Le scarpe di Gucci per l’AI 2015 2016. Sogno o son ciabatte?

Alla sfilata di Gucci per Milano Moda Donna ho visto scarpe che voi umane non potete immaginare. Ciabatte pelose rubate a Chewbecca e simil birkenstock da cammino di Santiago, ai piedi di eteree modelle in abito da sera (e terribili occhiali da educanda). In un tripudio di impalpabili abiti floreal, rosso incanto, tessuti lucidi, completi alla garçonne, la mia assoluta dedizione per la collezione di Gucci firmata per la prima volta dal Alessandro Michele, sale a vista d’occhio. Poi scende. E si blocca, come una sincope, alla caviglia. Ai piedi delle povere modelle vedo spuntare scarpe che i critici di moda staranno già inserendo nell’Olimpo del fashion, ma che a me mettono ansia

Calendario ufficiale della Milano Fashion Week AI 2015/2016

Perchè rappresentano quello che la donna media fa prima di andare ad una festa. Gira per casa con l’abito da sera, mozzafiato, perchè le piace sentirselo sulla pelle. Ma nel frattempo ha i capelli in attesa di giudizio e le pantofole ai piedi. Perchè la scarpa alta, elegante, dolorosa, può aspettare. Quella va infilata last minute, 20 secondi prima di uscire, pregando che quel tempo risparmiato, ci aiuti a sopportarla più a lungo.

Allo stesso modo le modelle di Gucci scendono sul catwalk immortalate in quell’istante sospeso fra la casalinga e la fashion victim. Quell’attimo in cui la serata cool è nella mente, ma non ai piedi. Quel momento dedicato al mocassino (nella versione di Gucci sembra aver schiacciato un gatto), santo protettore del piedino di fata. La passerella è il trionfo del millenial style, quel mix perfetto fra lusso e indifferenza, un urlo quasi sociale al mondo della moda: non mi avrai mai come mi vuoi. La ciabatta resiste, anche sotto il broccato più cool

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Ecco tutte le sfilate per l’AI 2015/2016