Saldi invernali 2018

UPDATE: Ecco il nuovo articolo con i saldi invernali 2019 che iniziano a gennaio, le date di inizio e fine, il calendario regione per regione.

Lo shopping? La terapia più efficace per noi donne, qualunque sia il problema da curare. Se unito ad un’altra parolina magica poi, che comincia sempre per s, lo shopping diventa il top. Non per niente, in certi periodi dell’anno i centri commerciali assumono i contorni di una bolgia infernale quasi irraggiungibile e da dove qualsiasi pensiero razionale ci terrebbe lontane: me niente, noi, imperterrite ed eroiche, ci buttiamo nella mischia anche (e soprattutto) durante i saldi. Ed ecco la parolina magica di cui sopra. Saldi!

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Tuttavia, molte di noi lo sanno: ormai si può evitare, almeno in parte, il terzo girone dell’inferno al primo piano del centro commerciale più vicino, bastano pochi click: si chiama shopping online. Perchè anche gli store virtuali mettono su il cartello “saldi”. Solo che qui, in Italia, non siamo tutte online addicted allo stesso modo; anzi, talvolta, è ancora la diffidenza che ci tiene lontane da affari potenzialmente molto succulenti. Idealo.it ha stilato diverse classifiche riguardanti i saldi invernali 2017, che ci fotografano proprio durante la nostra attività preferita e ci dicono in cosa potremmo “migliorare” in tema di shopping. Intanto la nostra dedizione all’argomento è confermata dal primo acquisto saldato online del 2017: un paio di scarpe di trekking da donna, ordinate da Milano. Ma questo dato ci racconta anche altre cose, approfondite e accertate dagli altri risultati illustrati da Idealo.

 

I dati da Nord a Sud sui saldi invernali

Gli acquisti online partono prevalentemente dal Nord Italia, e precisamente dalle regioni più ricche: Trantino Alto Adige e Valle d’Aosta, seguite da Lombardia e Veneto. Al Sud due fattori ostacolano la diffusione dello shopping coi click: la diffidenza e un accesso limitato alle nuove tecnologie. Agli ultimi posti in fatto di acquisti online durante i saldi infatti, troviamo Sicilia, Calabria e Campania. Più avanti invece la Basilicata, e decisamente in testa fra le regioni meridionali la Sardegna, nonostante costi di spedizione ovviamente più alti. Un luogo comune su tutti viene confermato da Idealo: i più “tirchi” (diciamo i più parsimoniosi, dai!) sono i liguri, sempre attenti a confrontare prezzi in modo oculato e a trovare quelli migliori. Ma non pensate: i lucani si affiancano ai liguri a pari merito. Seguono poi Piemonte e Abruzzo. Le regioni invece che non badano a spese sono ancora una volta (e coerentemente) le più ricche d’Italia: Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.

Conclusioni: saldi on line, sì o no?

Che vantaggio possiamo trarre da tutto ciò? Certo, abbandonare i gironi infernali è difficile e no, non dobbiamo farlo a tutti i costi. Anzi, lo shopping per negozi tradizionali è catartico e necessario. Quindi continuiamo a dargli la giusta importanza (terapeutica e non), nonostante il traffico, i parcheggi introvabili e la folla da claustrofobia. Ma aggiungiamo qualcosa, soprattutto in periodo di saldi: internet è uno strumento potente e denso di possibilità. Grazie a realtà virtuali sempre più articolate, applicazioni sempre più usabili e dati sempre più aggiornati, con internet abbiamo la possibilità di confrontare i prezzi, di leggere opinioni e recensioni prima di acquistare (e quindi capire se farlo vale la pena), di capire se un prodotto fa per noi oppure no. E poi possiamo acquistarlo senza spostarci da casa, scegliendo nella tranquillità del nostro divano, davanti a pc, tablet o smartphone, con tutta la comodità di qualche click. Pagando con sistemi sicuri come Paypal o con carte prepagate e totalmente controllabili, e ottenendo resi e rimborsi qualora gli oggetti acquistati siano danneggiati o non conformi alle aspettative, esattamente come nei negozi veri. Tracciando le spedizioni (talvolta anche gratuite) e conoscendo quando arriveranno. E trovando, forse, occasioni davvero imperdibili perchè molto, molto vantaggiose. Qualcuno ha ancora dubbi e diffidenza sugli acquisti online? “E poi se si rompe dove lo porto?” Ai centri assistenza: le garanzie non valgono più solo nel negozio fisico, sono le aziende a offrirle con centri dedicati e sparsi sul territorio. Anzi, gli oggetti li possiamo talvolta rispedire al mittente direttamente noi, per farli aggiustare. Basta informarsi, confrontare e provare a fidarsi un po’ di più. Senza tuttavia dimenticarci dei negozietti a noi più cari e dei centri commerciali con i franchising che più ci fanno impazzire. Parola di una shoppingara felice, online addicted, ma che non può vivere senza una sana vasca di negozi tradizionali almeno una volta a settimana!