Ricordi lo zaino del liceo? Di marca o no che fosse, ci ha aiutato a portare a scuola le antologie di letteratura, i vocabolari di inglese o latino, i quadernoni, senza farci camminare come un fattorino alla stazione. Ora che siamo in partenza per il mare, dopo tanti anni, dopo flebili sperimentazioni di maxiborse in raffia, plastica, pvc, tessuti tecnici, eccolo che ritorna.
Chi ci salverà da un incrinamento della spina dorsale? Lui. Quale sara l’accessorio moda cui dedicare il nostro “mai più senza”? Sempre lui. Quale sarà il rifugio per tutti gli oggetti che lasciare in casa si rivela sempre impossibile? Ancora lui.
So che fa un po’ effetto “ripetenti”, che sembra un richiamo adolescenziale, che spesso è impossibile trovare qualsiasi cosa al suo interno. Ma lo zaino può salvarci. Da noi stesse, da quella incapacità di dire no, di scegliere cosa sia indispensabile… Che in verità non vale solo per lo zaino. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare.