Il cappotto è il capo di abbigliamento più importante del guardaroba invernale. Da sempre, infatti, rappresenta l’indumento che, anche in periodi di povertà – come tra le guerre – si tendeva a pulire e a ricucire o rifoderare, a mantenerlo in buono stato, perché è un po’ come un biglietto da visita: è il primo contatto ufficiale con “il mondo esterno”, durante la stagione fredda. Difficilmente, infatti, d’Inverno, possiamo andare in giro senza e già da solo, svolge metà del dovere di ogni outfit, assieme alle scarpe.
Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldo. Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo. (Virginia Wolf)
Per questo meglio ponderare la scelta, trovare il modello che ci valorizzi e magari investire un po’ di più nell’aquisto di un capo che sia anche di buona qualità, come ad esempio le tante proposte di Twin Set per l’Autunno Inverno 2017-18, o quelle di Zara, che si sbizzarisce in capispalla di tutti gli stili e lunghezze. Se non sapete da dove iniziare, ci pensiamo noi ad elencarvi i trend in fatto di cappotti visti alle ultime sfilate e ai press day di alcuni noti marchi, tra cui Stefanel e Sisley.
Il cappotto più caldo e amato dalle celebrities, ecco qual è
Cappotti novità autunno inverno 2017 2018
Ecco allora una summa delle novità in fatto di cappotti per la stagione fredda. Un grande ritorno ai classici con i modelli lunghi, perfetti sugli abiti ma anche con i pantaloni, ovviamente slanciati da un po’ di tacco, inutile dire che il cappotto lungo valorizza soprattutto chi può vantare qualche centimetro in più di altezza. Se siete bassine, però, non disperate, ci sono anche tanti modelli adatti ad “aiutare” le stature mignon, soprattutto nelle versioni corte fin sopra al ginocchio, dalle linee minimal o più particolari con decori in pelliccia. Se volete invece un capo super caldo e alla moda, optate per una pelliccia ecologica, dopo lo stop di Gucci all’uso di capi in pelliccia nelle sue collezioni, saranno considerate ancora più à la page.
- Il ritorno del cappotto lungo
- Il cappotto bon ton
- La pelliccia sintetica, lunga o corta
- Il bomber si fa maxi e glamour
- I cappotti e le pellicce di Silvian Heach AI 2017-18
Come scegliere il cappotto giusto per il nostro fisico
Il ritorno del cappotto lungo fino alla caviglia
Se fino a tempo fa i cappotti erano da considerarsi sempre più mini, ora possiamo dire che il trend è decisamente cambiato. Lunghi, lunghissimi fino a toccare la caviglia, non c’è stato quasi nessun stilista, durante la settimana della moda di Milano che non ne abbia proposti in passerella. Il capospalla iperfemminile per eccellenza, da grande diva che si chiude con una cintola in vita a mo’ di accappatoio. Prezioso in pelliccia, come per Elisabetta Franchi che lo propone anche in rosa pallido, passando per le stampe animalier o i piccoli inserti giocosi di Vivetta. Laura Biagiotti ne crea persino un total look in rosso, di grande impatto e chic, idea che ritroviamo anche da Les Copains. Atmosfere più militari da Dior che porpone il cappotto rigoroso in doppiopetto ma ingentilito dalla silhouette che segue con armonia le curve femminili, con un grande ritorno, il blu.
Il cappotto bon ton
Il cappotto romantico, con colletti e piccole rouches è stato protagonista sulle passerelle del brand francese Rochas. Un modello che dona tantissimo soprattutto a chi è piccola di statura, e che fa da solo un gran lavoro di eleganza e portamento. Indossare un capo così femminile e romantico, infatti, ci dona subito una marcia in più e possiamo anche trascurare il resto ed indossare un maxi paio di occhiali da sole, per non passare inosservate. Che sia in stile sixties con maxi colletto a punta o più anni ’50 arrotondato e maxi bottoni, l’importante è che ci calzi a pennello. I colori che andranno per la maggiore sono quelli pastello, oppure quelli ruggine o giallo mostarda.
La pelliccia sintetica, lunga o corta
Sulla passerella di Miu Miu abbiamo visto tantissime pellicce ecologiche pazze e coloratissime, con stampe optical in stile seventies colorate. Ideali per chi ama osare con capospalla decisamente particolari. Se però indossare una pelliccia (sintetica) così vaporosa è troppo, potrete sempre scegliere le opzioni più minimal, ad esempio, capi dal taglio più sartoriale e che si avvicinano come modelli ai cappotti, come visto in passerella da Elisabetta Franchi. Per chi ama un po’ di pelliccia ma non troppa, interessanti anche le opzioni che vedono la mongolia decorare bomber impunturati, come quelli visti in passerella da Peter Pilotto durante la New York Fashion Week.
Il bomber si fa maxi
Il bomber è diventato un capo da pret-a-porter, o almeno è quello che traspare dagli ultimi fashion show. Alle sfilate di Milano è stato protagonista di più di una collezione ma in versione over the knee – ovvero lunga come un cappotto e di materiali e tessuti preziosi. Ecco quindi che una giacca considerata per il tempo libero, grazie all’estro degli stilisti diventa un capo elegante, quasi da sera, se indossata con scarpe con il tacco e abitini vezzosi. Decisamente più complicato da vestire nella vita di tutti i giorni, questo modello non sta bene proprio a tutte, in primis perché occorre avere un minimo di altezza per non scomparirci dentro e poi perché avendo una silhouette leggermente over, tende a rendere goffe. Ciò non toglie che provar non nuoce, quindi se troviamo un modello di bomber over carino che ci piace, proviamolo prima di arrenderci all’idea!