Sempre in bilico fra trash e fascinazione, le piante finte o fake plants, come le chiamano nei Paesi anglosassoni, possono essere di materiali diversi, ma una caratteristica le accomuna: per realizzarle servono estro e manualità, anzi le due cose sono strettamente legate. Dopotutto, più la mano diventa abile, più ti senti creativa, diceva Maria Montessori.
«Ed è vero, io l’ho sperimentato durante il primo lockdown, con l’ispirazione completamente bloccata» racconta Annarita Serra (annaritaserra.it), l’artista sarda nota per le sue opere realizzate con plastica di recupero. «Mi serviva un antistress e la crochet therapy ha funzionato. Ho cominciato con sciarpe e cappelli e, a poco a poco, la mia mano è diventata più sicura. Così anche l’immaginazione si è rimessa in moto. In quei giorni mi mancava soprattutto il contatto con la natura, per questo ho creato un giardino di piante grasse in lana (@lepiantediserra). Niente dà soddisfazione come rendere reale qualcosa che hai immaginato».
Piante finte, realistiche ma non troppo
Le fake plants sono belle quando riescono a imitare la natura senza banalizzarla. Quelle di Annarita Serra, fatte con l’uncinetto, sono realistiche ma nello stesso tempo fiabesche e forse proprio per questo sono così di tendenza. Puoi usarle per realizzare giardini indoor o pareti verdi, ma puoi anche mettere un solo cactus finto tra altri veri, creando l’effetto sorpresa. «Per valorizzarle bisogna enfatizzare la loro natura ibrida di piante, ma anche di oggetti di lana con i punti ben in evidenza» spiega ancora l’artista.
«Non c’è niente che regali più soddisfazione di rendere reale qualcosa che hai immaginato» dice Annarita Serra
Gli alberi con un tocco impressionista
Può essere complicato adattare la tecnica dell’uncinetto alla tridimensionalità che richiedono le piante e lo stesso succede quando si lavora con la carta. «È il trompe l’oeil, ovvero l’inganno visivo, a rendere le mie fake plants così divertenti. Mi affascina che un materiale piatto possa trasformarsi in un oggetto a tre dimensioni» dice l’artista svedese Fideli Sundqvist (fidelisundqvist.com), che crea piante con tanto di fiori e frutti realistici e ad effetto.
Ma anche un materiale molto esplorato come il feltro può acquistare nuovo valore se usato in questo contesto. Gli alberi di Ali Scott (aliscottfeltartist.co.uk), per esempio, sono veri e propri bassorilievi impressionisti da appendere al muro. «Li immagino come finestre spalancate sui paesaggi della mia terra e li realizzo perché tutti possano goderne, sentendosi immersi nella natura del Galles».
Mentre la pianta in plastica, anche se riciclata, può diventare più facilmente un oggetto un po’ kitsch. Per evitare questo effetto, Veronika Richterova ha inventato una tecnica innovativa che applica alle sue installazioni e ai vasi fioriti (veronikarichterova.com). «Uso la pistola ad aria calda sulle bottiglie in pet per creare sculture vegetali leggere, colorate e molto poetiche» racconta.
«È il trompe l’oeil, ovvero l’inganno visivo, a rendere le piante fatte con la carta vere e sorprendenti» afferma Fideli Sundqvist
La poesia dei giardini di carta
Ogni artista sceglie il materiale in base al proprio gusto e sviluppando una tecnica particolare per realizzare le sue opere. «È bastata una mattina con una brava insegnante per sapere come si produce il feltro, un materiale che amo per la sua versatilità e la gratificante sensazione tattile che dona. Osservare una matassa informe che si modella per diventare stoffa è sempre una magia» conferma Ali Scott. «Rendere con la carta piante, foglie, fiori e frutti realistici è un’impresa appassionante» aggiunge Fideli Sundqvist. Le corolle con tanti petali hanno in genere una bellissima resa, ma sono anche le più difficili da realizzare. «La mia sfida per la prossima stagione sarà la dalia, un fiore che sta tornando di tendenza ed è alquanto “petaloso”».
Nel frattempo l’artista ha raccolto le sue opere in un libro, Paper Garden (Gingko Press, 2020), che contiene più di 40 progetti alla portata di tutti. «La carta è un materiale tattile e giocoso. Tutti possono sperimentare quanto è bello e appagante costruire un giardino fatto così».
I tutorial online per creare piante finte
Se ti è venuta voglia di imparare una di queste tecniche, sfrutta l’esperienza
di chi l’ha già sperimentata e collegati a Domestika (domestika.org). È una grande community di creativi, dove puoi trovare più di 200 corsi per aprirti a tante possibilità. Sono tutorial low cost, messi a disposizione da esperti (il costo è di circa 10-20 euro). Nella pagina di presentazione dei corsi puoi anche vedere quante persone li hanno seguiti e quanto sono piaciuti. La lingua di riferimento è l’inglese, ma per le videolezioni più complicate ci sono quasi sempre i sottotitoli.