Cosa sono gli slanci laterali
Si tratta di slanciare la gamba verso l’esterno. «Questo esercizio allena in particolare gli abduttori, cioè i muscoli dell’esterno coscia, ma coinvolge anche quelli dell’interno coscia e i glutei» spiega Beatrice Galeazzi (nella foto), trainer nella palestra Hard Candy Fitness (HCF) di Milano. «Per eseguire gli slanci laterali, è meglio non utilizzare carichi elevati ma usare gli elastici per rendere il movimento di apertura più incisivo ed efficace».
Come si fanno gli slanci laterali
Procurati un bastone e appoggia le mani. A piedi uniti, gambe tese, schiena dritta e addominali contratti. Slancia una gamba lateralmente portandola alla massima apertura senza però forzare il movimento, mantenendo il piede a martello e controllando la contrazione di glutei e abduttori. Tieni sempre busto fermo, schiena dritta, spalle immobili sia in fase di apertura sia in quella di chiusura, senza oscillare lateralmente. Ritorna alla posizione iniziale controllando il movimento della gamba.
Quanti slanci laterali fare
Fai 3 serie da 20 ripetizioni per gamba.
Se sei già allenata
Vuoi aumentare la difficoltà dell’esercizio? Indossa delle cavigliere da mezzo chilo e nella fase di apertura mantieni la gamba sollevata in sospensione per 5-10 secondi.
A cosa servono gli slanci laterali
Con questo movimento modelli e tonifichi le gambe e contrasti la formazione dei cuscinetti sull’esterno coscia, le cosiddette “culotte de cheval”. Se lo fai con impegno e costanza puoi ottenere risultati apprezzabili nel giro di 10-12 settimane. Per amplificare i benefici, abbina agli slanci laterali un allenamento aerobico: una camminata a giorni alterni di 15 minuti a passo svelto riduce i tempi per avere risultati visibili
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Foto di Ugo Zamborlini