I commercianti sperano in una ripresa con i saldi, ma stando a quanto riportato dai dati diffusi dal Codacons la situazione sembra essere tutt’altro che rosea.
Il budget medio si aggira tra i 250-500 euro a persona, ma in molti casi le uniche città che vedono una leggera crescita sono quelle più grandi, grazie soprattutto all’afflusso di turisti stranieri. Decisamente sottotono, invece, le piccole e medie che subiscono una pesante frenata, soprattutto per quanto riguarda piccole imprese e negozi.
Saldi, i problemi
Sebbene nell’ultimo anno l’economia italiana pare abbia subito una lieve crescita, lo dimostrano i dati secondo i quali anche a Natale, gli italiani si sono spostati di più ed hanno in generale speso con meno ristrettezze per pranzi e cenoni, per i saldi, invece, che fino a qualche anno fa rappresentavano il momento di punta dello shopping, ora sembra che la maggior parte, riesca a resistere alle tentazioni delle vetrine. I motivi possono essere diversi, vediamone alcuni:
Saldi, le catene lowcost
Con l’avvento del fast fashion è decisamente cambiato il modo di fare shopping, fino a quando comprare capi alla moda era appannaggio di pochi durante l’anno, ora i prezzi bassi generali permettono a tutti di potersi togliere qualche sfizio in più anche durante l’anno, senza aspettare i ribassi. Seguire le mode, spendendo poco, è diventato decisamente più semplice e con meno sensi di colpa.
Saldi, lo shopping on line
Zara, Mango, Asos, Amazon e la lista potrebbe continuare a lungo. Comprare on line ormai è sicuro ed è diventata un’abitudine dei nostri grigi pomerigi d’inverno. Riempiamo e svuotiamo carrelli e, alcune volte, compriamo anche, riducendo quindi la nostra possibilità di uscire e far girare l’economia del nostro Paese e preferendo, spesso, gli sconti e le agevolazioni delle catene lowcost straniere.
Saldi, l’inverno caldo
Inutile dirlo, il surriscaldamento globale sta facendo sentire i suoi effetti, sulle nostre città, sulla natura e anche sull’economia. L’autunno e ora l’inverno caldo che hanno decisamente mandato in tilt l’ecosistema, con zero neve persino in Norvegia, ha un forte impatto anche sull’economia e, di conseguenza sullo shopping invernale. A confermarlo i dati di Planalytics, azienda che si occupa di tracciare l’impatto del cambiamento climatico sulle aziende e sull’economia. Le alte temperature dello scorso inverno, sono costate $572 milioni di dollari ai negozi di abbigliamento. Un dato che fa riflettere.