Rinforzare il sistema immunitario, tenere a bada ansia e paura, aumentare la resistenza allo stress. È quello che serve a tutti in questo periodo ma forse pochi sanno che si può ottenere praticando quelle che gli orientali chiamano le discipline di lunga vita: Qi Gong e Tai Chi sono ginnastiche dolci che lavorano sul Qi, l’energia vitale, per riportare in equilibrio corpo e mente. La loro efficacia preventiva e curativa è ampiamente provata dalla scienza.
Il Tai Chi viene chiamato meditazione in movimento e, come ha dimostrato un recente studio della Harvard University, rafforza i muscoli, favorisce l’autorinnovamento cellulare, preserva la densità ossea nella post menopausa e migliora qualità e durata del sonno. Quanto al Qi Gong in Cina è stato perfino inserito nel Piano sanitario nazionale e riconosciuto come trattamento medico per svariate patologie: asma, insufficienza cardiaca, ansia, ipertensione, oltre che supporto alle terapie anticancro.
Giù l’infiammazione, su la vitalità
Da noi una dimostrazione emblematica della efficacia del Qi Gong arriva da uno studio condotto dall’Artoi, l’Associazione ricerca terapie oncologiche integrate, su un gruppo di pazienti oncologici e i cui dati preliminari sono stati appena pubblicati su Clinical Oncology and Research.
«Il progetto è partito a ottobre 2019 e aveva lo scopo di valutare gli effetti del Qi Gong per alleviare gli effetti collaterali delle cure antitumorali» racconta Stefano Puri insegnante di questa disciplina a Roma oltre che coautore e responsabile didattico del progetto. «Quando è scoppiata la pandemia abbiamo proseguito online, lavorando molto sul sistema immunitario, sull’ansia e sulla paura. I risultati sono stati sorprendenti. L’infiammazione cronica, misurata con analisi di valori come la proteina C reattiva, si è ridotta in oltre l’80 per cento dei casi. Tutti hanno visto migliorare la qualità della vita e si sono sentiti più vitali. E nessuno si è ammalato».
Il coraggio e la calma della tigre
Ma in cosa consiste la pratica del Qi Gong? «È un mix di movimenti lenti, esercizi di respirazione, concentrazione mentale ed emissioni di suoni, le cui vibrazioni “sottili” riequilibrano la funzionalità degli organi vitali» spiega Stefano Puri che attualmente tiene corsi online per tutti (puri.ste [email protected]).
«Una delle tecniche proposte durante il progetto Artoi è stata quella della tigre che stimola il flusso energetico del fegato e infonde coraggio. Si tratta di imitare la fiera, riproducendone i movimenti, gli artigli, lo sguardo gelido, lo slancio nell’oscurità (la tigre caccia con il buio, ndr) e il verso, fino a sentirsi come lei. E ha funzionato. Tanto che tutti i partecipanti si sono sentiti più forti, calmi e resilienti».
Visti i potenti effetti dal punto di vista fisico e psicologico, la primavera scorsa all’Ospedale Maggiore di Bologna è partito un corso di Qi Gong per aiutare gli operatori sanitari impegnati nei reparti Covid ad affrontare con più forza e serenità il loro lavoro.
E quanto le ginnastiche dolci orientali siano d’aiuto in tempi di pandemia lo provano anche i risultati di uno studio dell’ospedale Cedars-Sinai di Los Angeles, condotto quest’anno e pubblicato sull’American Journal of Geriatric Psychiatry: gli anziani che praticano insieme Tai Chi, anche online, si sentono meno isolati, provano meno ansia e depressione, riducono il rischio di sviluppare problemi di salute.
Il Tai Chi però non è solo per gli over60. «Anzi, prima si inizia a praticarlo e meglio è» conferma Manuela Beillard, naturopata e insegnante di Tai Chi a Milano (al momento tiene lezioni online per principianti e no, [email protected]). «L’effetto immediato, dopo una sola lezione, è quello di sentire muovere i muscoli che non usiamo mai. Le contratture si sbloccano, l’energia scorre, la sensazione di benessere è evidente».
Così distribuisci l’energia
Ma i benefici non finiscono qui. «L’organo più colpito dal Covid, il polmone, in medicina cinese è deputato a distribuire energia nel corpo ed è anche collegato a un’emozione, la tristezza» spiega l’esperta. «Se si blocca, l’organismo non viene nutrito e dalla malinconia si può passare addirittura alla depressione. Il Tai Chi lavora proprio sulla respirazione profonda e va a nutrire il polmone. Prevede movimenti fluidi e tranquilli che generano una pressione delicata all’interno del corpo aiutando il sistema linfatico e la circolazione sanguigna. Nel Tai Chi è la mente a spostare l’energia. Imparare a muoverla correttamente ci permette di mantenere l’equilibrio ed essere meno influenzati da ciò che accade all’esterno».
TAI CHI: LA TESTIMONIANZA
«Pratico Tai Chi da più di 10 anni con l’insegnante Manuela Beillard che ho intervistato per questo articolo» dice Alessia Cogliati. «I motivi sono tantissimi. Questa disciplina viene chiamata meditazione in movimento, ma io a volte la definisco una “medicazione”. Nel tempo ha cambiato il mio corpo aumentando equilibrio e stabilità, regalandomi un allineamento che prima non avevo. La cervicale non mi tormenta più. Se ho mal di testa o un raffreddore, mi basta iniziare l’allenamento per sentirmi meglio. Oltre a lavorare sul corpo, il Tai Chi agisce sulle emozioni e sulla mente. Oggi se la vita o le persone mi mettono pressione, perdo l’equilibrio con meno facilità: invece di reagire d’impulso, ho allenato la mente prima a valutare, poi ad agire. Mi sento più libera e meno soggetta agli eventi. Tai Chi è un lungo cammino verso il mondo interiore, non è semplice, ma è per tutti. È la vittoria della spiritualità sulla superficialità. E il miglior consiglio che posso dare alle persone che amo è di iniziare a praticare il prima possibile».
Il respiro della longevità
L’animale più longevo, la tartaruga, compie due atti respiratori al minuto, noi circa 18. Il Qi Gong insegna a concentrarsi sul respiro e a rallentarlo. La respirazione corretta dev’essere: leggera (una piuma sotto il naso non si muove), regolare (il tempo di inspirazione e di espirazione sono uguali) e profonda. Basta questo per allungare la vita.
Prova l’esercizio up and down
L’esercizio up and down è il più semplice del Tai Chi. Tieni i piedi a V. Immagina che ci sia un filo che ti tira verso l’alto, sollevati tenendo i piedi per terra e sentendo il corpo che si allunga come se galleggiasse. Poi il filo viene tagliato e ti rilasci nei piedi in modo delicato. Fallo due volte inspirando quando sali ed espirando quando scendi.
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