Da un’amicizia e pochi interessi in comune, possono nascere comunque grandi cose. Christian Volpini e Matteo Branchini si sono conosciuti a Milano durante il liceo, ed anche se ora le loro vite hanno preso percorsi differenti, hanno un progetto che li unisce e lega, nonostante i chilometri di distanza. PapiXon è il brand di papillon che hanno ideato e realizzato perché, come ci racconta Christian in quest’intervista “una qualità che mi ha sempre colpito dei papillon è che, un oggetto così piccolo, possa in qualche modo completamente stravolgere lo stile di chi lo indossa”.
Christian e Matteo, come vi siete conosciuti
CV: Correva l’anno 1997. Terzo anno di Liceo a Morbegno (Sondrio). Diciamo che l’intesa tra noi è nata non tanto per una questione di affinità di interessi in qualche particolare materia scolastica quanto più per i frequenti momenti goliardici durante le lezioni.
Com’è nata l’idea di Papixon e chi fa cosa
CV: Io mi occupo della parte creativa e sartoriale dei papillon e curo anche la parte grafica e gestionale dei siti web sui quali pubblichiamo e vendiamo i nostri modelli. L’idea di creare PapiXon mi è nata per gioco e per curiosità. Ho sempre trovato il papillon un accessorio molto elegante ed esteticamente attraente. Un giorno recuperai tutto il materiale necessario (stoffe, aghi, filo, forbici, metro e una vecchia macchina da cucire Singer ormai da anni in soffitta) e provai a realizzarne uno: la soddisfazione dell’atto creativo e il risultato mi entusiasmarono così tanto che, da lì a poco, capii che forse questa poteva essere molto più di una semplice passione.
Una qualità che mi ha sempre colpito dei papillon è che un oggetto così piccolo possa in qualche modo completamente stravolgere lo stile di chi lo indossa, creando un abisso tra l’averlo e il non averlo. In questo senso inoltre, l’infinita combinazione di colori, fantasie e materiali amplifica così il mio entusiasmo nel realizzarlo.
MB: io mi occupo di “tutto il resto”. Appena Christian mi ha parlato di PapiXon ho cominciato da subito a pensare a come sviluppare questo progetto.
All’inizio per gioco poi sempre più seriamente. Mi sono persino preso la briga di seguire un corso Creativity & Entrepreneurship fornito da EDX. Sul web si trovano molte informazioni sul marketing e sul e-commerce, ma io sono sempre stato un fan della pratica e quale migliore opportunità di PapiXon?
Inoltre confrontandoci con i nostri “competitors” ho trovato la nostra linea innovativa, emozionate e viva. Questa connotazione è stata la molla per lanciarmi in questa avventura.
Qual è il vostro cliente tipo
CV: Il nostro cliente tipo è l’/la uomo/donna di tutti giorni al/alla quale piace aggiungere quel tocco in più di originalità al proprio stile. È una persona che ha ben compreso l’importanza della propria individualità e la vuole mantenere in ogni situazione, in particolar modo oggigiorno in cui gran parte della gente ha la tendenza a vestirsi in maniera simile, sacrificando in tal modo la propria autenticità, soprattutto a causa dell’avvento di questi grandi marchi a larga distribuzione. PapiXon fornisce questa peculiarità anche grazie all’accostamento con la musica che senza dubbio, attraverso i suoi svariati generi e le sue infinite sfaccettature, garantisce e fornisce un’ampia gamma di scelta per il proprio personale PapiXon.
Perché il papillon e la musica?
CV: Tutto nasce dalla mia passione per la musica e negli ultimi anni anche per i vinili. Ho pensato subito alla scena musicale mentre realizzavo il primo PapiXon, proprio per voler conferire un’anima a tutti i modelli che creo. Ogni PapiXon si ispira ad un particolare album Rock, Soul, Jazz o Funky o alla copertina di un LP che mi ha suscitato emozioni. Vorremmo che i nostri papillon non fossero solamente degli oggetti con un valore puramente estetico ma che in ogni modello si percepisse anche un’energia data appunto dalla forza che molti album musicali trasmettono.
Lo pensate adatto anche ad un pubblico femminile?
CV: Pensiamo che PapiXon non abbia genere e possa essere indossato indistintamente da chiunque abbia voglia di dare quel quid in più alla propria immagine. Chiunque non voglia solo fermarsi all’apparenza ma che cerchi un significato anche nella forma estetica.
Matteo tu vivi ad Antibes, lo stile dei ragazzi francesi ti sembra diverso da quello degli italiani?
MB: Antibes e La costa Azzurra sono frequentati da molti turisti. Ovviamente la prima impressione rispetto all’Italia (io prima vivevo a Milano) è che vinca la rilassatezza.
Invece con l’andare del tempo e frequentando i locali tipici della zona ho riscontrato che i francesi (parigini in primis) usano altri brand meno conosciuti da noi e molto ricercati. In sostanza sembrano subire meno il fascino delle grandi marche. Sono convinto che non sia un caso il fatto che i Papillon siano stati adottati, dapprima dalla moda maschile in Francia e successivamente in altri paesi europei.
Nel mondo del fast fashion, voi proponete un accessorio dal gusto retrò e fatto a mano. C’è ancora spazio per l’artigianalità e soprattutto i giovani sanno valorizzarla?
CV: Penso che si stia tornando a valorizzare l’artigianato nell’abbigliamento ma in generale in molti altri settori. Credo che nell’artigianato ci sia l’attenzione per il particolare e per ogni singolo oggetto realizzato, sia da un punto di vista qualitativo che da quello estetico. Ogni pezzo è in questo senso unico e possiede una personale storia determinata dal proprio processo di realizzazione. Ed i giovani d’oggi, secondo me, saranno i fautori e i sostenitori di questa nuova tendenza, poiché è quello che stanno dimostrando in questi ultimi tempi.
Dove è possibile acquistare i vostri papillon?
CV: Per ora i modelli PapiXon si possono acquistare su Etsy. Inoltre per le foto e le info si possono consultare le nostre pagine Facebook e Instagram.
Progetti per il futuro del vostro brand?
CV: Ci piacerebbe che questo piccolo nostro mondo diventasse qualcosa di più concreto e perché no, anche il nostro futuro lavoro. L’idea è di raggiungere una quantità sempre maggiore di pubblico. Ci piacerebbe che un giorno, chi lo sa, durante la premiazione dei Music Awards qualche stella della musica indossasse i nostri PapiXon. Questo sarebbe il massimo che potremmo augurarci!