diritto alla salute, metto in dubbio il Sistema sanitario nazionale e la medicina ufficiale. E questo è gravissimo».
La dieta mediterranea ha benefici provati da tempo
C’è un’altra riflessione, che parte dall’osservazione dei commenti di chi segue i social di Life120 o il programma Il cerca salute, da lui stesso prodotto. Persone che si sentono riconoscenti, che raccontano di benefici concreti dopo l’adesione allo “stile di vita” promosso dal giornalista. «Guai a confondere terapia dietetica nel breve termine ed effetti di un modello alimentare, studiati per anni per prevenire le malattie», concludeva Caretto, «sono due cose diverse. E gli effetti del modello della dieta bilanciata e mediterranea non si discutono, con riduzione della mortalità, delle malattie cardiovascolari, dei tumori, del diabete e altro. Ricordiamo che anche la longevità in alcune popolazioni del mediterraneo è stata correlata con il modello alimentare della dieta mediterranea».