Mercatini delle pulci, negozietti dell’usato, boutique del vintage… Una volta il second hand era una cosa di nicchia e, diciamocelo, un po’ da “sfigati”. Oggi non c’è bisogno di essere un esperto di tendenze per accorgersi che è diventato un fenomeno globale e super glam: assistiamo a un vero boom di applicazioni come Vinted e Depop, i grandi dell’e-commerce, come Zalando e About you, aprono nuove sezioni dedicate al vintage e ora arrivano anche i big della moda. Dal portale Gucci Vault, che mette in vendita pezzi storici del marchio, si passa a Valentino, con Pierpaolo Piccioli che ha introdotto il progetto Valentino Archive, facendo indossare alla modella Zendaya pezzi vintage accuratamente selezionati degli anni ’60 e ’70. Anche Jean Paul Gautier ha lanciato online l’archivio delle collezioni precedenti.
Il vintage è cresciuto durante la pandemia
I numeri lo confermano: durante la pandemia il business del pre-loved ha registrato un aumento tra i 30 e i 40 miliardi di dollari in tutto il mondo e di qui al 2025 è previsto un ulteriore incremento dal 15 al 20%. Nell’ultimo anno, dice una ricerca di BVA Doxa, addirittura 7 italiani su 10 hanno scelto la compravendita di usato. «Con il lockdown ci siamo rimpossessati delle nostre case e in molti hanno deciso di fare pulizia negli armadi, iniziando a vedere nei capi e negli oggetti inutilizzati una opportunità di guadagno» spiega il sociologo Vanni Codeluppi. «Ma il successo del second hand ha anche radici più lontane: da una parte la fascinazione verso il passato, con la sua aura di rassicurazione e nostalgia che si fa più forte in tempi di crisi come quello attuale, e dall’altra la crescente sensibilità ambientale, la volontà di ridare vita agli oggetti, innescando un’economia circolare».
I Zillennials sono i fan più accaniti del vintage
I sostenitori più accaniti della nuovo modello di business sono i Zillennials, una generazione intermedia tra i Millennials e la Gen Z, nati tra il 1993 e il 1998. Soprattutto per loro il pre-owned è una scelta sostenibile (93%), intelligente (92%), che rende accessibili prodotti di alta gamma (30%) e senza costi eccessivi (28%).
Anche la it-girl del momento, Zendaya, appartiene ai Zillennials e qualche giorno fa si è presentata sul red carpet di Euphoria, il teen-drama di cui è protagonista, con un Valentino vintage degli anni ’90. E tra le giovani celebs fan del pre-loved ci sono anche la top model Bella Hadid e la cantante Olivia Rodrigo, che ha più volte dichiarato la sua passione per musica e design vintage.
Non più solo abbigliamento
Sì, perché se in passato il second hand era sinonimo di abbigliamento, oggi il vintage è un mercato a 360 gradi. Ne è un esempio il successo della piattaforma Wallapop, da poco sbarcata in Italia, dove si può comprare e acquistare di tutto, dagli accessori per allenarsi in casa a quelli per la cucina, fino ai videogiochi e agli elettrodomestici: in soli 2 mesi ha avuto una crescita del 140%. Plus: c’è anche la funzione di geolocalizzazione, che permette di comprare o vendere prodotti con chi abita nello stesso quartiere o città.
Anche design musica, libri, videogame
Per chi ha la passione dell’arredamento c’è Deesup, il nuovo marketplace che compra e vende pezzi iconici del design del passato, oppure un’alternativa low budget, il programma BuyBack di Ikea dove rivendere e comprare i prodotti del colosso svedese, con pagamento in buoni acquisto.
Orologi, scarpe e borse vanno fortissimo, ma sta crescendo anche la passione per i primi videogame e il mercato del vintage si è già appropriato del mondo musicale e dei libri. «Sui social come TikTok assistiamo a un “re-vamp” degli anni ’80, ’90 e 2000, percepiti dai più giovani come un periodo d’oro ancora libero dallo strapotere della tecnologia» conferma il sociologo. «Si spiega così anche il successo del “retro-tech” e della tecnologia analogica come dimostra il ritorno dei vinili, che l’anno scorso, negli Stati Uniti, hanno superato la vendita dei cd per la prima volta dal 1986».
Consigli di shopping (sostenibile)
Allora, sei pronta anche tu a fare shopping sostenibile? «Se sei a Milano, tra gli appuntamenti più attesi, c’è l’East Market (www.eastmarketmilano.it): 6.000 metri quadri dove andare a caccia di abbigliamento, accessori e modernariato, ma anche fumetti, libri, giochi, videogiochi e stranezze varie» spiega Cecilia Cottafavi, alias @maert.ens, autrice della guida A qualcuno piace vintage (Bookabook) «Se compri online, ricorda: controlla sempre le recensioni dei clienti per individuare dei seller affidabili e, se compri vestiti, chiedi sempre le misure di spalle, seno, vita e fianchi: le taglie del passato non coincidono quasi mai con quelle attuali».
Acquistare un paio di sneakers vintage fa risparmiare 19 kg di CO2, un bomber 13, addirittura 33,4 nel caso del denim. A dirlo è il report The Second Hand Effect 2020 condotto dall’Istituto svedese di ricerca ambientale
Gli indirizzi top del vintage
Quattro posti da segnare in agenda, consigliati dall’esperta Cecilia Cottafavi. Buono shopping!
→ Sous Vintage a Milano
Ha una selezione vintage ottima, di marca e non, con fasce di prezzo varie, ma sempre attualissima. Tutti gli abiti vengono lavati e sistemati prima della venditae l’allestimento è super curato.
E Luca e Andrea – i proprietari – sono anche sylist e bravissimi a dare consigli (@sousvintageshop).
→ Mademoiselle vintage a Roma
Un negozio delizioso dove sentirti a casa: trovi abbigliamento, accessori e calzature dallo stile classico informale, romantico e bon ton, perfetti per
una serata speciale o per tutti giorni. Menzione speciale per Chiara, la proprietaria, disponibilissima e simpatica (mademoisellevintage.it).
→ A.N.G.E.L.O. vintage Palace a Lugo (Ravenna)
È la Mecca del vintage: cinque piani di negozio e un archivio da 150mila capi, un punto di riferimento in tutta Europa per chi vuole riscoprire la moda del passato. Qui trovi davvero di tutto, dai capi flapper anni Venti, agli hippie anni ’70 passando per meravigliosi abiti lunghi e smoking (angelovintage.com).
→ Il Mercatino di Piazza Annigoni a Firenze
Lo storico mercato dell’antiquariato: un posto magico dove, all’interno della nuova struttura semnicoperta, ogni venditore ha la sua “casetta”. Puoi trovare dai libri antichi ai servizi di porcellana decorati (Mercatino delle Pulci di Firenze su Facebook).