Ancora qualche giorno di pazienza. Poi le temperature, dopo la caduta in picchiata della prima metà del mese, dovrebbero risalire. E dopo? I meteorologi più prudenti non azzardano previsioni a medio-temine, perché è troppo presto per farlo in modo attendibile. Ma su un paio di siti catastrofisti già si parla di  un’estate “africana” e con uno “scenario tropicale”.

Quando arriverà il caldo?

Quando arriverà il caldo? La domanda, in questa anomala e fredda primavera, è sulla bocca di tutti (o quasi) e nelle pagine web a tema. L’estate 2019 – altri quesiti ricorrenti – sarà tardiva o precoce, tiepida o infernale? Rimpiangeremo le temperature sotto le medie stagionali, sopraffatti dalla calura? Marco Virgilio – collaboratore de ilmeteo.net, dal Friuli – risponde: “Nei primi due-tre giorni della nuova settimana avremo ancora tempo tra variabile ed instabile, con temperature in lieve ripresa. Tra mercoledì 22 e giovedì 23 maggio assisteremo a un cambiamento, in positivo. Comincerà ad avere maggiori effetti l’alta pressione, più efficace al centro-nord rispetto a centro-sud.

Le temperature, fin qui lontane dai valori di riferimento storici, continueranno a salire progressivamente, fino a raggiungere o superare di poco le medie del periodo, a partire dalle regioni settentrionali. Da giovedì 23 a venerdì 24, al nord e in particolare nella pianura padana, sono attese massime fino a 27-28 gradi. Al centro ci si dovrebbe assestare intorno ai 24–26 gradi, al sud tra i 20 e i 24 gradi”.

Un weekend piovoso in mezza Italia

E prima, cioè nel weekend? “Sabato 18 e domenica 19 maggio – risponde sempre Virgilio – si dovrà ancora soffrire un po’, ma  più per l’instabilità e per le precipitazioni che per le temperature. A causa di una depressione in proveniente dall’Atlantico – continua – arriverà aria umida, con piogge e temporali al centro-nord e sulla Sardegna, senza escludere grandinate. Al sud andrà meglio”. Ma non sarà un caldo pieno. A Milano la colonnina di mercurio spazierà tra gli 11 e i 18 gradi, a Roma tra gli 11 e i 21, a Palermo tra i 14 e i 21. 

I siti catastrofisti parlano di “estate africana”

Per fine mese, dopo la ripresa tra il 22 e il 23, un sito a tema annuncia addirittura l’avvio della marcia verso una bolla di “caldo africano”. Un altro, per l’imminente estate italiana, parla di “scenario tropicale”. Lui, Marco Virgilio, non si spinge a tanto. “Non credo che assisteremo a fenomeni eccezionali, estremi, non da qui al fine maggio”, smorza.

“Troppo presto per dire con certezza che estate sarà”

Valentina Acordon di nimbus.it, portale della Società meteorologica italiana, concorda in linea di massima con il collega de il meteo.net, sbilanciandosi ancora meno sull’evoluzione del tempo a medio-termine. “Al momento – spiega l’esperta, dal Piemonte – non si prevede ancora l’arrivo del grande caldo a breve. Nel weekend il tempo migliorerà al sud, mentre rimarranno piogge e temporali a tratti intensi al centro-nord. La prossima settimana potrebbe vedere condizioni più soleggiate al nord e ancora instabili sulle regioni meridionali”. Dopo, si vedrà. “Nulla si può dire sull’estate (per gli addetti ai lavori al via il primo giugno). Le previsioni stagionali sono ancora poco affidabili. Lo dimostra proprio questo maggio. Fino ad aprile era previsto un mese molto caldo e asciutto, al punto da fare temere una precoce siccità. Poi si è rivelato freddo e piovoso”. 

Le tendenze per fine maggio e inizio giugno

I tecnici del servizio meteo dell’Aeronautica militare fanno qualche passo in più, nei bollettini diramati in rete. La settimana prossima le anomalie dovrebbero uscire di scena e la primavera rientrerà nei ranghi.  Nelle regioni meridionali, unica digressione, la pioggia probabilmente sarà sotto le medie storiche del periodo. Per le giornate tra lunedì 27 maggio e domenica 2 giugno – e qui si passa alle tendenze, con un tasso di attendibilità tendente al basso – le carte e i modelli di riferimento lasciano ipotizzare l’assenza di variazioni significative. Idem per la settimana successiva, dal lunedì 3 giugno a domenica 10, “senza scostamenti dalla media statistica dei valori, che persisteranno a rimanere allineati con quelli del periodo sia per quanto riguarda le precipitazioni, sia per le temperature”.

Curiosità, record e statistiche

I cultori della materia, intanto, vanno alla ricerca di curiosità e statistiche. A Roma, fonte Repubblica.it, il 15 maggio è stato il meno caldo degli ultimi 50 anni. “Una giornata di freddo così intenso – racconta il sito – si era avuta appunto soltanto nel 1973, ma in quel caso era il primo giorno del mese e non il quindicesimo”, il che fa non poca differenza. Milano, in  contemporanea, ha fatto segnare 15 gradi, massima degna di altri periodi dell’anno. I dati raccolti e pubblicati dall’Osservatorio astronomico di Brera certificano che, tra il 1793 3 il 1995, nel capoluogo lombardo il maggio con la temperatura massima  più bassa fu quello del 1778: appena 7,1 gradi. L’acuto si ebbe nel 1906, con 35 gradi tondi. Le minime si inabissarono fino a 3 gradi nel 1850, mentre nel 1780 si spinsero a ben 23,3 gradi. Per il mese di giugno, nello stesso periodo storico, spicca su tutti l’anno 1935: la massima raggiunse il picco di 37,2 gradi. La minima peggiore, 6.3 gradi, è datata 1918.