Si chiama Next forever pieces la nuova edizione di TheOneMilano. “Pezzi per sempre”, sì. Perché quest’anno la parola d’ordine del salone è durabilità: i protagonisti saranno infatti capi con una qualità e un’estetica capaci di resistere al test del tempo. L’attenzione, più che ai trend, è al taglio, alla manifattura, ai materiali e alla qualità delle collezioni. Che risultano così composte da cappotti, pellicce, gilet e giacche senza tempo, durevoli e sostenibili. Insomma, migliori amiche del guardaroba.

TheOneMilano: dove, come, quando

Si scrive outerwear e si legge “capispalla della moda”, cioè tutti quei capi d’abbigliamento progettati per essere indossati sopra altri vestiti, spesso come strato finale. Quindi montoni, pellicce, cappotti, piumini. A portarli in scena è TheOneMilano, il salone internazionale dell’outerwear. Che anche per la FW 24/25 unisce il know how di MIPAP, salone del prêt-à-porter organizzato da Fiera Milano, e quello di MIFUR, salone internazionale della pellicceria e della pelle. Dal 18 al 21 febbraio 2024, cento brand apriranno le loro porte a buyer in arrivo da tutto il mondo, con grandi presenze da Kazakistan, Azerbaijan, Uzbekistan, Kirghizistan e Corea. La manifestazione è anche accompagnata per 365 giorni all’anno dalla fiera digitale www.alwaysonshow.com.

Less is more, niente esagerazioni

Sono due i filoni di proposte moda che guideranno la nuova edizione di TheOneMilano. Il primo si inserisce nella tendenza definita quiet luxury: eleganza sussurrata e non sfacciatamente ostentata, all’insegna del less is more. Niente esagerazioni o abbellimenti eccessivi. Al contrario, negli stand si scoprono cappotti dal taglio impeccabile, con tessuti della tradizione rubati al guardaroba maschile e presentati nella versione “per lei”. E poi tocchi di pelliccia che scaldano colli e polsi o che spuntano maliziosamente dai baveri e dalle scollature dei giacconi. E ancora, total fur per i soprabiti in jeans e collezioni maschili (indossabili però anche al femminile) costruite su gilet e giacconi.

Cambio di scena con l’estetica gorpcore

Tra discrezione, raffinatezza e sartorialità, c’è però spazio anche per un cambio di scena: il secondo filone di questa edizione di TheOneMilano si rifà all’estetica gorpcore. L’acronimo GORP viene da “Good Ol’ Raisins and Peanuts”, ovvero “buona vecchia uvetta con noccioline”: il classico mix energetico per affrontare le lunghe escursioni in natura. Lo stile gorpcore si ispira infatti all’abbigliamento da arrampicata e all’escursionismo in natura. Con però un tocco di glamour, che proviene dallo sci, dal ciclismo e dalle ciaspolate per farsi strada anche in città. Via libera dunque a piumini, giacche, felpe e pellicce dal look sportivo e dai colori vitaminici, che riassumono la seconda proposta del salone: pragmatica, utile, funzionale.

Molto più di un’esposizione

TheOneMilano non è solo un contenitore espositivo, ma anche un vero e proprio luogo di incontro e di dialogo. Alla parte dedicata alla presentazione delle collezioni, infatti, si affiancano gli spazi di comunicazione. Al centro del salone ci sarà “Il Ring”, punto di ritrovo pubblico e luogo di passaggio obbligato della fiera. Dove ciascuno degli espositori presenterà un solo capo: quello che meglio riassume la sua proposta moda agli occhi dei buyer. Ci sarà poi anche l’area dedicata all’up-cycling e al restyling. La protagonista? La pelliccia. Che si presenta come materiale sostenibile da cui partire per trasformare capi datati in soluzioni nuove e al passo con i tempi.

Alcuni dei brand presenti a TheOneMilano