Parigi Fashion Week AI 2016-2017
Dopo New York, Londra, Milano, tocca a Parigi portare in passerella le sue collezioni autunno inverno 2016-2017 e farci scoprire i trend della moda made in France per la prossima stagione fredda. Riuscirà a stupirci più di Milano Moda Donna? Tra i nomi più attesi Louis Vuitton, Christian Dior, Isabelle Marant, Céline, Elie Saab, ed i nostri Miu Miu e Valentino che ormai, da diverse stagioni, hanno scelto l’allure della capitale francese per presentare le loro collezioni pret-a-porter.
Ecco un resoconto delle sfilate più belle andate in scena alla Paris Fashion Week
Sfilata Anthony Vaccarello AI 16-17
Ali di cristalli che illuminano e allungano gli occhi, delle sexy diavolesse o degli angeli indiavolati. La donna dello stilista italo-belga Anthony Vaccarello è una creatura urbana che sembra vivere soprattutto di notte, tra locali e ambienti dall’animo rock. Gli abiti asimettrici, le gonne cortissime che diventano ancora più corte sul davanti. Pantaloni in vernice e composizioni che in un nuovo gioco di trasparenze e destrutturazioni, vengono tenute insieme da fili intrecciati. I capispalla reverse con collo in pelliccia e la pelle che nei tagli maschili, trova il suo rimando femminile grazie ai ricami a filo con rose e fiori.
Arnaud Vaillant e Sébastien Meyer per Courrèges portano in passerella una collezione essenziale che punta su materiali hi-tech e su capo cardine del brand: la minigonna. A trapezio, cortissima, con colori accesi è protagonista, mentre sugli abiti a trapezio si gioca con i dettagli e le geometrie perfette. La casa di moda vuole ritornare ai fasti di un tempo e lo fa puntando sugli elementi che ne hanno fatto la storia. La prima novità? La collezione appena andata in passerella, acquistabile subito on line sul sito ufficiale del brand.
John Galliano porta in passerella una collezione che si ispira ai capi classici del guardaroba femminile, e li reinterpreta con la giosta dose di eccentricità, caratteristica da sempre dello stilista, senza per questo far perdere ai capi il giusto glamour. Una collezione originale che come sempre non diventa un mero esercizio di estro da parte di Galliano, ma riesce ad avere un filo conduttore nell’idea di donna contemporanea che ama prendersi cura della sua femminilità osando con gusto che è la cifra stilistica di Margiela.
Foto sfilata Rochas AI 2016-2017
Atmosfere bucoliche da Rochas, protagonisti i fiori stampati su leggere e ampie vesti in chiffon ma anche nei colori sottobosco che vengono usati per abiti bon ton dal colletto peter pan o in pantaloni a palazzo dai tessuti broccati. L’oro e il bronzo danno luce declinati sui sandali con plateau e cinturino alla caviglia. Alessandro Dell’Acqua dimostra ancora una volta di riuscire a far rivivere lo stile senza tempo di Monsieur Marcel Rochas che nel 1925 fondò la casa di moda.
Dopo un inizio faticoso, Goya Ashkenazi ha ripreso il timone della maison Vionnet ed ora naviga in acque dolci tra i consensi degli addetti ai lavori che finalmente possano ammirare le collezioni Vionnet pensate per la donna contemporanea, senza rinunciare alle caratteristiche che fecero di questa casa di moda e delle intuizioni di Madame Madeleine una delle più famose al mondo. Liberare la donna dagli stereotipi del vestiario ottocentesco, dalle costrizioni, ed è quello che ancora vediamo in passerella, i tempi sono cambiati, ma la sensazione di libertà è la stessa: una silhouette in movimento che non è segnata, se non da movimenti dei tessuti, dai giochi di rouches, di plissé, dalle sovrapposizioni di colori che non creano mai confusione e non sono mai solo per spettacolarizzare.
Il colosso del lowcost apre alle donne, tutte e da sempre ha dimostrato di avere attenzione non solo per le tendenze, ma anche per tutte le dinamiche socio-culturali che contraddistinguono e influenzano il mondo femminile. E così in passerella a Parigi porta una collezione che nella sua semplicità riesce ad essere non banale, ricca di dettagli che fanno la differenza e che vorremmo avere subito nel guardaroba (tutta la recensione della sfilata H&M qui).
Lo stile parisienne di Chloé non delude mai grazie al suo mood effortless chic rispecchia quello che ogni donna vorrebbe indossare, per sentirsi sempre femminile, ma anche comoda per affrontare le giornate con il giusto piglio anche nell’abbigliamento. Ecco allora che arrivano gli abiti che scendono morbidi semplici o con ricami che conferiscono tridimensionalità con un gioco di rimandi a sovrapposizioni di tessuti leggeri e pesanti. Non mancano i completi in pelle per un total look rock con dettagli retrò. L’accessorio cool, il piccolo foulard portato al collo, altro trend emergente per il prossimo autunno inverno. La palette punta sui toni neutri e caldi dell’autunno con tocchi di celeste e rosa salmone.
Olivier Rousteing porta in passerella una collezione forte, ma che grazie ai colori pastello (protagonisti anche i due Pantone Rose Quartz e Blue Serenity), smorza i toni e si fa più romantica. Stivali in suede che arrivano ben oltre la coscia portati su gonne mini dai fianchi sagomati, anche queste nel colore Pantone Lilac Grey. Il gioco di volumi e proporzioni, classico Balmain non stupisce, e neanche vedere in passerella Kendall Jenner e Gigi Hadid di nuovo insieme. Forse, l’unico vero colpo di scena è vedere la prima con i capelli biondi e l’altra con la chioma scura!
Phoebe Philo non delude mai perché non segue le tendenze. La sua è una collezione pensata sulle donne, per le donne, senza pensare di stupire, ma solo di proporre abiti che rendano la silhouette femminile morbida e avvolgente: pantaloni ampi che scendono sulla caviglia con spacchi laterali e lasciando intravedere il sandalo in cuoio infradito, gli abiti sottoveste con cinture trompe l’oeil in oro e swarovski, parka che diventano soprabiti o giacche trench come abiti, senza dimenticare borse e accessori, da sempre fiore all’occhiello della Maison per il loro stile minimal e sofisticato. (Leggi la recensione completa della sfilata Céline AI 2016-2017).
Dark, elegante, sexy, iperfemminile, seducente. Quando parliamo di Elie Saab e di moda donna sappiamo che il suo show ci farà sognare, i suoi abiti sono da sempre i più ambiti dalle celebrities per i red carpet e guardandoli ognuna di noi sognerebbe di poterlo indossare anche solo per una notte. Pizzi, trasparenze, goffrature, rouches, non manca nulla alla donna Elie Saab per stendere qualsiasi uomo al “ciao”. La grinta dei dettagli scuri o delle giacche in pelle, abbinata ad abiti che prendono spunto dallo stile hippie per fattezza e decori floreali ma che con Saab rivivono nuova linfa creativa, grazie anche alla sua capacità sartoriale che riesce a rendere affatto banale anche abbinamenti e suggestioni non proprio nuove. (Leggi la recensione completa della sfilata di Elie Saab AI 2016-2017).
Stella fa ancora una volta centro e porta in passerella una collezione femminile e moderna, dinamica e chic. Uno stile frutto di contaminazioni che sposano tessuti e dettagli femminili, come l‘abito sottoveste, il plissé e le goffrature, a silhouette che trovano nuove contaminazioni e suggestioni, grazie anche alla rivisitazione del piumino e della giacca jeans, due dei capi must della sua collezione autunno inverno 2016-2017. (Leggi la recensione completa della sfilata di Stella McCartney).
Riccardo Tisci propone per il prossimo autunno inverno 2016-2’17 una collezione che s’ispira alle Egitto e ai Faraoni nelle stampe e nei colori. La palette dimentica il cromatismo giocato sul bianco e nero della passata stagione (anche se ritorna su un paio di decoletté) e ci propone nuance più calde che virano all’oro e al bronzo. La contaminazione è solo suggestiva perché i modelli si ispirano allo stile seventies nei tagli degli abiti e dei cappotti, con incursioni allo stile da cavallerizza per i bermuda e alcune giacche. Le scarpe decolettè diventano stivali da portare stretti al polpaccio come una calza, anche in versione pitone, il vero protagonista della collezione.
Una collezione che punta sugli abiti da cocktail con interessanti incursioni nel mondo dei capispalla. Protagonisti i tessuti leggeri come lo chiffon e le rouches, ma anche i motivi asimmetrici ed i ricami 3d che in alcuni casi creano total look combiando i tre pezzi cappotto-camicia-pantalone. Le gorgiere sono in tessuto pastello e iperfemminili o in metallo, non mancano infatti elementi grintosi in questa collezione (leggi la recensione completa della sfilata di Giambattista Valli AI 17-17).
Demna Gvasalia porta in passerella la prima collezione per Balenciaga. Lo stilista di origini georgiane, già apprezzato per la linea Vetements, fondata assieme al fratello Guram, ha già una nutrita schiera di seguaci che apprezzano il suo stile non convenzionale e underground. In prima fila alla Parigi Fashion Week non per nulla c’era Alessandro Michele, il nuovo direttore creativo di Gucci. L’eredità lasciata da Balenciaga è tanto imponente quanto schiacciante se non si ha la personalità giusta per sopportare tanta pressione, Demna però, apre la sua collaborazione con la celebre Maison proponendoci pezzi couture dallo stile underground, con nuove silhouette e geometrie. Interessante la scelta di lasciare le spalle ed il collo scoperti, con piumini, maglie e giacche che si aprono lasciando intravedere porzioni di pelle seducente.
Attinge dalla disco anni ’80 con tutto il suo carico di eccessi e colori pop lo stilista Hedi Slimane per la collezione autunno inverno firmata Saint Laurent. Forse l’ultima dello stilista di cui si vocifera un’imminente uscita dalla Maison per ragioni non ancora chiare. Intanto a Los Angeles tantissimi tutta Hollywood era accorsa per festeggiare i 50 anni della Maison.
Abiti cortissimi ricoperti di paillettes dalle spalle pronunciate e appuntite, pellicce over con maniche a prosciutto, maxi cinture, calze velate, orecchini e make-up appariscente. Saint Laurent ci stupisce con mix&match arditi contro lo stile minimal che sembra contraddistinguere il mood delle ultime collezioni degli altri colleghi. Una collezione questa, che sembra lontana dallo stilista e couturier che ha dato nome ed origine ad una delle Maison della storia della moda, ma che invece vuole omaggiarne proprio il lato può mondano. Quel piacere per la night life che lo stilista non disdegnava e che spesso condivideva con Betty Catroux, amica e musa.
Niente scenografie faraoniche per la sfilata autunno inverno 2016-2017, ma una piccola grande rivoluzione: front row per tutti, “front row only” come recitava l’invito. Una delle postazioni più ambite, infatti, spesso riservata solo a personaggi celebri e giornalisti particolarmente blasonati, in questo caso diventa democraticamente di tutti gli invitati. Un segnale di eleganza e cura, che Madame Coco, forse avrebbe gradito ed apprezzato. Ogni invitato alla sfilata Chanel è importante allo stesso modo. Sarà stato più difficile logisticamente organizzarlo, basti pensare che è servita una psserella lunga 600 metri per poter permettere a tutti di essere in front row. Dal punto di vista degli abiti nessuna novità particolarmente rilevante, Karl ripropone i classici Chanel aggiungendo sempre nuovi dettagli come l’occhio di Horus che decora le lunghe collane a filo multi strato, segno caratteristico dello stile Chanel. Oppure il cappello a bombetta che diventa quasi un elmetto con la piccola camelia che segna la chiusura sotto il mento, o costellata di perle (leggi la recensione completa della sfilata Chanel autunno inverno 2016-2017).
S’ispira al mondo della danza la collezione autunno inverno 2016-2017 di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli per Valentino. Abiti in morbido chiffon, velluto, applicazioni e ricami 3d che hanno reso celebre lo stile dei due stilisti, ma anche tante contaminazioni ricche di suggestioni rock, dalle micro borchiette ai tagli moderni degli abiti sottoveste, passando per gli accessori metallici e le borsette da portare a mano con catena (leggi la recensione completa della sfilata Valentino autunno inverno 2016-2017).
Si ispira al mondo manga di Sailor Moon la collezione autunno inverno firmata da Umberto Leon e Carol Lim per Kenzo. I due stilisti s’ispirano a questa eroina del cartoon giapponese e la portano in un mondo fatto di abiti con rouches lilla, tuniche bianche con maniche rinascimentali, occhiali dalle montature pop e dei pantaloni slim in velluto rosa. Una collezione fresca, femminile, moderna che come sempre verrà amata dalle giovanissime e dai fashion addicted del marchio Kenzo.
Linee pulite, sofisticata, palette dai toni neutri, quelli della terra tanto cari alla Maison, ma anche inserti in pelliccia, tocchi di colore inaspettati come per il turchese che spunta dai completi safari con tocchi di azzurro intenso su dolcevita e stivali o con il marsala per i completi in pelle con pantaloni culotte.
Una passerella meno “lolitesca” del solito quella proposta da Miuccia Prada per la collezione autunno inverno 2016-2017. La sua linea giovane, infatti, si popola in passerella di modelle-donne e non solo giovani ragazze, da Adriana Lima ad Irina Shayk, Lara Stone, super top e super donne, non solo manichini su cui appendere abiti. La stilista porta in passerella stili diversi e il motivo è semplice e lo ammette candidamente: “Le tendenze non esistono più, ognuno fa quel che gli piace”. Ed è così che la ragazza, o meglio la donna Miu Miu, sembra attingere dal guardaroba della mamma e della nonna, mixando pezzi in broccato e maglioncini dal sapore retrò, a giacche corte collegiali e colletti all’uncinetto. Il make-up però è gotico, con le labbra in vinile nero, un messaggio di forza tra quelle poche righe di trucco. Il risultato è uno stile che sembra realizzato a caso ma che solo Miuccia riesce a rendere così cool (Leggi la recensione completa della sfilata Miu Miu autunno inverno 2016-2017).
“Il fatto che ci sia una pluralità di stili e non un solo diktat stilistico è una ricchezza: il bello della moda di oggi” , sulla stessa linea di Miuccia Prada anche Nicolas Ghesquère. Lo stilista porta in passerella una collezione che s’ispira al viaggio, tema icona della Maison ma ci porta in una nuova dimensione spazio-tempo, con donne in tuta da motociclista o cyborg, con anfibi in vernice nera, borsoni in pelle alla mano e trucco super dark. Ma anche gonne lunghe a tubino in tessuto elasticizzato decorate da rouches floreali sulla lunghezza, abiti sottoveste in seta, stampati o lisci, da indossare con maglioni o corpetti di pelle sagomati. Delle guerriere aliene, delle donne forti, che si vestono per uscire e prendersi tutto quello che vogliono (leggi la recensione completa della sfilata Louis Vuitton Autunno Inverno 2016-2017).
Aria di inverno vero e di montagna per Moncler, che attinge allo stile tirolese e a tutti i suoi orpelli caratteristici per la collezione autunno inverno 2016-2017. Abiti a trapezio con dettagli e ricami 3d, pantaloncini in pelliccia bianca, gonne candide in chiffon, tutto giocato sui tre colori caratteristici del brand: il blu, il rosso e il bianco. Maglioni con fiocchi di neve stilizzati, cardigan con bordi in pelliccia e sabot tirolesi in vernice rossa, o glitterati, altissimi. Giambattista Valli crea una collezione dalla forte identità con pezzi classici rivisitati conlhouette e tessuti diversi, a volte in contrapposizione con un risultato finale che mette in evidenza l’anima sempre più couture del brand.