Festival del cinema di Venezia

Riflettori e flash puntati addosso, metri di tappeto rosso da calcare e un abito da sogno da indossare. L’identikit dell’ospite del Festival del cinema di Venezia, attrice o meno, si basa non solo sul chi è e che cosa ha fatto, ma anche sull’abito che indossa. Per quelli che vedono la kermesse da un punto  di vista strettamente cinefilo, la questione “abito da red carpet” potrà sembrare pura blasfemia o, semplicemente, operazione di marketing, e senza dubbio, in grossa parte, è così.

I red carpet sono una vetrina, per attori e attrici, soprattutto quest’ultime, se particolarmente affascinanti e carismatiche, riescono ad ottenere l’attenzione dei media e a diventare protagoniste di scatti da spammare poi accuratamente su siti e riviste, in target o meno, nei giorni successivi.

Pochi secondi per catalizzare l’attenzione, tutto deve essere perfetto, ogni errore può costare caro: dall’abito sbagliato al make-up, come dimenticare ad esempio l’eccesso di polvere bianca sul viso di Nicole Kidman che fece il giro del web? Abbiamo deciso di sintetizzare, quindi, alcune delle lezioni di stile imparate in questi ultimi anni sul red carpet del Festival del cinema di Venezia.

Solo lungo

Ci sono poche occasioni nella vita di una donna in cui è necessario, più che consigliato, indossare un abito lungo, ed il red carpet è senza dubbio una di queste: un’occasione glam, ad alto tasso di chicchitudine. Non è neanche una questione d’età, essere giovani o  meno non fa cambiare le cose, al massimo, se si hanno delle gambe particolarmente degne di attenzione, si può optare per un abito più corto d’avanti e più lungo dietro.

Colori decisi

Sul tappeto rosso occorre brillare e se si sceglie un abito dai colori indefiniti o poco decisi, si rischia di buttare all’aria tutto il lavoro di preparazione dei giorni precedenti. Meglio scegliere tessuti satinati che riflettono la luce e creano una deliziosa aurea sotto i flash, oppure tonalità vivaci e accese (senza esagerare ovviamente). Mai optare per rossi che creino una sorta di effetto mimetico con il red carpet ed evitare le stampe o le fantasie particolari, solitamente difficili da indossare su abiti lunghi ed eleganti.

Volumi e proporzioni

Optare per abiti particolari è una scelta che, se da un lato assicura una certa attenzione sul red carpet da parte dei fotografi, dall’altro potrebbe rivelarsi un flop. Non sempre è facile, infatti, trovare l’abito con i volumi giusti per il proprio fisico. In ogni caso meglio optare per un abito che non ci renda troppo goffe. Sì a gonne voluminose se bilanciate da corpetti stretti che esaltino il decolleté, attenzione invece agli abiti dall‘effetto sirena con volant finali, come quello indossato da Belen, non poche sono cadute al momento delle scale proprio perché non riuscivano a muoversi (Jennifer Lawrence ne sa qualcosa).

Less is more

Gli eccessi non sono sinonimo di successo, a volte la voglia di attenzione a tutti i costi fa cadere molte celebrities nella trappola del “troppo”: troppo trucco, troppi accessori, troppa stoffa o troppo poca, troppe trasparenze e via dicendo. La semplicità, l’eleganza, il sentirsi sicure e a proprio agio con l’abito che si indossa, rimanere se stesse mantenendo comunque il proprio stile senza esasperarlo, premia sempre.

Trasparenze

Il vedo non vedo è uno dei grandi cavalli di battaglia della seduzione femminile e sul red carpet diventa particolarmente intricante e piacevole se sapientemente dosato. Una gonna lunga ed un corpetto che esalti il decolleté con sapienti giochi di trasparenze, senza sottovalutare il potere di seduzione della schiena, sono aspetti da tenere presenti nella scelta dell’abito.

Spacchi

Gli spacchi sono un cult, evitando magari pose plastiche alla Angelina Jolie per escludere di vedersi protagoniste di ironici meme in giro per il web, come era successo a lei alla notte degli Oscar di qualche anno fa. Uno spacco morbido, non inguinale, portato con savoir faire ed eleganza ha ancora il suo perché. Occorre sicuramente bilanciarlo: se si scopre la coscia, non va bene spogliare anche il resto del corpo.

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