Secondo il New York Times – mica la rivista Cavalli e segugi per cui fingeva di lavorare Hugh Grant in Notting Hill – l’emozione dominante in questo 2021 si chiama languishing, parola traducibile più o meno con un verbo inquietante: languire. Problemi di concentrazione, difficoltà a guardare al futuro con ottimismo, apatia e quella gioia tipica di Heidi nei mesi passati a casa di Clara in Germania saranno i compagni di viaggio di questo anno di transizione in attesa che qualcosa cambi, che qualcosa migliori, che qualcosa succeda. Le preoccupazioni per il lavoro, la famiglia, la casa non aiutano di certo, però non essere soli nel fronteggiarle non è secondario.
E siccome l’amore è una cosa che non ti permette di vivere ma aiuta a tenerti vivo, per chi avesse attraversato questo arduo periodo in solitudine perché appena mollata (un sentito abbraccio a chi ha interrotto una relazione nel febbraio 2020) o mai presa (un abbraccio ancora più tenero a chi non ha una storia dal 2014, annata a caso), ecco un piccolo consiglio per spalancare la porta del destino dall’interno. Tra Dpcm e Decreti legge restrittivi, incontrarsi col favore delle tenebre non è più stato possibile. Ma una cosa non si è mai smessa di fare e mai si smetterà: la spesa.
Il supermercato è da sempre un luogo ideale dove fare nuovi incontri galanti. Già prima della pandemia in alcune catene si invitavano i cuori solitari a mettere un fiocco rosso sul carrello per aiutare a riconoscersi ed evitare l’imbarazzo di tentare di abbordare, di fronte a una trota al reparto ittico, un padre di famiglia. Ora si invitano i single a decorare le proprie mascherine con un cuore rosso di glitter per spingere ì il carrello tra gli scaffali.
Naturalmente si pone il problema di capire se le parti coperte, zigomi, naso, bocca e mento, mantengano le promesse estetiche che gli occhi hanno ventilato. Bisogna essere attenti osservatori e fidarsi del proprio istinto, anche se poco allenato in questi mesi di reclusione. Io di certo non posso farci affidamento. L’altro giorno ho rivisto mio fratello dopo appena qualche mese di lontananza. Ho notato che sotto la mascherina c’era una folta peluria. «Paolo, hai fatto crescere la barba?». «Ce l’ho da 3 anni». Sipario.
Geppi Cucciari è attrice, scrittrice e conduttrice. È su Rai3 con Che succ3de? e su Rai Radio 1 con Un giorno da pecora.