Il profumo del mare, le onde, l’ebbrezza data dal vento e l’adrenalina del volo: tutto si fonde quando si parla di “catamarani volanti” che, come dice la parola stessa, sono imbarcazioni a vela in grado di “volare” sull’acqua. Lo fanno a velocità incredibili, a 20, 30 e fino anche a 40 nodi (pari a oltre 70 Km/h), e lo faranno a Villasimius in Sardegna dal 22 al 26 maggio in occasione delle regate del GC 32 Racing Tour, dal nome tecnico di queste speciali barche a vela nera. Si tratta di un appuntamento importantissimo per questo settore velico, che precede il Campionato del Mondo a Lagos, in Portogallo, a giugno. Ma sarà anche un’occasione per dare visibilità e una grande opportunità alla disabilità, in particolare quella dei più giovani, nell’ambito del progetto “Siamo tutti sulla stessa barca” che si svolgerà in occasione della regata.
Una regata unica in una location mozzafiato
Nello specchio d’acqua i cui colori virano dall’azzurro cristallino al verde, in una delle location più belle e famose anche all’estero, i catamarani volanti stanno ultimando gli allenamenti, “virano” seguendo il vento e prendendo il volo. Sono una decina i team che si contenderanno la vittoria, dando spettacolo e regalando emozioni uniche, sia che per chi osserva questi “bolidi marini” dall’esterno, sia per i professionisti che hanno il compito di manovrarli e farli “decollare” sulle onde.
Sul campo di gara quest’anno c’è però anche spazio per tre imbarcazioni, le Hansa 300, acquistate dalla Lega Navale di Villasimius per permettere la partecipazione di equipaggi normodotati e disabili insieme, in totale sicurezza. In caso di bisogno le barche possono essere “richiamate” da terra grazie a uno specifico un sistema di controllo elettronico di cui sono dotate.
“È un’attività promossa dalla Lega navale di Villasimius. Queste barche, nuovissime e appena arrivate, saranno le protagoniste di una “veleggiata”, una dimostrazione che vedrà protagonisti campioni della vela e skipper a fianco a giovani con disabilità, anche alla loro prima esperienza in mare di questo tipo” spiega Mirco Babini, Campione mondiale di Kyte (neodisciplina olimpica) e presidente della federazione mondiale di questo sport, oltreché che Event manager del GC32 Racing Tour 2019. Il mare, dunque, che da sempre è sinonimo di libertà, diventerà teatro di un’esperienza unica per molti ragazzi alle prese quotidianamente con forme di limitazione: “Il mare deve essere fruibile da tutti nella gioia di sentirsi indipendenti e liberi. Crediamo fortemente che tutti debbano vivere il mare nella sicurezza più totale e godere del paradiso naturalistico in cui viviamo” dice Sergio Ghiani, Presidente della Lega navale di Villasimius, sostenitore del progetto insieme a Vela solidale.
I “bolidi” del mare
Per il GC32 Racing Tour 2019 a Villasimius i team si affronteranno a suon di virate e “decolli” sul mare. Tra questi anche due nomi noti e dalla grande esperienza: Alinghi e Red Bull Sailing Team. Il team svizzero di Enrico Bertelli, dopo le due vittorie in Coppa America che lo hanno reso, ha conquistato anche quattro successi e due secondi posti nelle Extreme Sailing Series, per poi decidere di unirsi al circuito del GC 32. A bordo di Red Bull Sailing Team, invece, ci saranno Roman Hagara e Hans-Peter Steinacher, vere leggende in Austria (curiosamente un paese senza mare) e medaglie d’oro nella Classe Tornado ai Giochi di Sydney 200 e Atene 2004.
Ma come fanno i catamarani volanti a staccarsi dalla superficie del mare e a compiere queste acrobazie? La difficoltà di manovrare queste barche può essere notevole: occorre molto allenamento e un giusto assetto dell’imbarcazione, proprio come per le auto da corsa. Le velocità raggiunte sono molto importanti e vanno gestite in maniera sostenibile, tenendo conto del vento. Per farli sollevare occorrono almeno 12/13 nodi, poi si va in condizione di “vento apparente”, ossia più veloci del vento stesso. A bordo ci sono 5 membri di equipaggio, ma quando le condizioni meteo lo consentono si può arrivare a 6, per permettere di far provare un’emozione unica a un ospite speciale” spiega Babini.
Cosa sono i “catamarani volanti”
I GC 32 si possono paragonare ai catamarani che si sfidano nell’affascinante America’s Cup, anche se di dimensioni più ridotte: lunghi 10 metri, hanno un albero di 16 e sono costituiti da due scafi sottili e aerodinamici collegati da un ponte di rete elastica. Le vele sono nere perché costituite da fibra di carbonio. A permettere di mantenere “l’equilibrio”, planando e volando sull’acqua, sono le speciali derive, “pinne” a forma di T rovesciata, che si trovano sotto gli scafi e sono chiamati “foils”. Sono dunque velocissimi e agili, e richiedono una grande abilità e soprattutto velocità: “I ruoli a bordo sono i medesimi di una barca a vela classica. C’è un timoniere che “chiama” le manovre con un countdown, un anticipo di pochi secondi, mentre gli altri quattro devono muoversi in modo sincronizzato: il prodiere alle vele di prua, il centrale che abbassa e solleva le derive, e poi c’è chi si occupa della randa, con le manovre che devono essere compiute in un paio di secondi in media” spiega Babini.
E le donne?
Due anni fa, in occasione di una precedente GC 32 sempre a Villasimius, c’era un solo equipaggio femminile, di inglesi. E le italiane? “Sempre più donne si stanno avvicinando al mondo velico, c’è una vera e propria chiamata a diventare membri di team. Ci sono donne fortissime che compiono imprese incredibili, ocme avviene nelle specialità olimpiche. Al momento non sono ufficialmente registrate donne, ma sappiamo che prima della partenza potrebbero esserci sorprese perché alcuni team stanno lavorando in questo senso” dice Marco Babini.
Il ruolo del meteo
Il vento, dunque, è fondamentale insieme alle condizioni del mare. Ma cosa riserva il meteo per il GC32 Racing Tour 2019 in Sardegna? “Le indicazioni sono quelle tipiche del mese di maggio, con un meteo non stabile, che va verificato con 72 ore di anticipo” spiega l’esperto. E se piovesse, dati gli andamenti di questa primavera? “La pioggia non dà noia, a bordo a quella velocità è come se piovesse sempre: arrivano vere e proprie gavettonate d’acqua”.