Michelle Obama, Melania Trump, Brigitte Macron: tutti sanno chi sono, first lady o premier dame. Mentre delle donne al fianco dei leader politici italiani spesso s’ignorano nome e ruolo pubblico (di Giuseppina Cossiga non si trova neanche una foto).
Per esempio, «che cosa sarebbe Olivia Paladino se l’Avvocato del popolo Giuseppe Conte l’avesse introdotta all’ufficialità di fidanzata del premier? E cosa diventerebbe Francesca Verdini se il suo compagno Matteo Salvini riuscisse prima o poi a portare a termine il malcelato proposito di conquista di Palazzo Chigi? Non vi arrovellate cercando una risposta: un nome non c’è» scrive Marianna Aprile in Il grande inganno (Piemme), saggio in cui la giornalista ricostruisce il rapporto problematico che la politica italiana ha con le donne. Non solo non abbiamo mai avuto una prima ministra o una presidente della Repubblica: nel caso delle “mogli/compagne di” la questione è formale oltre che culturale.
«Non essendo l’Italia una repubblica presidenziale, il ruolo della moglie del nostro premier non è paragonabile a quello, istituzionalmente costituito, della first lady americana che ha budget, ufficio alla Casa Bianca e agenda “di governo”» dice Marianna Aprile.
Le compagne dei nostri politici, d’altronde, sembrano non ambire al ruolo. Le evanescenti sono la maggioranza, a partire da Gianna Fregonara in Letta: «Uniche foto di famiglia nel giardino della casa di Pisa a mollo in una piscinetta». Tra le (quasi) invisibili spicca la già citata Olivia Paladino, da anni compagna del premier Conte: «Lavora come manager alberghiera in uno degli hotel di lusso di suo padre, il Plaza di Roma» dice Aprile. Uniche immagini, almeno fino a pochi giorni fa: lei, da sola, al mare, con un costume alla Baywatch.
Fa parte del modello “mi defilo” anche Francesca Verdini, attuale fidanzata di Matteo Salvini «che si nasconde persino dietro ai capelli quando la fotografano con lui». Poche le rare esternazioni su Instagram, come quando «a commento della foto postata da lui lo scorso maggio alla vigilia delle Europee, in cui i due si baciano, scrive “Ma che ragazza fortunata”».
In controtendenza Virginia Saba, ex cestista di Cagliari, oggi assistente parlamentare: non teme di condividere pubblicamente la sua relazione con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio con foto di coppia e interviste.
IN LIBRERIA Nel libro Il grande inganno (Piemme), Marianna Aprile svela perché la politica italiana ha sempre nascosto le donne. E chi sono le “eroine silenti” di ieri e di oggi.