Qualche mese fa sul sito americano di news Vox è apparso un articolo dedicato alla perdita di potere dell’abito maschile. La tesi? Oggi gli uomini che indossano il tradizionale completo sono quelli che devono piacere a qualcun altro. Chi comanda non ha bisogno di farsi rispettare con un’uniforme severa e si mette ciò che vuole. Quindi addio power suit? Tutt’altro. Le donne, maestre nel creare eccezioni e nel far divampare ceneri quasi spente, lo hanno adottato e stravolto a modo loro, dando al mondo (con la complicità di attenti direttori creativi) una lezione di “power style”.
È un trend che funziona
Chiariamo subito però: chi sta pensando alle mise di Melanie Griffith in Una donna in carriera è fuori strada, gessati e grisaglie sono out. Perché tra le 20/30enni sta tornando sì la moda del completo maschile, ma in versioni coloratissime, fantasiose, eccentriche. «Il tailleur-pantalone era il capo preferito di Katharine Hepburn, che ne amava l’aspetto rigoroso in grado di esaltare la sua femminilità in un armonioso contrasto» racconta Anna Turcato, consulente d’immagine e stile e docente di Storia della moda. «Ma erano gli anni ’40 e le donne avevano bisogno di sentirsi solide e potenti, necessità che non si avverte più, oggi. E quindi tingere il power suit di colori accesi gli conferisce una nota moderna e spensierata. E, sia chiaro, il trend non ha età».
Il bello di questa tendenza sta proprio qui: rilanciata dalle girls della Z Generation, sta benissimo anche a tutte le altre ed è la base di outfit straordinari.
È un capo che invita a uscire dagli schemi
Secondo punto importante. Non basta abbattere la barriera del colore, per stravolgere un pezzo maschile bisogna puntare anche su tagli creativi. E qui gli stilisti hanno dato il loro meglio, disegnando pantaloni ampi e fluidi (perfetti per chi le gambe lunghe) o smilzi e corti sopra la caviglia (dedicati a chi non è altissima) da portare su camicie classiche ton sur ton, bluse col fiocco o, perché no? sulla pelle nuda. Dolce & Gabbana ha proposto completi con tanto di cravatta e gilet, ma tagliati nello shantung e rifiniti con dettagli animalier. Marc Jacobs ha scelto tessuti esplosivi, dalle stampe da giardino inglese alle paillettes. MSGM, invece, ha voluto tailleur-pantalone di pizzo a tinta unita shock.
Come si portano capi così gioiosi? Con altrettanta fantasia. Puoi completarli con una borsa a mano, anche maxi, di giorno e pochette preziose di sera. Con fedora colorati, ampi cappelli in stile Deauville o foulard di seta annodati in testa. E, quando arrivi alle scarpe, ispirati alle sfilate: francesine (purché maculate, ricamate, borchiate…), décolletées, sneakers (se sei sotto i 30 anni). Ma, soprattutto, sandali altissimi o francescani: il mix sarà sorprendente.
È una scelta forte per il giorno
«Vuoi indossare il power suit al lavoro? Puoi optare per un solo colore dalla testa ai piedi oppure giocare su 2 tonalità: complementari se sei brava a mixare, in coppia con bianco e neutri se vuoi tenere a bada l’energia del tuo completo» suggerisce Turcato. Riassumendo: se combini taglio essenziale, colori vibranti e aggiungi un accessorio (uno) speciale, dimostri che un look può essere serio senza diventare noioso.
È uno stile pieno di personalità per la sera
Il completo riveduto e corretto in versione 2020 è all’altezza di occasioni frizzanti o impegnative. Servono materiali adeguati come seta, shantung, chiffon o, se lo scopo è farsi vedere, paillettes da capo a piedi, come ha fatto Marc Jacobs. Se invece il tessuto è discreto, saranno gli accessori a rubare la scena. «Scegli sandali metallizzati e un solo gioiello evidente, come orecchini lunghi e sottili (quelli di moda scendono oltre la spalla) o una spilla esagerata» suggerisce l’esperta. Perché è questo il bello del power suit: ha personalità, è capace di dolcezza e rigore, fa sentire a proprio agio, sa esaltare l’identità di ognuna. Quindi che sia a fiori allegri, in tinta unita fluo o pastello, sinuoso sulla figura o morbido e oversize, a ciascuna il suo.